NWFP

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North West Frontier Province

"quando a primavera si scioglie la neve,<R>sul Kyber van le kafile con passo greve:<R>grosse le ceste su dei magri cammelli, <R>leggere le borse e pesanti i fardelli;<R>il traffico del nord, dal gelo bloccato,<R>scende ora a Peshawar per il mercato"<R><BI>R. Kipling Ballata dello zimbello del re<D>

Sette milioni di Pathani vivono in Pakistan, tutti di religione mussulmana, più di metà vive ai limiti delle piane dell'Indo. Queste zone costituiscono i «settled districts», insediamenti stabili, di Peshawar, Mardan, Kohat, Bannu, Dera Ismail Khan, Swat, Dir ed Hazara. Altri tre milioni di Pakistani di lingua Pashtu vivono nei «tribal territory» sulle colline e sulle montagne a nord ed a nordovest dell'Indo. Queste «political agency» corrono da nord a sud lungo il confine con l'Afghanistan e sono il Sud ed il Nord Waziristan, Kurram, Orakzai, Kyber, Mohmand e Bajaur. Gli antichi principati di Dir, Swat e Chitral sono divenuti distretti della N.W.F.P.; a nord est una minoranza di Phatan vive nella Gilgit Agency, che costituendo assieme ad Hunza, Nagar e Baltistan costituiscono quelli che ora sono chiamati i Northern Territory.

La terra dei Pathan è territorio di confine fin da quando la storia lo ricorda. Condizioni climatiche e territorio sono aspri, le risorse naturali poche e la posizione strategica. Più che nelle altre regioni qui i Pathani hanno preso dalla loro terra. L'area di lingua pashtu (scritta anche pushtu) inizia alle pendici occidentali dell'Himalaya dove il potente massiciccio collega alle imponenti catene del Karakorum, Hindu Kush e Pamir. La grande catena dell'Hindu Kush corre da sud ad ovest addentrandosi nell'Afghanistan, mentre un'altro contrafforte scende verso sud  divenendo successivamente i monti Safed Koh, la catena Sulaiman ed infine continuando nelle colline Chagai che si perdono nel deserti prossimi all'oceano Indiano.

Lungo la cresta delle colline e delle montagne corre la Durand Line, tracciata dagli Inglesi nel 1893 per delimitare l'impero dai vicini occidentali e del nord. La NWFP si trova quindi ad est ed a sud della Durand Line, occupando circa quattrocento miglia da nord a sud e un centinaio da est ad ovest. Sull'altro lato della Durand line vivono i Pathan afghani, forse cinque milioni. Questa suddivisione forzata delle genti di lingua Pashtu, fiere della loro identità, è stata causa di attrito fra Afghanistan ed Inghilterra. Quando venne tracciatala linea di Durand, i re afghani accettarono il trattato internazionale ma altrettanto non avvenne fra i capi tribù. Basti pensare che i cippi di confine in Waziristan non sono mai stati posti perché né gli Inglesi, né successivamente i soldati pakistani, hanno mai osato entrare fra le montagne a tracciare materialmente il confine.

I Pathani

La legge dei Pathan è chiamata pukhtunwali e sebbene non sia trascritta o formalizzata da alcuna parte, ogni Pathan sa bene cosa ci si aspetti da lui.

Innanzitutto deve essere pronto a vendicare ogni insulto o qualsiasi torto fatto a lui, alla sua famiglia o al suo clan. Quest'obbligo si chiama Badal ed è ben riassunto nel proverbio locale: «Chi non rende uno schiaffo per un pizzicotto non è un Pathan».

La pratica del badal ha portato a innumerevoli faide in ogni parte della frontiera , la maggior parte delle quali originate da controversie su zar, zan, zamin - oro, donne, terra. Se, a esempio, Gul Khan ritiene che Alì Khan non abbia dimostrato il dovuto rispetto verso sua moglie, può reagire schiaffeggiandolo. Volendo a sua volta vendicarsi del colpo Alì Khan può estrarre il coltello e ferire Gul Khan al braccio. La reazione leggittima di Gul Khan potrebbe essere quella di porre mano al fucile e sparare ad Alì Khan, uccidendolo. Uno dei parenti di Alì Khan tenderà allora un agguato a Gul Khan per ucciderlo come è previsto dal badal. A questo punto un parente di Gul Khan sarà obbligato a uccidere un membro della famiglia di Alì Khan, e così via. Questioni di questo genere possono durare per diverse generazioni, a volte spazzando via intere famiglie, e perfino essere trasferite oltremare. Oggigiorno i Pathan lasciano il Pakistan in numero sempre maggiore come emigranti in cerca di lavoro, e l'uccisione, apparentemente immotivata, di un Pathan da parte di un altro Pathan nella lontana Dubai o Jeddah, per esempio, trova spiegazione nel concetto del badal. Va tenuto presente che, a differenza della legge occidentale, il costume pathan si preoccupa più della soddisfazione di chi è stato leso che della punizione dell'aggressore.

Il secondo pilastro del pukhtunwali è la melmastia, l'ospitalità verso l'ospite. Un visitatore che, attraversando il territorio delle tribù, venga invitato da un Pathan, riceverà una calorosa accoglienza e si sentirà presto come a casa propria. Anche il più ricco e altero malik, o anziano di riguardo, servirà personalmente tè e biscotti, o talvolta un pasto completo, ai suoi ospiti, qualunque sia la loro condizione sociale. Ogni malik ha una propria casa per gli ospiti, dove ai visitatori vengono offerti cibo, riposo e riparo; ogni villaggio pathan ha anche almeno un edificio, eventualmente due o tre, appartenenti alla comunità, che gli consentono di offrire ospitalità ai viaggiatori. Un altro degli aspetti della melmastia che è sempre stata difficile da comprendere per gli occidentali è il diritto di asilo, per il quale un vero Pathan è tenuto a offrire protezione a chiunque glielo chieda, anche a criminali comuni che cercano di sfuggire alla legge.


dal 1° gennaio 2002

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