N° 2

MV' News letter


ADNKRONOS NEWS
marzo 2001
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(archivio)
Tibet
Morta in carcere Ngawang Lochoe
Campagna online per Nawang Sangdrol, primi risultati
Marcia per il Tibet in Italia
Il Dalai Lama lascia la guida del Governo in esilio
    

Marcia per il Tibet

Manifestation  pour le Tibet in Italie

Freedom March for Tibet in Italy

Tibet Gedenktag - Große Kundgebung in Italien

En Marcha para el Tibet

Alcune organizzazioni, coinvolte in progetti di salvaguardia della cultura tibetana od attive nel movimento per la libertà del Tibet, hanno organizzato una "Marcia per il Tibet" che si svolgerà dal 30 giugno al 6 luglio attraverso l'Appennino da Bologna a Firenze.
L'Associazione AAZ (Aiuto allo Zanskar) ha l'incarico di gestire il sito Web della marcia:

www.inmarciaperiltibet.it

Ti invito a partecipare alla manifestazione e mi farebbe molto piacere incontrati. Sarà una occasione per ritrovarsi fra amici su un percorso che per molti di noi è una novità. La marcia si svolge in parte su un antico tracciato che risale ai tempi dei Romani e che viene indicato come "La via degli Dei".

Se non hai  giorni di ferie da dedicare a questa camminata, ti segnalo la possibilità di partecipare anche solo ad alcune tappe.  Per esempio, sabato 30 giugno cammineremo da Bologna a Sasso Marconi e domenica 1° luglio da Sasso a  Monzuno. Ai primi cento iscritti garantiremo la possibilità di dormire al coperto (niente tenda quindi...).

Se non puoi venire manda la tua adesione individuale o quella del tuo centro Dharma o delle associazioni che frequenti.

Le informazioni si trovano nel sito, ma puoi anche scrivermi all'indirizzo inmarciaperiltibet@libero.it .

Un primo contributo lo puoi fornire visitando il sito e segnalando eventuali errori di funzionamento. Grazie
   

Ngawang Lochoe muore in carcere a 28 anni

Ngawang Lochoe di 28 anni, è morta nella prigione di Drapchi il 5 febbraio scorso. La notizia è giunta con molto ritardo a Dharamsala, sede del Governo Tibetano in Esilio. Avrebbe terminato di scontare i suoi dieci anni di pena l’anno prossimo. La religiosa ha trascorso in carcere quasi metà della sua breve vita.


All’età di 19 anni Ngawang Lochoe era stata arrestata assieme ad altre cinque suore del Monastero di Nyen per aver preso parte ad una manifestazione non violenta a Lhasa a il 14 Maggio 92. Accusata di ”attività controrivoluzionaria e propaganda” era stata condannata a 5 anni. Nei sette mesi precedenti al processo Lochoe e le altre monache avevano subito pesanti interrogatori e trattamenti inumani nel carcere di Gutsa.

Assieme ad altre 13 detenute, Lachoe aveva inciso canzoni e messaggi ai familiari su un nastro fatto uscire clandestinamente dal carcere.

Per questa attività a tutte le prigioniere erano state inflitti altri cinque anni di carcere.

Due settimane prima del decesso ai genitori era stata impedito il colloquio con Lochoe. Lochoe è deceduta il giorno stesso del suo ricovero all’ospedale di Lhasa. Ai genitori, informati solo del ricovero, è stato solo mostrato il corpo al loro arrivo in ospedale. Non sono state fornite notizie sulle cause del decesso.

Detenute politiche rilasciate l’anno scorso e rifugiatesi in India dopo avere attraversato clandestinamente l’Himalaya hanno dichiarato: “Nonostante le sevizie subite all’arresto e i nove anni di carcere duro, Lochoe aveva ancora un fisico forte e non si era mai ammalata”.

Il suo caso si aggiunge a quello delle cinque suore “suicidatesi” collettivamente nel maggio dell’anno scorso.

Lobsang Nyandndak, vicedirettore del Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha dichiarato: “Da quando la Cina ha sottoscritto la convenzione ONU contro la tortura, sono morti in carcere 72 Tibetani detenuti per reati di opinione. La notizia della morte di Lochoe segue di pochi giorni quella della morte di Suru Dawa, un monaco di 27 anni, ex detenuto politico arrestato nuovamente il 20 novembre e suicidatosi nella stazione di polizia di Shigatse il 9 gennaio 2001”.

