N° 4

MV' News letter

ELENCO TELEFONICO by PAGINE BIANCHE

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ADNKRONOS NEWS
maggio 2001
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(archivio)
 
Tibet
2008 giochi olimpici a Pechino?
4.800 lire per dire NO

FrredomLe città candidate all’ambita assegnazione dei Giochi Olimpici 2008 sono Pechino, Toronto, Parigi, Osaka e Istambul. Poiché la candidatura di Pechino sembra essere tra le favorite, il Governo Tibetano in Esilio e tutti i gruppi di sostegno al Tibet hanno intrapreso una campagna di sensibilizzazione dei membri del Comitato Olimpico e del suo Presidente affinché, alla luce delle conclamate e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate sia in Tibet sia in Cina, non sia riservato a Pechino l’onore di ospitare i Giochi.

"La Cina enfatizza e vanta gli sviluppi positivi recentemente conseguiti in campo economico e sociale ma il suo governo non ha realizzato alcun progresso in materia di diritti umani: in Tibet, la cosiddetta “stabilità sociale” è assicurata dalla presenza di almeno trecentomila soldati. - dichiara Vicky Sevegnani, direttore responsabile di Tibet News - Sebbene idealmente le Olimpiadi siano al di sopra della politica, riteniamo che la richiesta cinese non debba essere accolta in quanto assegnare i Giochi a Pechino significherebbe avvallarne il brutale regime autoritario e l’occupazione del Tibet."

L'Associazione Italia Tibet invita tutti gli amici del paese delle nevi ad inviare ai membri italiani del Comitato Olimpico, signori Franco Carraro, Ottavio Cinquanta, Pescante, Grandi ed al presidente del Coni la lettera, debitamente firmata, di cui forniamo in allegato il testo italiano. Al Presidente del Comitato Olimpico potrà invece essere inviata la lettera in lingua inglese.
Un piccolo investimento di 4.800 lire per sei lettere che sono "scaricabili" al sito www.italiatibet.org/2008

ENI aiuta PetroChina nel saccheggio del Tibet:
doppio binario della maggior aziend
a energetica italiana

Dal mese di Marzo, Eni partecipa alla costruzione del grande polidotto che attraversa la Cina per migliaia di chilometri. La Cina si sta convertendo al metano come fonte energetica, più per necessità (le fonti classiche si stanno esaurendo) che per valutazioni ambientali. Le estrazioni avvengono in due territori come il Turkestan Orientale (Xinjang) ed in Tibet le cui popolazioni considerano la Cina un occupante.

In territorio tibetano il gasdotto si snoderà per 953 chilometri tra Sebei e Lanzhou, nel bacino di Tsaidam (Amdo), attraverso un’area abitata prevalentemente da popolazioni di nomadi tibetani e mongoli. L'Amdo fa parte del Tibet storico. Successivamente all'invasione del 1950, nel 1964 il Tibet venne smembrato e l'area che la Cina definisce TAR (Tibet Autonomous Region) è solo meno della metà del Tibet storico.

All’attuazione del progetto, che prevede anche un incremento dei lavori di esplorazione e sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio dell’altopiano tibetano, collaborano per la prima volta alcune importanti compagnie petrolifere occidentali quali la British Petroleum, la Enron e l’italiana ENI (ed il suo indotto italiano, come ricorda Steno Marcegaglia, della Camera di commercio Italo Cinese). Il Sole del Sole24Ore del 1° marzo così presentava il gigantesco progetto: "Il gasdotto, che sarà costruito per tranche successive da Cnpc/Petrochina, il maggior gruppo petrolifero del Paese, e avrà una portata iniziale di 12 miliardi annui di metri cubi (ma è già previsto l'aumento a 20 miliardi di metri cubi con la successiva aggiunta di ulteriori centrali di compressione del gas), è uno dei tré progetti-chiave del prossimo Piano quinquennale nel campo dell'energia. Gli altri sono il completamento del sistema idroelettrico delle Tré Gole e il definitivo interconnessione delle reti elettriche del Paese. di fertilizzanti) a 0,87 yuan per metro cubo" (cfr Metano nel motore cinese, il Sole 24 ore 1 Marzo 2001). Sicuramente un progetto che contribuirà a diminuire il tasso di inquinamento in quanto il Governo ha avviato in una dozzina di grandi città particolarmente inquinate (incluse Shanghai, Canton e Pechino) un ambizioso programma di trasformazione a gas delle flotte urbane di taxi e mezzi pubblici (circa 100 mila veicoli). Tutto questo avverrà saccheggiando in modo colonialistico e di rapina le risorse di quello che i cinesi hanno sempre chiamato "la casa dei Tesori dell'Ovest", il termine usato per indicare il Tibet. Aldilà delle affermazioni del Piano quinquennale di uno sviluppo economico delle aree occupate (Xinjang Uigur e Tibet) siamo di fronte ad uno sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali del paese delle Nevi.

