Lahore

Su La città Il forte rosso Tombe e bastioni Sikh

 

di Luciano Berti (alias Marco Vasta)

«...sedeva a cavalcioni sul cannone Zam-Zammah, collocato sulla sua piattaforma di mattoni davanti al vecchio Ajaib-Gher, la Casa delle Meraviglie, come i locali chiamano il museo di Lahore. Chi possiede Zam-Zammah, questo «dragone che sputa fuoco», è padrone del Punjab, poiché quel grosso pezzo di bronzo ormai verde è sempre stato il primo bottino di ogni conquistatore.»

Rudyard Kipling: «Kim»

Un po' di storia

Leggende e miti, risalenti ai primordi della storia indiana legano Lahore al suo fondatore Loh, figlio di Rama Chandra, uno degli eroi del Ramayana. Nella storia ufficiale, quella scritta, Lahore compare nell'8<198> secolo della nostra era con Lalitiditya, monarca indù che regnò anche sul non lontano Kashmir. Nel corso dell'XI<198> secolo il dominio musulmano si rafforzò sulla regione e la città divenne un centro di cultura islamica senza perdere la  caratteristica di centro commerciale. Per più di mille anni Lahore è stata capitale del Punjab dapprima sotto la dinastia ghaznavide fondata da Mahnud di Ghazni e poi sotto i vari sultani di Delhi ma il suo apogeo lo raggiunse sotto il dominio Moghul fra il 1524 ed il 1752. Il grande Akbar, secondo imperatore della dinastia, condusse la sua corte a Lahore per ben 14 anni fra il 1584 ed il 1598. Egli costruì la imponente fortezza e racchiuse la città vecchia con un anello di mura in mattoni rossi con dodici porte. Jehangir e Shaha Jahan ingrandirono la fortezza, costruirono palazzi e tombe e ordinarono la costruzione dei giardini cintati da alte mura. L'ultimo dei grandi imperatori, Aurangzeb (1658-1707), diede a Lahore il monumento più famoso, la grande moschea Badshahi, cioè «del grande re». I Sikh, nel 18<198> e nel 19<198> secolo posero anch'essi la loro capitale in Lahore, pur rimanendo Amritsar la loro città santa. Purtroppo smantellarono in parte i monumenti islamici ed ebbero scarsa cura dei giardini che decaddero. Gran parte dei marmi bianchi che abbelliscono il Tempio d'oro di Amritsar provengono dal saccheggio dei monumenti di Lahore.

Quando gli Inglesi occuparono il Punjab nel 1849 iniziarono la costruzione di quei pomposi, ma anche splendidi e massicci, edifici pubblici che dovevano cantare nella pietra la presenza del raj britannico: lo stile architettonico viene definito anglo-musulmano ma anche gotico-mogul. La zona residenziale inglese, con le sue file di ombrosi platani che ombreggiano le strade ed i bianchi bungalow circondati di giardini dal prato rasato, è forse la più bella fra i cantonement del Pakistan.


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