Sono 451 i prigionieri politici tibetani, colpevoli di avere espresso pubblicamente il loro pensiero in forma non violenta. Circa duecento sono nella prigione di Drapchi, comprese 32 donne delle quali 29 sono monache. Dal 1987, 13 suore sono morte in carcere o poco dopo il loro rilascio.
   

Continua la campagna on line  per Nawang Sangdrol
Con a morte di Nawang Lochoe si intensifica la campagna in favore di Nawang Sangdrol. La più giovane prigioniera politica di Drapchi è stata presa come simbolo di tutte le detenute e dei prigionieri per reati di opinione in Tibet. Il nostro augurio è che la sua candidatura al premio Sakharov sia di ulteriore pressione sul Governo Cinese.

La piccola Nawang Sangdrol  venne imprigionata per la prima volta all'età di 13 anni ed è ancora nella prigione di Drapchi (Lhasa).
Ngawang Sangdrol è la detenuta politica con la pena più severa in Tibet. E non si può fare a meno di considerare che oggi ha solo 23 anni e che dovrebbe venire rilasciata nel 2010, quando ne avrà 33: Avrà così trascorso il 60% della sua vita in carcere non per aver commesso efferati delitti, ma per aver chiesto, in modo pacifico e non violento, l'indipendenza del suo paese. Sempre che la sua condanna non venga nel frattempo aumentata ulteriormente.
(immagini della prigione di Drapchi)
La campagna on-line di raccolta firme in favore di Nawang Sangdrol sta riscuotendo successo. Le adesioni sono numerose e occorrerà un po' di tempo per pubblicarle tutte on line. Molti lettori hanno aderito. Alcuni hanno richiesto  uno schema per raccogliere firme presso chi non ha Internet. Il modulo si trova ora in linea ed è scaricabile assieme ai modelli di lettera in italiano, inglese e cinese.
Ti invito ad aderire ed a partecipare attivamente alla campagna per Nawang Sangdrol.
  

Messaggio del Dalai Lama per l'anniversario della insurrezione di Lhasa
"...
Trasferirò la responsabilità di gestire la comunità tibetana in esilio al presidente eletto del Kashag e ad un parlamento eletto in esilio ...

...nel 1992, in un documento ufficiale sulla futura politica del Tibet ho affermato con chiarezza che se dovessimo tornare in un Tibet sufficientemente libero non avrei alcun ruolo nel futuro governo tibetano. Ho sempre pensato che il Tibet del futuro dovrebbe avere un sistema di governo laico e democratico. Sono certo che nessun Tibetano, in Tibet o in esilio, voglia restaurare il passato sistema sociale.
Sono sempre stato consapevole che il Tibet avesse bisogno di mutamenti sociali e avevo anche tentato di dar vita ad alcune riforme nonostante le difficili circostanze politiche. Una volta in esilio, ho sempre incoraggiato i profughi tibetani a seguire le regole democratiche. Oggi i Tibetani sono tra le poche comunità di rifugiati ad aver costruito i tre pilastri della democrazia: legislativo, giuridico ed esecutivo. Nell'anno in corso il processo si rafforzerà ulteriormente grazie al cambiamento nell'elezione del presidente del Gabinetto tibetano, il Kashag. Trasferirò la responsabilità di gestire la comunità tibetana in esilio al presidente eletto del Kashag e ad un parlamento eletto in esilio.

...
Leggi il Testo integrale del discorso
  

Ladakh
Verso la carestia?
Ciadar addio?
Lamdon Model School
Nuovo sito di Aiuto allo  Zanskar
  

2001 - Verso la carestia?
L'amico Seb Manchelow, ritornato dalla spedizione in Zanskar, ci segnala che purtroppo il livello delle precipitazioni nevose è stato minimo anche quest'anno.

E' il secondo inverno consecutivo che questo avviene ed il timore degli agricoltori ladakhpa e zanskarpa è che la mancanza d'acqua possa danneggiare i raccolti della prossima estate...
   

Ciadar addio?

