Ladakh

il paese degli alti valichi 
di Marco Vasta
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questa pagina che leggi è basata sulla edizione 1988

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Trekking da Lamayuru ad Alchi

attraverso il Konke-la e lo Stapski-la

A cura di Sonam Stobgays

mappa del percorso

Percorso in sintesi

Lamayuru - Wanla - Phangi (Franjila) (5h)  
Phangi (Franjila) - Base Konke la (8h)  
Base Konke la - Konke la (4.900m) - Sundachenmo (8h)  
Sundachenmo - Sundachoon (7h)  
Sundachoon - Stapski la (5.100m) - Alchi (8h)  

Il percorso

Lamayuru - Wanla - Phangi (Franjila) (5h)

Lamayuru vista dal sentiero per Wanla - Foto Stefano Pensotti 1996Punto di partenza per questa camminata sono il monastero di Lamayuru (3.729m) ed il piccolo villaggio con i campi che si trovano nella forra ai suoi piedi. La prima tappa ricalca, in senso inverso, la tappa finale della grande traversata dell'Himàlaya attraverso lo Zanskar.  
Si scende sul fondo della valletta di Lamayuru (dove è in costruzione una strada) ma poco dopo si volta verso destra iniziando la salita al "colle delle lucertole" (Prikitila, 3.850m).  
Dal colle si scende e il sentiero si addentra nel canyon sabbioso che sbuca sulla riva sinistra del torrente Shilakong Tokpo. Lo si segue fino alle case di Shila poste all'estremità occidentale dell'oasi di Wanla. Oltrepassata una scuola ed un ponte si incontra la strada per le jeep che proviene dalla valle dell'Indo (la strada inizia alla curva della strada prima del ponte di Khalsi, proveniendo da Srinagar). Si arriva così a Wanla (3.600m)..  
La fondazione del monastero di WanDa (Wanla) è attribuita a RinChen ZangPo (11° secolo). Il complesso degli edifici domina la confluenza fra i torrenti Yapola e Shillakong. L'occhio è attratto dalla rossa facciata del tempio ma ancor più colpisce l'attenzione l'enorme torre diroccata che componeva la gigantesca fortezza eretta da re Lachen Naglug nel 12° secolo. La fortezza è in gran parte crollata. Ben conservato il monastero, il tempio ospita interessanti dipinti murali simili a quelli di Alchi: sono quelli originali e riproducono i principali Bodhisattva ed i loro mandala. Nella cappella vi è una grande immagine di Avalokiteshvara con le undici teste, affiancata da quelle di Manjushri e Maytreya; sono inoltre presenti Atisha ed i principali maestri kagyupa.  
Il percorso continua sulla sponda destra fra campi e frutteti di seguendo la pista per jeep fino all'oasi di Phanji la (Franjila, m 3.300, 3h-7h40'); acqua, albicocche, prati, ma nessun pascolo per i cavalli.  

Phangi (Franjila) - Base Konke la (5h - 8h mv)

Da Phanji il sentiero risale la valle del torrente Ripchar. Ponticelli e guadi fino al villaggio di Halsi (sulla carta U502 vi sono due Hinju). Il sentiero è ora più marcato ed evidente, attraversa piccoli insediamenti per circa 2h fino a che raggiungiamo i pascoli estivi. Conviene cercare di raggiungere i pascoli più in alto e campeggiare alcuni chilometri prima del passo.  

Base Konke la - Konke la (4.900m) - Sundachenmo (8h)

raccoglitrici - 1985La salita al passo è abbastanza ripida ma con un paio d'ore dovreste riuscire a raggiungerlo. Il passo (Konke la, Choke la) è quotato in vario modo fra i 4.570 metri e i 4.900 metri. Dall'alto del passo si scorge in lontananza il villaggio di Sumdahchenmo (Sumda, confluenza?; chen, piccolo; mo, suffisso) e di fronte a noi la catena dello Stok Kangri. Il sentiero si snoda lungo i pendii che scendono sul Sumdah Chu.  
Lungo il percorso si incontrano malghe estive ed anche un eremo (forse Druglika). 
    Qui vi è il bivio con il sentiero che porta ad Alchi attraverso lo Spanting-la  e il villaggio di Lardo.
Anni fa si trovavano ancora esposte alle intemperie anche una statua di Buddha  Maitreya ed altre piccole statue nel luogo originale del tempio di Sumdahchenmo che è descritto da Snellgrove e Skorupski  a pag. 18 "The cultural eritage of Ladakh", vol 2. 

Sundachenmo - Sundachoon (7h)

Il sentiero scende verso il fondovalle per circa 3-4 chilometri prima di dividersi.  
    Il ramo di destra prosegue verso Chilling e la pista per jeep che proviene da Nimmu. Il fiume Zanskar vi divide dal sentiero che risale la valle del markha. Una teleferica permette di attraversare il fiume ma i cavalli non riescono ad esservi caricati. Devono scendere verso Nimmu e raggiungere il ponte metallico e poi risalire il fiume Zanskar sulla sponda destra su sentiero. Per raggiungere Chilling occorre valicare il Dungducchan la. 
Monachello - 1985Noi proseguiamo verso Sundahchoon addentrandoci ulteriormente nella valle che si fa più verde. È bene che i cavallanti, se non sono della valle, si facciano accompagnare per non perdere il sentiero che, a circa 3h dal villaggio, abbandona la sponda del torrente e risale verso il gompa. Occorrerebbe non arrivare alla confluenza fra il Sumdah Chu (Sumah Tokpo) e il orrente che arriva dallo Stapski la). La traccia non è facile e può capitare di dover scaricare i cavalli in alcuni guadi. Giunti al villaggio di Sundachoon (forse Sumda chung, Sumda, confluenza; chung: grande) vi si può campeggiare oppure si può proseguire ancora un paio di chilometri fino ad uno spiazzo più vicino allo Stapski la.  
Da Sumdachoon si può scendere sulla pista per jeep che proviene da Nimmu. Lungo il sentiero si incontra l'eremo di Achirik. 

Sundachoon - Stapski la (5.100m) - Alchi (8h)

Avalokiteshvara - Alchi ChoskorSe avete posto il campo oltre il villaggio e partite di buon'ora, la salita durerà fra le tre e le quattro ore. Dal valico (Stapski-la, sTagpa la in Snellgrove), anch'esso variamente quotato fra i 4.900 ed i 5.100 metri, la vista spazia verso la valle dell'Indo che scorre più di 2000 metri più in basso. La discesa è spacca gambe almeno nel primo chilometro fino agli stazzi. Ancora tre ore, toccando i pascoli di Sharong  e siamo ad Alchi con i suoi tesori artistici.  
 
 

Indice della guida on line

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