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 «Qualche giorno appresso entrammo nel secondo Thibet, che con altro nome nella lingua Hendustana e nella Persiana vien da tutti chiamato Barà Thibet [Bara Tubat], e Thibet Kalaan [Tubat-i-Kalan], cioè il Gran Thibet, che con altro nome nella lingua del paese si chiama Lhata-yul (La-dvangs-yul). In alcune carte geografiche viene espresso col nome di Thibet, o Regno del Ladak....» 
  G. Petech (a cura di ), I Missionari 
  italiani in Tibet e nel Nepal, 
  in Il Nuovo Ramusio, vol. 2, p 164, 1954, 
  IpdS 
Dal 4° secolo della nostra era, epoca in cui lo 
storico cinese Fa Hien lo indica come Kie Cha, il Ladakh ha successivamente 
ottenuto i nomi più diversi. Huan Tsang, lo riporta nei suoi diari come 
Malppha, «le terre rosse», ma nei secoli successivi incontriamo ancora nuovi 
pseudonimi come Kachanpa, «paese delle nevi», Ripul, «terra delle 
montagne», fino ai più recenti «piccolo Tibet», usato impropriamente,  od 
«ultima Shangri la».   entra | 
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