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Dipinti tibetani dalle spedizioni di Giuseppe Tucci
Materiali e tecniche alla luce delle indagini non invasive


Editeur - Casa editrice

De Luca Editori d'Arte

  Religione
Tibet
Vajrayana

Anno - Date de Parution

2008

Pagine - Pages

336

Lingua - language - langue

italiano

Curatore

Tabasso Marisa Laurenzi , Polichetti Massimiliano , Seccaroni Claudio


Dipinti tibetani dalle spedizioni di Giuseppe Tucci  

Il Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' ha avviato da tempo una collaborazione con l'ICCROM (International Center for the Preservation and Restoration of Cultural Property) e l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, Centro Ricerche Casaccia), l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e l'INOA-CNR (Istituto Nazionale di Ottica Applicata) volta allo studio dei dipinti tibetani su stoffa (thangka) appartenenti al fondo dei reperti riportati in Italia a seguito delle celebri missioni scientifiche di Giuseppe Tucci svoltesi in area himalayana dalla fine degli anni '30 alla fine degli anni '40 del XX secolo. Nell'ambito della collaborazione condotta insieme agli enti sopraccitati, è stata effettuata un'ampia serie di indagini con una modernissima tecnologia non distruttiva: radiografia, colorimetria, riflettografia nell'infrarosso e fluorescenza x, volte alla messa a fuoco delle tecniche esecutive e dei materiali utilizzati che hanno condotto ad importanti risultati. La cultura di queste civiltà lontane, grazie allo sforzo congiunto degli storici e dei tecnici, diventa così sempre meno misteriosa e svela i suoi intriganti segreti ad un pubblico di estimatori e neofiti.

 



Recensione in lingua italiana

Table of contents:

Presentazioni
Luigi Paganetto
Silvana Balbi de Caro
Donatella Mazzeo

"Il contesto semiologico, storico e religioso delle opere scelte per le analisi"
Massimiliano A. Polichetti

"Il progetto diagnostico"
Marisa Laurenzi Tabasso

"Le indagini radiografiche"
Maggiorino Eclisse, Pietro Moioli, Claudio Seccaroni

"L'underdrawing"
Roberto Bellucci, Franca Persia, Matteo Placido, Massimiliano A. Polichetti, Claudio Seccaroni

"Le scritte celate dalle cornici e dagli strati pittorici"
Nyima Dhondup, Massimiliano A. Polichetti

"L’uso di notazioni cromatiche di supporto alla realizzazione di un’opera"
Claudio Seccaroni

"Le notazioni cromatiche"
Roberto Bellucci, Franca Persia, Matteo Placido, Massimiliano A. Polichetti, Nyima Dhondup, Claudio Seccaroni

"Analisi di fluorescenza x"
Pietro Moioli, Claudio Seccaroni

"La misura del colore"
Ernesto Borrelli, Marisa Laurenzi Tabasso

"Cornici tessili per thangka. Un repertorio del XV-XVII secolo"
Vittorio Ugo Vicari

"Conservazione delle cornici tessili delle thangka"
Thessy Schoenholzer Nichols

"Schede analitiche"
Roberto Bellucci, Ernesto Borrelli, Marisa Laurenzi Tabasso, Pietro Moioli, Franca Persia, Claudio Seccaroni

"Le tecniche di analisi impiegate"
Roberto Bellucci, Ernesto Borrelli, Marisa Laurenzi Tabasso, Pietro Moioli, Franca Persia, Claudio Seccaroni

Bibliografia


Biografia

Matthiessen Peter
Figlio di un architetto, pubblicò il suo primo racconto durante gli studi presso l'Università di Yale. Dopo la laurea si trasferì in Francia dove fondò, assieme all'amico George Plimpton, la rivista The Paris Review. Nel 1974 è stato chiamato a far parte dell'Accademia Americana di Arti e Lettere.
Ha pubblicato, nel corso di quasi cinquant'anni, più di venti libri. Fra i suoi libri più apprezzati ci sono Giocando nei campi del Signore (At Play in the Fields of the Lord) (1965), un thriller morale che parla dei missionari in Sud America e che divenne un film con lo stesso titolo; e Uccidere Mister Watson (Killing Mister Watson) (1991), la prima parte di una trilogia su un leggendario fuorilegge della Florida.
Ha scritto anche romanzi storici. In the Spirit of Crazy Horse (1983) analizza il conflitto a fuoco, avvenuto nel 1975, fra l'FBI e i Nativi Americani vicino a Wounded Knee. Sono stati però i romanzi di viaggio che lo hanno fatto conoscere come perfetto sostenitore della natura. Nel racconto di viaggio Il leopardo delle nevi (The Snow Leopard) (1978), vincitore del National Book Award, Matthiessen racconta le sue ricerche delle creature in pericolo di estinzione e del raggiungimento della gratificazione spirituale. Ha raccontato anche i suoi viaggi attraverso l'Africa e l'Antartide in African Silences (1991) e End of the Earth (2003), mentre con The Birds of Heaven (2001) ha promosso la protezione delle gru e, più in generale, dell'ecosistema del pianeta.
Matthiessen fu un praticante della filosofia Zen e più tardi divenne monaco buddhista. Viveva a Sagaponack,nello Stato di New York. dove è deceduto nel 2014 all'età di 86 anni a causa di una leucemia.