Ho snobbato "il paziente inglese" ed 
			ogni articolo sul Gilf el Kebir fino a quando, preparando l'ennesimo 
			viaggio in Acacus, ho inciampato in un riferimento alla "caverna dei 
			nuotatori": "La grotta - descrive un post su un forum - 
			è danneggiata, le pitture staccate". Qualcuno avanza anche il dubbio 
			che la roccia non si sia sgretola ma che mercanti d'arte stiano depredando 
			l'incustodito patrimonio...
			
			Per questo ho deciso di partire, prima 
			che i barbari distruggano anche la grotta El Mistikawi-Foggini.
					
					Il
					Silica Glass e il 
					"deserto bianco", sono là che ci aspettano ai limiti sud-orientali del 
					Gran Mare di Sabbia. I confini che tranciano con angoli 
					netti il Sahara pongono questi luoghi in territorio egiziano 
					nell'area attorno all'altopiano di Gilf el Kebir. Un "non luogo" 
					che entusiasmerà anche i veterani del Sahara.
					
					Non resta che partire...
					 
					Sessanta anni più tardi gli 
					specialisti della Nasa, confrontando le fotografie prese dal 
					satellite del Gilf Kebir con quelle di Marte, diranno che 
					nella terra non esiste nessun altro luogo come queste alture 
					battute dal vento, ricoperte di sabbia rossa e scavate dai 
					canyon, che rassomigli di più all'orrida superficie del 
					pianeta.
					Stefano Malatesta