Ladakh

il paese degli alti valichi 
di Marco Vasta
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I Nyigma-pa, i primi berretti rossi

(tratto dalla prima edizione 1988, agg 2015)

La tradizione Nyingma risale a Padma Sambhava, giunto in Tibet su invito di re Trisong Detsan (742-797) per sottomettere le forze diaboliche che impedivano la diffusione del Buddhismo. Assieme all'abate Shantarakshita, Guru Rinpoche edificò il monastero di Samye, che divenne il maggior centro di studio dove molti dei testi di letteratura buddhista furono tradotti in tibetano. Per distinguersi dai preti bön che indossavano vesti nere, Nyingma indossarono tuniche e berretti di colore rosso vinaccia, procurandosi il soprannome di zamar (berretti rossi), denominazione passata poi alle altre scuole. La tradizione nyingma è chiamata anche nangpa, termine usato tuttora come “coloro che stanno all’interno (della legge)”.

Guru Rinpoche impartì gli insegnamenti dei più alti tantra ed in particolare ai suoi venticinque discepoli principali. Questi primi seguaci tibetani sono famosi per i loro poteri. Namkhe Nyingpo per la sua abilità di viaggiare su fasci luminosi, Khandro Yeshe Tsogyal per fare rivivere i morti, Vairochana per la sua intuizione, Nanam Yeshe per librarsi nel cielo, Kawa Peltseg per leggere il pensiero e Jnana Kumara per altri poteri miracolosi. Giunsero in Tibet anche i maestri indiani Vimalamitra, Buddhaguhya, Shantipa con Dharmakirti, e gli insegnamenti tantrici si diffusero. Così, anche se lo studio di logica e di filosofia buddhista non erano ancora prevalenti, la pratica dei tantra venne favorita in segreto. Anche il lavoro di traduzione dei testi esoterici come Kun-byed rgyal-rgyal-po, mDo-dgougs-'dus ed il ciclo Mahamaya degli insegnamenti di Vairochana, Nyag Jnana Kumara, Nubchen Sangye Yeshe ed altri, proseguì in segreto.

Con la persecuzione da parte di Langdarma, i Nyingma si dispersero sopravvivendo nascosti come eremiti. Si formò una tradizione religiosa che proseguì fuori dai monasteri e fu rappresentata da anacoreti che vivevano in romitaggi. Essi contribuirono a fare della ricerca individuale e solitaria uno dei caratteri distintivi della scuola nyingma-pa. Di quel periodo rimane ancora la tradizione degli eremiti e yogi nyingma che si distinguono per tuniche bianche e lunghi capelli.

La scuola nyingma è quella che più ha conservato i caratteri originali della scuola vajrayana del 6° e 7° secolo. I canoni originari furono integrati da scritti apocrifi, le terma (tesori o rivelazioni), manoscritti attribuiti a Guru Rimpoche, occultati dai discepoli per sottrarli all’iconoclastia di Langdarma. La tradizione vuole che vedendo i propri discepoli non maturi ed il tempo non propizio per molti insegnamenti che avrebbe voluto rivelare, Padma Sambhava li nascose con le istruzioni per la loro rivelazione alle generazioni future. Nei secoli, più di cento Tertön hanno scoperto questi tesori (terma) e li hanno trasmessi ai loro seguaci. Così la dottrina Nyingma si forma, oltre che sulle pratiche tantriche, sugli insegnamenti rivelati uniti nella dottrina Dzogchen e sugli insegnamenti diffusi successivamente da Garab Doyjer, Shri Simha, Jnana Sutra, Vimala Mitra.

La tradizione Nyingma divide gli insegnamenti buddhisti in nove veicoli: i tre veicoli comuni che si occupano di quelle categorie di insegnamenti inclusi nei sutra di Buddha Shakyamuni; i tre Tantra esterni che consistono in Kriya Tantra che dà importanza ad un adeguato comportamento fisico e verbale, mirato alla purificazione e alla pratica semplice di visualizzazione; Upa Tantra che tende a sviluppare sia le facoltà esterne che interne con l'obiettivo di realizzare un'affinità più profonda con la propria divinità (yddam); e yoga Tantra, che principalmente punta a sviluppare la resistenza della vitalità psicofisica interna come insegnata da Vajrasattva. Infine, i tre Tantra superiori Mahayoga, Annuyoga, ed Atiyoga, permettono allo yogi di trascendere il tempo e l'esperienza, come insegnato da Samantabhadra Buddha. I primi sei di questi nove veicoli sono comuni a tutte le scuole di Buddhismo tibetano, mentre gli ultimi tre, i Tantra superiori, sono esclusivi della tradizione nyingma.

È troppo complesso (per chi scrive) delineare le correnti di pensiero che si rifanno alla tradizione Nyngma e Dozgchen. Centinaia sono i Tertön, gli scopritori di tesori. Oltre ai Canoni Mahayana del Kangyur e del Tangyur, ulteriori insegnamenti vennero riuniti nei centomila Nyingma Tantra, compilati nel 13° secolo da Tertön Ratna Lingpa (1403-1473) ed organizzati da Kunkhyen Longchen Ramjampa (1308-1363). Più recenti i sessanta volumi del Rin-chen Terdzod compilato da Kongtrul Yonten Gyatso (1813-1899) e le scritture di Rongzom, Dodrupchen, Paltrul, Mipham e di molti altri. La tradizione Nyingma fu guidata Kyabje Dudjom Rinpochey (1904?-1987), Penor Rimpocé Nyngma-pa (1991-2003), Mindroling Trichen Rinpoche (2003-2008).

Attualmente la carica è a rotazione fra gli abati dei sei principali monasteri nyigma.  .

In Ladakh l’unico monastero nyngma è quello di Tagthog.

 

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