Nel corso dello scorso anno 2000, in numerosi incontri politici i rappresentanti dello Zanskar (fra i quali il Sonam Stobgays, amico di numerosi nostri lettori) avevano richiesto che i lavori per la costruzione della Ciadàr road venissero presi in carico dal genio militare. Il progetto era iniziato una decina di anni fa, ma la costruzione procedeva a ritmi desolanti.

Dal versante ladakho il cantiere si è arrestato poco oltre Chilling, mentre all'interno dello Zanskar la traccia procede ormai da Zangla fino quasi alle gole. E' questo il tratto più impegnativo in quanto prevede passaggi fra pareti verticali di roccia. Per secoli il fiume Zanskar ghiacciato è stata l'unica via di collegamento invernale (gennaio-febbraio) fra Padum e Leh (vedi Voyages d'antan)

Il governo centrale ha accolto le richieste degli zanskarpa e l'eservito si sta muovendo. Alcune fonti riferiscono che i lavori saranno completati entro l'ottobre 2001.

Data la scarsità di precipitazioni, la strada potrebbe essere interrotta dalla neve solo per un paio di mesi all'anno contro i 5 - 6 mesi di chiusura del valico del Pensi-la.

Lo Zanskar uscirà finalmente dal suo isolamento invernale.  Come non ricordare che nel corso di dieci anni di attività della LMS ben tre allievi della nostra scuola sono morti per l'impossibilità di trasferirli in tempo all'ospedale di Leh ?
  

Lamdon Model School
Le lezioni sono riprese in questi giorni ed è stata avviata la nuova classe prima. Verranno accettati 20 piccoli allievi. Conosci qualcuno che voglia aiutarne uno negli studi?
Fai un gesto per il Ladakh!
Aiuta un bimbo Zanskar-pa negli studi.
Leggi ed usa il modulo per la adozione a distanza.
(se il server di Digilander ti chiede la password clicca su "annulla" e continua la procedura)
  

Nuovo sito di "Aiuto allo  Zanskar"

In occasione della "Marcia per il Tibet" ho predisposto un nuovo sito per AAZ che ha anche un nuovo indirizzo web:

http://digilander.iol.it/aaz
  

Voyages d'antan

...


... 
Entriamo nelle gole, profonde ed incassate. Seguire gli Zanskar-pa non è facile: camminano veloci, scivolando con i loro stivali.
Angoli suggestivi si alternano a fantastiche colate di ghiaccio che scendono dalle quinte di roccia. I locali impiegano circa sette giorni a completare il viaggio, noi purtroppo siamo in anticipo sul momento di maggior spessore del ghiaccio. Al quinto giorno, dopo alcuni guadi obbligati dobbiamo arrestarci di fronte ad un lungo tratto insuperabile: non arriveremmo vivi sul banco successivo. A due chilometri dalla fine del canyon dobbiamo arrenderci.
...

Leggi l'articolo nella sezione "MV's Magazine - Racconti di viaggio"
Ciadàr, il sentiero di ghiaccio

E poi? Stanco di questa news letter?

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Appuntamenti
2001
20 marzo - Roma
Serata Tibet

7 Aprile - La Maddalena
Tibet:
Prigionieri politici 

12 aprile - CaravaggioDimensione deserto

28 Aprile - 11 Maggio
Brescia

SASSI MANI

Creazioni raku di
Giuliana Geronazzo
Galleria Studio d'Arte
via delle Grazie 6a

Inaugurazione
28 aprile ore 18

Mostra in favore della
Lamdon Model School


12 maggio
San Pietro in Cariano
 (Verona)

Il sentiero di ghiaccio

Sede CAI
Valpolicella - Pedemonte
via Campostrini 56


2- 4 giugno - Carcassonne
Assemblea Annuale
AaZ

30 giugno - 6 luglio
Marcia Tibet
BO-FI

6 luglio - Firenze
Convegno sul Tibet
Dalla carta al WEB

La presenza ENI
in Tibet
 (a cura di Marco Vasta)
da Tibet News 33

AnM un articolo sul
Tibet

Tibet-Kailash
spazi incontaminati, discariche a cielo aperto

di Giuliana Bencovich
in pdf.  Se non hai
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puoi scaricarlo da qui

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