HIMALAYA E DINTORNI - News letter N° 46 - Maggio 2009


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In questo numero:

 

- Vesak, Buddha Purnima, Saka Dawa

- Marianne Chaud - Himalaya, le chemin du ciel

- Chi rapisce chi? Monachelli e piccoli tulku

- Il tuo 5x100 per l'Himalaya

 



BUON VESAK 2009

Home Page www.vesak.it - UBI - simbolo ruota del DharmaKathmandu, maggio 2009 - Auguri a chi, seguendo l'invito della Unione Buddhisti Italiani, festeggerà il Vesak dal 29 al 31 maggio a Palermo. Negli ultimi anni, con la celebrazione di questa festa legata alla nascita, illuminazione ed entrata nel Nirvana del principe Gotama, i Buddhisti italiani hanno dato prova di una presenza significativa, testimoniando come con il passare degli anni il senso di identità dei buddhisti italiani.
Anche ad un laico, amico dell'Himalaya e del mondo tibetano, fa piacere veder crescere questa voglia di ritrovarsi insieme, al di là di tradizioni e scuole, lasciando ad altri il folklore del Vesak acquariano con tutte le sue componenti new-age.

http://www.vesak.it

 


 

MARIANNE CHAUD, HIMALAYA, LE CHEMIN DU CIEL
 

Trento, 3 maggio 2009 - Nata a Briançon nel 1976, Marianne Chaud è originaria di Puy-Saint-Vincent a sud del Massiccio des Écrins. A 14 anni parte per il Marocco, a 19 (1996) va a Bombay per finalmente entrare in Zanskar nel 1999. È un amore a prima vista che ora le frutta la Genziana d'oro 2009 del Club Alpino Italiano per il miglior film di montagna: il delicato documentario “Himalaya terre des femmes”. Marianne Chaud usa la piccola telecamera con discrezione, entrando lei stessa in campo quando partecipa attivamente alla vita della famiglia con cui abita e dà una mano nei lavori. Marianne diventa una “sorella” per la coetanea dello Zanskar già madre di tre figli.

Ma di Marianne Choud il documentario che più apprezziamo è "Himalaya, le chemin du ciel". Nel gelo dell'inverno ladakho Marianne ha seguito la vita di un piccolo monaco del monastero di Phuktal. La videocamera si sostituisce ai vecchi strumenti dell’etnologo, taccuino, registratore e macchina fotografica. L'autrice non da giudizi sulla vita di questo ragazzino staccato dalla famiglia (che andrà a trovare nel corso dell'inverno), probabile rincarnazione di uno zio monaco. Si limita a registrare una "trance de vie" di questa adolescenza in una comunità maschile chiusa.
Lo Zanskar, con la sua gente, si rivela ancora una volta uno scrigno prezioso valorizzato da persone sensibili come Marianne, altre volte saccheggiato. Aspettiamo a fine anno il grande documentario girato nel settembre 2008 con un supporto logistico mai visto (200 cavalli, due elicotteri).
 

Intervista a Marianne Choud (lingua francese)

 

"Himalaya, le chemin du ciel" trailer


 

CHI RAPISCE CHI? UNMISTAKEN CHILD

San Francisco, 3-6 maggio 2009 -  Il regista israeliano Nati Baratz ha presentato nei giorni scorsi a San Francisco Film Festival (dopo Toronto e la Berlinale) "Unmistaken Child" storia del monaco Tenzin Zopa inviato dal Dalai Lama a cercare la reincarnazione del maestro Lama Konchog. Baratz ne fa un documentario estremamente interessante sia dal punto di vista religioso che antropologico, non tanto perché rappresenta la vita e le regole dei monaci (del resto ben conosciute ai nostri lettori), ma perché approfondisce il tema dei piccoli “predestinati” che in alcuni casi il governo cinese non si è fatto scrupolo di rapire e nascondere.

Entriamo così in contatto con la vita quotidiana e autentica negli sperduti villaggi dela valle di Tsum in Nepal (area vicina al Manaslu, collegata al Tibet dal valico di Ngula Dhojhyang, 5.093 m) e seguiamo il passo lento di Tenzin Zopa, le sue soste, il suo bere ai ruscelli.

Nella calma idilliaca delle valli nepalesi, Lama Zopa svolge il ruolo crudele di “ladro di bambini”: moderno orco, dietro l’aura mistica della predestinazione, ha di fatto il compito di strappare il bambino alla sua famiglia, o meglio di convincerla ad affidarlo ad un monastero, probabilmente senza rivederlo mai più.

Quando il piccolissimo tulku scopre che deve abbandonare per sempre la sua famiglia, grida la sua disperazione “di non avere più amici”. Forse dimenticherà presto e sarà felice in monastero, come il monachello di Phuktal nel documentario di Marianne Choud. Forse...

Anche nella pace di Shangri-la c’è sempre una piccola goccia di crudeltà.

Trailer


 

IL TUO 5x1ooo PER L'HIMALAYA CON AIUTO ALLO ZANSKAR ONLUS
 

Abbiamo destinato il 5x1ooo del 2006 all'acquisto di un nuovo gruppo di pannelli solari per la scuola di Pibiting, ma sono molti i progetti che vorremmo realizzare a partire da quello per l'alfabetizzazione delle mamme dei nostri allievi e speriamo vorrai accordarci ancora la tua fiducia. I pannelli saranno installati da tecnici di Auroville e dai loro collaboratori ladakhi. Ci auguriamo che l'impianto entri in funzione in occasione della visita che il Dalai Lama compirà a Padum fra il 16 e il 19 agosto.

Migliaia di organizzazioni fanno richiesta di accedere al 5x1ooo e ogni lettore sarà "bombardato" da email. Anche quest'anno con un semplice gesto puoi scegliere di destinare ad Aiuto allo Zanskar onlus CF 98109320170 il tuo 5 x1ooo. A te non costa nulla, ma per le ragazze ed i ragazzi dello Zanskar vale molto.

 

Informazioni e materiale:
http://www.aazanskar.org/cs/it/az_it/5xmille.htm

 


 

Serate e conferenze di Marco Vasta su Tibet e Zanskar

http://www.marcovasta.net/serate/ps.asp


 

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