Ladakh

il paese degli alti valichi 
di Marco Vasta
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questa pagina che leggi è basata sulla edizione 1988

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Da Kargil a Padum su strada sterrata

Nel 1980 è stata completata questa strada che in futuro proseguirà da Padum fino a Manali, ma tuttora alcuni torrenti sono attraversati a guado dai camion e dagli autobus ed il Pensilà è spesso bloccato da frane e può rimanere chiuso al traffico per diversi giorni anche nei mesi estivi. In condizioni ottimali il percorso può essere affrontato in una sola giornata ma questa fretta non permette di ammirare paesaggi maestosi come la piana di Ringdom Gompa.

0 Da Kargil la strada risale la valle del Suru attraversando la zona dei nuovi alberghi e continua su un buon fondo.
15 Grantung
20 Rispong piccola moschea. Il tragitto attraversa poi i villaggi di Martodas, Skininuray, Sanskarwe.
42 Sanku Nei pressi del villaggio, in località Bya Ma Kumbu, si trovano alcuni bassorilievi incisi nella roccia. A parere di Snellgrove essi risalgono ad un periodo precedente l’arrivo dei Tibetani nella zona. I soggett raffigurano Avalokiteshvara e due dee. Figure più piccole poste a destra e a sinistra ricordano i committenti. Da questo paese è possibile camminare attraverso i monti fino a Drass valicando il Lankarche la e l’Umbala oppure arrivare al monastero di Shergol attraverso il villaggio di Shispur ed il Rusila.
50 La strada camionabile scavalca il fiume dopo quattro chilometri e si riporta sulla sinistra orografica verso il 50° chilometro.
?? Namsuru (Suru bassa?) posta già in quota a ben 3.480 metri. Altri villaggi attraversati sono Kur, Phokra Partik e Yoljok. La strada segue il fondovalle e, sorpassato il ponte di Namsuru, sale quasi fino a Pannikar, cui conduce una strada laterale.Riattraversato il fiume la strada si porta sulla destra orografica che viene risalita fino a Ringdom. Ad un punto della strada si intravedono i due picchi gemelli del monte Nun Kun (m. 7.135).
00 Perkutse (Parka-chik) inizia una zona scarsamente popolata. Ad una curva della strada appare, sulla sponda opposta, la bocca del grande ghiacciaio Kangriz che scende dalle pendici del Nun Kun per buttarsi direttamente nelle acque del fiume. Si attraversano le frazioni di Gulmatang, poste vicino al ghiacciaio Shaftan , ma gli alpeggi sono in gran parte stati abbandonati dopo un’epidemia di vaiolo nello scorso decennio.
00 Yuldo (Zumldo) è il primo insediamento con popolazione zangskharpa.
165 Ringdom Gompa (Shedrup Samling), da una collinetta sovrasta l’ampia piana alluvionale. Fondato a metà del 18° secolo da Blobzang Gelegs Yeshe Graspas (Takpa) con il contributo di re Tsewang Namgyal. I berretti gialli accudiscono ai tre piccoli templi. Dukang: chorten con il corpo mummificato del fondatore, due grandi immagini di Amitayus e Vaiorocana circondate da altre più piccole raffigurazioni di Sakyamuni e Avalokiteshvara. Numerose immagini sulle pareti, nella cappella posteriore all’altare vi è una bella collezione di bronzi e le quattro grandi statue di Sakyamuni, Tsongkapa, Kalachakra e Chenrezi. A destra dell’altare si allineano altre statue raffiguranti Vajrapani, Yamantaka, Avalokiteshvara e il Buddha futuro; chorten cenotafio di Ngaris Rimposhe. Gonkang: immagini delle divinità tutelari Dorje Shugdan e Dorje Yuldonma. A pochi chilometri dal gompa piccolo santuario di Tashi Thangtse o Tashi Tonde.
190 Da Ringdom partono due percorsi, uno conduce al Kanjila e ridiscende sulla statale Kargil-Leh ai piedi del Fotu-la, l’altro raggiunge Lingshed Gompa attraverso il Pingdon-la.
00 Pensila (m. 4.400) ingresso nel bacino idrografico del fiume Zangskhar. È un altipiano ricoperto di soffice erba trapuntata di fiori di montagna e stelle alpine. Colpo d’occhio sul ghiacciaio Takar Durung Drung , lungo una settantina di chilometri. Lo circondano le cime dei famosi «Z», montagne senza nome, in gran parte inviolate. poi la strada scende con stretti tornanti e raggiunge rapidamente il pianoro dove scorre il fiume Stod (Doda).
00 Trakkar
00 Boks