Lo sviluppo economico del Tibet può avvenire in varie forme, ma deve essere chiaro che, qualsiasi forma esso avvenga, esso deve garantire un reale beneficio ai Tibetani. 

In breve, i Tibetani devono avere il controllo delle loro risorse naturali. Essi devono poter scegliere il loro sviluppo economico. È un diritto di ogni popolo, un diritto garantito dalle leggi internazionali, il fondamentale diritto alla autodeterminazione.

In particolare, il progetto è da giudicare negativamente in quanto:

  • vi lavorerà un grande numero di cinesi e mano d’opera non tibetana

  • sfrutterà le risorse naturali senza che i tibetani ne possano beneficiare

  • consoliderà il controllo cinese del Tibet fornendo ai cinesi ulteriori ragioni per esercitarlo

  • contribuirà all’erosione della cultura e delle tradizioni tibetane

  • faciliterà il trasferimento di coloni e lavoratori cinesi

  • darà lavoro solo a pochi tibetani, in posizioni si scarsa specializzazione

L'Eni con il suo know-how, la sua tecnologia e la sua esperienza sono indispensabili per la costruzione del polidotto. Così, mentre il Dalai Lama viene accolto ufficialmente in Italia (quest'anno ben due sono le sue visite) la maggior azienda energetica italiana aiuta la Repubblica Popolare Cinese nel saccheggio colonialista del Tibet.


Pubblico qui di seguito un estratto del
Codice di Comportamento dell'ENI


Oggi l'Eni è presente in oltre 70 Paesi del mondo. E' aperta a collaborazioni e partnerships con imprese, organizzazioni, enti e amministrazioni locali; ovunque attenta nel promuovere lo sviluppo socio-economico delle comunità nel rispetto delle culture, delle norme e dell'ambiente.

L'Eni è impegnata a rimuovere gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo delle aspirazioni locali, alla promozione dello scambio di esperienze, professionalità e know-how tecnico-scientifici, a sostenere le autonome iniziative locali. Il suo impegno sociale è rivolto a migliorare e preservare gli aspetti della vita degli individui e delle comunità che sono determinanti perchè (errore nel sito Eni) rappresentano le condizioni di base per uno sviluppo sostenibile.

(L'originale è in rete nel sito ENI)

Mountain Wilderness International
 in difesa del Kailash

(la vicenda è presentata dal numero precedente)

Il comunicato in lingua italiana è in traduzione

Mount Kailash Desecrated
MW International Statement (english)

Some press agencies and specialized magazines have recently spread the news that a Spanish mountaineering expedition led by Mr Jesus Martinez Novàs had applied for and was granted permission by the Chinese authorities to attempt the climb of Mount Kailash in Tibet.
Upon receiving such information, Dharamsala released the following statement:

 

"We are deeply disturbed by reports that the Chinese authorities have given permission to a group of Spanish climbers to scale Gang Rinpoche (Mount Kailash), which is sacred to three religions of the world. The Hindus, Buddhists and followers of Tibet's native religion, Bon, consider Gang Rinpoche to be sacred. For the Hindus, Gang Rinpoche is the symbol of Mount Meru, the centre of the Hindu universe. For Tibetan Buddhists it is the abode of Dernchog and his consort. For Tibet's followers of the Bon religion it is equally sacred.
For China to give permission and for a group of Spanish mountaineers to seek permission to scale the sacred mountain is a clear disrespect of the religious sentiments of the followers of three major religions in the world. We urge the group of Spanish mountaineers to desist from this outrageous adventure, especially in view of the glaring fact that the freedom of religious worship in Tibet is so violently trampled upon by the Chinese authorities. To treat one of the world's most worshipped mountains as an item of sport will constitute a gross insensitivity to the religious sentiments of the Tibetan people and beyond."

