| 0 | Da Kargil la strada risale
                la valle del Suru attraversando la zona dei nuovi
                alberghi e continua su un buon fondo. | 
            
                | 15 | Grantung | 
            
                | 20 | Rispong piccola
                moschea. Il tragitto attraversa poi i villaggi di
                Martodas, Skininuray, Sanskarwe. | 
            
                | 42 | Sanku Nei pressi del
                villaggio, in località Bya Ma Kumbu, si trovano
                alcuni bassorilievi incisi nella roccia. A parere
                di Snellgrove essi risalgono ad un periodo
                precedente larrivo dei Tibetani nella zona.
                I soggett raffigurano Avalokiteshvara e due dee.
                Figure più piccole poste a destra e a sinistra
                ricordano i committenti. Da questo paese è
                possibile camminare attraverso i monti fino a
                Drass valicando il Lankarche la e lUmbala
                oppure arrivare al monastero di Shergol
                attraverso il villaggio di Shispur ed il Rusila. | 
            
                | 50 | La strada camionabile
                scavalca il fiume dopo quattro chilometri e si
                riporta sulla sinistra orografica verso il 50°
                chilometro. | 
            
                | ?? | Namsuru (Suru bassa?)
                posta già in quota a ben 3.480 metri. Altri
                villaggi attraversati sono Kur, Phokra Partik e
                Yoljok. La strada segue il fondovalle e,
                sorpassato il ponte di Namsuru, sale quasi fino a
                Pannikar, cui conduce una strada
                laterale.Riattraversato il fiume la strada si
                porta sulla destra orografica che viene risalita
                fino a Ringdom. Ad un punto della strada si
                intravedono i due picchi gemelli del monte Nun
                Kun (m. 7.135). | 
            
                | 00 | Perkutse (Parka-chik)
                inizia una zona scarsamente popolata. Ad una
                curva della strada appare, sulla sponda opposta,
                la bocca del grande ghiacciaio Kangriz che scende
                dalle pendici del Nun Kun per buttarsi
                direttamente nelle acque del fiume. Si
                attraversano le frazioni di Gulmatang,
                poste vicino al ghiacciaio Shaftan , ma gli
                alpeggi sono in gran parte stati abbandonati dopo
                unepidemia di vaiolo nello scorso decennio. | 
            
                | 00 | Yuldo (Zumldo) è il
                primo insediamento con popolazione zangskharpa. | 
            
                | 165 | Ringdom Gompa (Shedrup
                Samling), da una collinetta sovrasta
                lampia piana alluvionale. Fondato a metà
                del 18° secolo da Blobzang Gelegs Yeshe Graspas
                (Takpa) con il contributo di re Tsewang Namgyal.
                I berretti gialli accudiscono ai tre piccoli
                templi. Dukang: chorten con il corpo
                mummificato del fondatore, due grandi immagini di
                Amitayus e Vaiorocana circondate da altre più
                piccole raffigurazioni di Sakyamuni e
                Avalokiteshvara. Numerose immagini sulle pareti,
                nella cappella posteriore allaltare vi è
                una bella collezione di bronzi e le quattro
                grandi statue di Sakyamuni, Tsongkapa, Kalachakra
                e Chenrezi. A destra dellaltare si
                allineano altre statue raffiguranti Vajrapani,
                Yamantaka, Avalokiteshvara e il Buddha futuro;
                chorten cenotafio di Ngaris Rimposhe. Gonkang:
                immagini delle divinità tutelari Dorje Shugdan e
                Dorje Yuldonma. A pochi chilometri dal gompa
                piccolo santuario di Tashi Thangtse o Tashi
                Tonde. | 
            
                | 190 | Da Ringdom partono due
                percorsi, uno conduce al Kanjila e ridiscende
                sulla statale Kargil-Leh ai piedi del Fotu-la, laltro
                raggiunge Lingshed Gompa attraverso il Pingdon-la. | 
            
                | 00 | Pensila (m. 4.400)
                ingresso nel bacino idrografico del fiume
                Zangskhar. È un altipiano ricoperto di soffice
                erba trapuntata di fiori di montagna e stelle
                alpine. Colpo docchio sul ghiacciaio Takar
                Durung Drung , lungo una settantina di
                chilometri. Lo circondano le cime dei famosi
                «Z», montagne senza nome, in gran parte
                inviolate. poi la strada scende con stretti
                tornanti e raggiunge rapidamente il pianoro dove
                scorre il fiume Stod (Doda). | 
            
                | 00 | Trakkar | 
            
                | 00 | Boks | 
            
                | 00 | Oltrepassato il torrente
                Ghinzilin, Chumkurmu (m. 3.900). Una
                spettacolare frana taglia il pendio in
                corrispondenza dellaffluente Chanu Tokpo
                poi si continua in lieve discesa. | 
            