00 Oltrepassato il torrente Ghinzilin, Chumkurmu (m. 3.900). Una spettacolare frana taglia il pendio in corrispondenza dell’affluente Chanu Tokpo poi si continua in lieve discesa.
00 Abran (m. 3.700)
  Hamling
  Rimola
  Kygam
00 Phe(m. 3.600). Sul lato opposto della valle si vede la confluenza della valle di Bardur, percorsa dal Mulung Tokpo che termina all’Umasi la. Da Phe, attraverso il passo di Ralakung, si può arrivare per difficile sentiero nei pressi dello Snertsela sul percorso Padum-Lamayuru.
  Ranthalshah
00 Tungri. Bivio per Karsha. Un ramo prosegue attraverso Ramanyut e Sendo fino a Karsha, I’altro attraversa il ponte metallico sul Doda (Stod o Yulsum Nadi) ed arriva a Padum.
00 deviazione per Karsha
00 deviazione per dZongkhul.
  Dal ponte di Tungri si risale la riva destra dello Stod su un ampio sentiero che attraversa gli abitati di Markim e Shagaryogma. Si scorge l’eremo kagyupa di Tsilatse (zTsilhagrtse), incassato nella parete rocciosa. Guado (1h). Da Ating (2h-3h) anziché proseguire per Akchho (il sentiero in pratica conduce fino al Durung Drung) si risale la valle del Bardur (Mulung) Tokpo arrivando in un paio d’ore di salita al convento di dZongkhul, la «fortezza sul burrone» (sec. 11°) (2h-5h, km 18). Il monastero racchiude due grotte nelle quali meditò Naropa. I monaci kagyupa vi custodiscono un gran numero di oggetti sacri appartenuti ai grandi «maestri della pratica» (tib.: drupchen) della loro setta e nella biblioteca sono racchiusi importanti testi religiosi fra i quali si trovano trattati agiografici dei santi ed anche i canti di meditazione composti dagli anacoreti in un lungo arco di secoli. Alcune cappelle a monte del monastero: piccolo stupa di cristallo ed avorio antico che racchiude il bastone da pellegrino di Naropa.
  Continua la strada per Padum
000 Villaggio di con il monastero di Sani (Sani Khar), unico dello Zangskhar ad essere stato costruito su un pianoro. Fondato nell’11° secolo in un luogo consacrato dalla presenza di PadmaSàmbhava e da quella successiva di Naropa, è la «fortezza della terra dei due (maestri)» ed attualmente vi dimorano circa una cinquantina di monaci kagyu pa. Dukang, volta sorretta da sedici colonne di legno, ospita volumi del Tangyur, tre grandi immagini di Sakyamuni e Maitreya. I dipinti sulle pareti riproducono da un lato i sedici Arhat e dall’altro le immagini di Vajrasattva e Vajradara. Nella cappella retrostante volumi del Kanyuur, due grandi immagini di Sakyamuni e Vairocana e otto Bodhisattva. Nel cortile chorten Kanika, attribuito ai missionari del re kushianide Kanishka. Nell’ala nord si trovano due antichi templi: Gamshot Lhakang dove avrebbe imorato Padma Sàmbhava per ben cinque anni. Al centro una statuadell santo in meditazione affiancato da nicchie con dodici bodhisattva. In una vetrina vi sono Mahakala e Mahakali ed alle pareti le divinità tantriche nelle loro forme terrificanti guardano i fedeli. Naropa Lhakang con una statua-reliquiario del maestro.
000 Padum (dPal’dum o dPalgtum) (km 6) che appare distesa sotto una collinetta. In alto un antico tempio sorge presso i ruderi di Zangs mKhar «la fortezza di rame»: questa cittadella, famosa per la cupola di rame dorato del suo grande chorten, ora distrutto, ha dato nome all’intera regione.

Padum ha subito negli ultimi anni una sconvolgente espansione urbanistica che ha ormai completamente travisato i lineamenti del villaggio originale. Il governo ha costruito una miriade di edifici amministrativi fra caserme, stazione radio, ufficio turistico, magazzini, alcuni lodge e la nuova moschea. Le case originarie si trovano sotto il castello. Quasi metà degli abitanti di Padum è di razza indoariana e di origine balti o lahula; numerosi sono anche i Kashmiri che hanno aperto ristoranti e agenzie di trekking. Padum è un punto di appoggio per chi compie la traversata da Manali a Lamayuru, è possibile acquistare viveri e combustibile, anche se in quantità limitate. Con l’apertura del regolare servizio di autobus da Kargil, si possono visitare tutta la piana ed i vicini monasteri avendo Padum come punto di partenza.

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