 

Mountain Wilderness International, fully supported by its National Associations in Switzerland, France, Spain, Germany, Italy, Great Britain, Slovenia, and Greece

  • endorses throughout the words of condemnation expressed by the highest Buddhist authority of Tibet;

  • asks the Chinese Authorities and particularly the hineseMountaineering Association to withdraw in due course the permit granted;

  • denounces with indignation the lightmindedness of a group of mountaineers, who do not hesitate to embark on a project considered sacrilegious by millions of fellow human beings, in the egocentric pursuit of their self-glorification;

  • is of the opinion that the statement made by Mr Novàs to the effect that the climb on Mount Kailash would bring different cultures closer together, in the name of an unspecified protection of the environment, is utterly ridiculous and devoid of any logic;

  • takes the opportunity of this disturbing event to stress once more the importance to keep some peaks of our Earth unexplored and untouched. Quite apart from any religious meaning they may have, they are symbols of a culture of adventure capable of sublimating within each of us our yearning to explore the unknown and able to renounce a conquest for the sake of not losing touch with the ever lasting
    value of mystery;

  • strongly requests the mountaineering associations of the world to ask UIAA to expel from their midst the Chinese Mountaineering Association, should the latter not withdraw this disrespectful permit;

  • requests the expulsion of Mr Martinez Novàs and the other members of the expedition from any recognized mountaineering association, should they not renounce unilaterally their plan to climb mount Kailash;

  • finally, recommends that all mountaineers who have in mind climbs from the Tibetan side of the Himalayas or from Sinkiang, renounce their plans as a sign of protest, should the permit not be withdrawn.

Mountain Wilderness International
The Coordinator General
(Carlo Alberto Pinelli)

Addio lago turchese
il più bel  "fiordo" himalayano è destinato a  scomparire? 

Cantiere in riva al lago Turchese (c) Milarepa FoundIl 19 settembre 2000 l’agenzia di stampa Xinhua annuncia che la Centrale idroelettrica del lago turchese (Yamdrok tSo), uno dei laghi più sacri del Tibet, ha completato le operazioni di verifica ed è entrata in piena funzione. L’impianto è la più grande centrale della Regione Autonoma del Tibet ed ha triplicato la capacità della rete elettrica di Lhasa. A pieno regime l’impianto produrrà 90.000 Kw. Il costo finale di costruzione ha raggiunto i 217 milioni di dollari. Non è ancora trovato attuazione l'accordo fra la Word Conservation Union ed il Governo Cinese per la salvaguardia dell’ecosistema del lago, firmato nel 1996.

Lago Turchese (c) 1986 - Guido ParisiMentre leggi questo articolo, le acque blu turchese dello Yamdrok tSo vengono ingurgitate da condotte poste alla profondità di dieci metri e, dopo essere passate attraverso turbine costruite in Austria, si stanno svuotando nello Tsangpo (Brahamaputra). Lo Yamdrok tSo è uno dei più famosi laghi del Tibet (ve ne sono altri ben più grandi , con alto contenuto salino), si trova a circa 120 chilometri a sud di Lhasa ad una quota di 4440 metri. Il colore delle sue acque affascinano i nostri gruppi che percorrono la vecchia Friendship Highway da Lhasa a Kathmandu quando giungono al valico del Kanda La. L’incredibile colore blu è un risultato di un processo oligotropico. Sfortunatamente questo splendore blu non rimarrà lo stesso quando le operazioni di prosciugamento inizieranno ad alterare la qualità dell’acqua del lago. (continua...)
Il resto dell'articolo si trova sul EWB in:
 Marco Vasta - Racconti di viaggio

 

L'ecole de guides à Lhassa
Scuola per guide di montagna a Lhasa
documento TSG francesi

(la versione italiana è in corso di traduzione e verrà pubblicata nel sito dell'Associazione Italia Tibet)

Cahier des charges établi par les groupes
d'aide au Tibet en France

(La Marche du tigre, Alpes-Tibet, Briançon Urgence Tibet, Lions des Neiges, Tibet lion des neiges, Aide au Tibet, Solidarité Tibet, France Tibet, Maison des Himalaya, Passeport tibétain, Convergences Tibet Laogai, Aide aux Réfugiés Tibétains, Soutien à la Culture et à l'Art Tibétains, Ecole de la Paix, ...)