                | 00 | Abran (m. 3.700) | 
            
                |  | Hamling | 
            
                |  | Rimola | 
            
                |  | Kygam | 
            
                | 00 | Phe(m. 3.600). Sul
                lato opposto della valle si vede la confluenza
                della valle di Bardur, percorsa dal Mulung Tokpo
                che termina allUmasi la. Da Phe, attraverso
                il passo di Ralakung, si può arrivare per
                difficile sentiero nei pressi dello Snertsela sul
                percorso Padum-Lamayuru. | 
            
                |  | Ranthalshah | 
            
                | 00 | Tungri. Bivio per
                Karsha. Un ramo prosegue attraverso Ramanyut e
                Sendo fino a Karsha, Ialtro attraversa il
                ponte metallico sul Doda (Stod o Yulsum Nadi) ed
                arriva a Padum. | 
            
                | 00 | deviazione per Karsha | 
            
                | 00 | deviazione per dZongkhul. | 
            
                |  | Dal ponte di Tungri si
                risale la riva destra dello Stod su un ampio
                sentiero che attraversa gli abitati di Markim
                e Shagaryogma. Si scorge leremo
                kagyupa di Tsilatse (zTsilhagrtse),
                incassato nella parete rocciosa. Guado (1h). Da Ating
                (2h-3h) anziché proseguire per Akchho (il
                sentiero in pratica conduce fino al Durung Drung)
                si risale la valle del Bardur (Mulung) Tokpo
                arrivando in un paio dore di salita al
                convento di dZongkhul, la «fortezza sul
                burrone» (sec. 11°) (2h-5h, km 18). Il
                monastero racchiude due grotte nelle quali
                meditò Naropa. I monaci kagyupa vi custodiscono
                un gran numero di oggetti sacri appartenuti ai
                grandi «maestri della pratica» (tib.: drupchen)
                della loro setta e nella biblioteca sono
                racchiusi importanti testi religiosi fra i quali
                si trovano trattati agiografici dei santi ed
                anche i canti di meditazione composti dagli
                anacoreti in un lungo arco di secoli. Alcune
                cappelle a monte del monastero: piccolo stupa di
                cristallo ed avorio antico che racchiude il
                bastone da pellegrino di Naropa. | 
            
                |  | Continua la strada per Padum | 
            
                | 000 | Villaggio di con il
                monastero di Sani (Sani Khar),
                unico dello Zangskhar ad essere stato costruito
                su un pianoro. Fondato nell11° secolo in
                un luogo consacrato dalla presenza di
                PadmaSàmbhava e da quella successiva di Naropa,
                è la «fortezza della terra dei due (maestri)»
                ed attualmente vi dimorano circa una cinquantina
                di monaci kagyu pa. Dukang, volta sorretta
                da sedici colonne di legno, ospita volumi del
                Tangyur, tre grandi immagini di Sakyamuni e
                Maitreya. I dipinti sulle pareti riproducono da
                un lato i sedici Arhat e dallaltro le
                immagini di Vajrasattva e Vajradara. Nella
                cappella retrostante volumi del Kanyuur, due
                grandi immagini di Sakyamuni e Vairocana e otto
                Bodhisattva. Nel cortile chorten Kanika,
                attribuito ai missionari del re kushianide
                Kanishka. Nellala nord si trovano due
                antichi templi: Gamshot Lhakang dove
                avrebbe imorato Padma Sàmbhava per ben cinque
                anni. Al centro una statuadell santo in
                meditazione affiancato da nicchie con dodici
                bodhisattva. In una vetrina vi sono Mahakala e
                Mahakali ed alle pareti le divinità tantriche
                nelle loro forme terrificanti guardano i fedeli. Naropa
                Lhakang con una statua-reliquiario del
                maestro. | 
            
                | 000 | Padum (dPaldum
                o dPalgtum) (km 6) che appare distesa sotto una
                collinetta. In alto un antico tempio sorge presso
                i ruderi di Zangs mKhar «la fortezza di rame»:
                questa cittadella, famosa per la cupola di rame
                dorato del suo grande chorten, ora distrutto, ha
                dato nome allintera regione. Padum ha
                subito negli ultimi anni una sconvolgente
                espansione urbanistica che ha ormai completamente
                travisato i lineamenti del villaggio originale.
                Il governo ha costruito una miriade di edifici
                amministrativi fra caserme, stazione radio,
                ufficio turistico, magazzini, alcuni lodge e la
                nuova moschea. Le case originarie si trovano
                sotto il castello. Quasi metà degli abitanti di
                Padum è di razza indoariana e di origine balti o
                lahula; numerosi sono anche i Kashmiri che hanno
                aperto ristoranti e agenzie di trekking. Padum è
                un punto di appoggio per chi compie la traversata
                da Manali a Lamayuru, è possibile acquistare
                viveri e combustibile, anche se in quantità
                limitate. Con lapertura del regolare
                servizio di autobus da Kargil, si possono
                visitare tutta la piana ed i vicini monasteri
                avendo Padum come punto di partenza. |