L'école de guides à Lhassa, entreprise par la Fédération Française de Montagne et d'Escalade (FFME), est présentée comme un "projet humanitaire d'assistance au développement". Ce projet entend favoriser la participation directe des Tibétains dans la prise en charge de leur avenir, en leur permettant l'accès à une formation de guides afin qu'ils développent eux-mêmes un secteur touristique où prédomine actuellement la concurrence népalaise : le trekking et l'himalayisme.

Ce projet veut que les Tibétains soient eux-mêmes les instigateurs et les principaux bénéficiaires de cette Ecole. Il entend représenter pour eux l'opportunité d'une émancipation par rapport à la tutelle chinoise, car il propose de leur apporter une solution possible au problème de l'emploi qui résulte semble-t-il de "la stérilité de leur environnement".

Ce projet est rendu possible car, comme cela est rappelé, "le Tibet a ouvert ses frontières avec celles de la Chine il y a vingt ans".

Cette indication est importante, car elle évoque comme s'il s'agissait d'un cadre général de géographie ce qui constitue en réalité un cas particulier de géopolitique : l'occupation militaire et coloniale d'un pays par une puissance étrangère.

(cahier)

Marcia per il Tibet - Oltre 100 partecipati
Manda la tua adesione

Manifestation  pour le Tibet in Italie

Freedom March for Tibet in Italy

Tibet Gedenktag - Große Kundgebung in Italien

En Marcha para el Tibet

Sono più di cento le persone iscritte alla "Marcia per il Tibet" (www.inmarciaperiltibet.it) che si svolgerà dal 30 giugno al 6 luglio attraverso l'Appennino da Bologna a Firenze. All'appello del Comitato Organizzatore composto da Associazione AAZ (Aiuto allo Zanskar), Action Dolpo, Associazione Italia Tibet, CGIL-CISL-UIL Bologna, Associazione culturale Eurasia, Rivista "Re Nudo", hanno aderito varie organizzazioni laiche e centri dharma.

Frre Tibet Manda la tua adesione individuale o quella del tuo centro Dharma o delle Associazioni che frequenti. Anche se non puoi partecipare, il tuo sostegno sarà utile. Il conitato organizzatore invita tutti gli amici del Tibet a diffondere la notizia dell'avvenimento. 

Le informazioni si trovano nel sito, ma puoi anche scrivermi all'indirizzo inmarciaperiltibet@libero.it .
  

Un altro modo per aiutarci
è quello di trovare sponsor per la Marcia

Associazione Italia - Tibet: Notizie in linea

Dal 20 aprile è in funzione la pagina di prova delle News in linea. Tibet News On Line si trova al sottosito www.italiatibet.org/news
A cura del Consiglio e della Segreteria saranno pubblicate le notizie di immediato interesse quali avvisi, comunicazioni dal Tibet Bureau, informazioni dai Tibet Support Group ed i comunicati stampa dell'Associazione Italia Tibet. Le news non hanno periodicità fissa.

Con questo servizio AIT vuole rendere più facili le comunicazioni con i Soci ed i visitatori del Sito e la diffusione di informazioni sul Tibet.

Ladakh

Sassi Mani
grazie a Giuliana Geronazzo

SASSI "MANI"
Sassi Preghiera

Una mostra delle creazioni artistiche in tecnica raku di Giuliana Geronazzo si è svolta da Sabato 28 Aprile al 18 Maggio presso lo Studio d'arte di Via delle Grazie 6/a - Brescia. All'inaugurazione ha partecipato il lama 

Negli stessi ambienti sono state esposte le immagini di Scuole dell'Himàlaya documentazione raccolta da Franco Rivetta, Marco Vasta, Lilly Breuvé in collaborazione con il Circolo Fotografico CLICK di Flero (BS)

Ringraziamo Giuliana che ha voluto devolvere il ricavato della mostra alla Lamdon Model School.

Un ringraziamento anche a chiocciolina.net che ha pubblicizzato l'evento con una pagina WEB pubblicata sul proprio sito e ben articolata e curata graficamente.

Domenica 13 maggio ore 17, nel locale della mostra si è tenuto un concerto per sax soprano e ciotole tibetane di Sandro Gagnola (Sangitam) e Lisa Magil (Faried).

Assemblea Generale

Assemblea Generale Assemblée Générale
sabato 2 - domenica 3
lunedì 4 giugno 2001
Samedi 2 - Dimanche 3
Lundì 4 June 2001
Château de Paulignan
dans l'Aude (20 km de Carcassone - France)
contattare marco
Al raduno annuale dei Avventure nel Mondo
raccolta fondi per la Lamdon Model School
Il GRANDE RADUNO ANNUALE DI AVVENTURE NEL MONDO in cui si incontrano soci, amici, simpatizzanti di Avventure si tiene nuovamente al solstizio d'estate, il 22-23-24 Giugno presso Bardi, sull'Appennino ligure-emiliano. Saremo ospitati in Villa Regina Mondi al Passo Pianazze (C) circa 1000 m sul livello del mare. Fin dal primo pomeriggio di venerdì prepareremo una raccolta fondi per la Lamdon Model School. Fra le iniziative un mercatino dell'usato, ed altre amenità che la mente fervida di Onfiani, Liuzzo and Co, escogiterà. Forse anche quest'anno venderemo vino... 

Lamdon Model School

Le lezioni sono riprese a metà marzo ed è stata avviata la nuova classe LKG (la 1a materna). Sono state accettati 20 piccoli allievi. Conosci qualcuno che voglia aiutarne uno negli studi?
Fai un gesto per il Ladakh!
Aiuta un bimbo Zanskar-pa negli studi trovandogli uno sponsor.
Leggi ed usa il modulo per la adozione a distanza.
(se il server di Digilander ti chiede la password clicca su "annulla" e continua la procedura)

Nuovo sito di "Aiuto allo  Zanskar"

In occasione della "Marcia per il Tibet" ho predisposto un nuovo sito per AAZ che ha anche un nuovo indirizzo web:

http://digilander.iol.it/aaz

Voyages d'antan
1991 - 2001 dieci anni fa:
Baltoro Biafo Hispar
Una grande traversata del Karakorum
"Dio è grande,
Maometto è il suo Profeta
L'Islam è eterno.
Dio dacci forza e salute,
Dio guidaci si tuoi sentieri,
quelli che tu hai preparato
per coloro che a Te si affidano"

 (dal Corano)

Ogni mattina, per ventisette stupendi giorni, questa semplice preghiera saluterà l'inizio della nostra marcia. Siamo cinquanta persone sparse in un grande cerchio, zaino affardellato, tutte in attesa che il sirdar più anziano intoni questo viatico che dà la benedizione ed il segnale di partenza. 

10 anni fa usciva la guida al Pakistan curata da
Marco Vasta

Alla voce possente di questo omone dal volto reso ancor più severo dalla grande barba. si uniscono quelle degli altri portatori. Il canone, in arabo e baltì. risuona fra ghiacci e morene. vibra nell'aria cristallina e suscita una intensa emozione.
È con orgoglio che guardo questo serpente colorato snodarsi davanti a me. E' stato un anno di preparativi, lettere, fax e telex scambiati con l'amico Nazir Sabir (saliti Broad Peak e Gasherbrum con Messner). Ed ora l'attesa si è concretizzata. Con gli amici sono qui per realizzare la grande traversata del Karakorum, più di trecento chilometri sui ghiacciai Baltoro, Biafo ed Hispar. (continua)

Il resto dell'articolo si trova in:
Marco Vasta - Racconti di viaggio

 


E poi? Stanco di questa news letter?

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Appuntamenti
2001
2- 4 giugno - Carcassonne
Assemblea Annuale
AaZ

22-23-24 Giugno
Grande raduno di Avventure nel Mondo
dei soci, degli am
ici, dei simpatizzanti di Avventure
VILLA REGINA MUNDI - Passo Pianazze  (PC) 
Raccolta fondi per la Lamdon Model School


30 giugno - 6 luglio
Marcia Tibet
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Convegno sul Tibet
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