il sito di marco vasta

lento pede ambulabis

Naar Phu con AnM e Marco Vasta

10 - 26 novembre 2017

La mia proposta ] [ Chi c'è stato... ] Redazionale AnM ] Le tappe ] Mappe varie ] Satellitare ] Leggere il Nepal ] Documenti ] Marco in Nepal ] Un articolo ]

 

Il trekking è semplicemente fantastico, ci si inoltra nelle valli segrete di Naar e di Phu, su sentieri poco frequentati, con paesaggi spettacolari, sempre circondati da ghiacciai e dalle alte cime della catena dell’Annapurna. Il sentiero è punteggiato da bellissimi chorten di colore ocra e da bandiere delle preghiere che volano in questo deserto di alta quota. Oltre Naar e Phu, sono molto belli anche gli altri villaggi con case costruite in pietra, e vi è la possibilità di star a stretto contatto con le persone, la loro cultura di chiara influenza tibetana, ed il modo di vivere di queste popolazioni molto ospitali.

M.S.Novembre 2016

 

La valle di Naar e Phu è una regione aperta ai trekkers nel 2002 tra l’Annapurna e il Tibet che combina alte vette, ghiacciai, villaggi remoti, cultura tibetana, canyon strettissimi, foreste, yak e gompa. Il viaggio è stupendo, montagne che sovrastano le valli, paesi dal sapore autentico e misterioso, popolazione che vive serenamente il proprio isolamento conservando tradizioni antiche.

L.R. Novembre 2015

 

Un trek davvero splendido per la natura, i panorami, la gente, i villaggi in una regione del Nepal ancora isolata e poco attraversata dai grandi flussi turistici. Il viaggio si divide sostanzialmente in due parti: la prima settimana di cammino è dedicata...

Se non si attraversa il Mesokanto La, è inoltre possibile effettuare tutto il trek dormendo sempre in lodge ed evitare quindi di portare tenda e attrezzatura da campeggio dall’Italia: questo rende più semplice la logistica - e la vita dei portatori - in particolare nelle valli di Nar e Phu dove la ricettività è per ora estremamente limitata. Le valli di Nar e Phu, cosí come il Tilicho, rischiano di diventare presto parte del circuito più battuto.

L.S. Maggio 2014

 

... Una cavalcata fantastica su uno dei percorsi più belli del Nepal.

Nonostante la prossimità a itinerari molto noti e di facile approccio logistico, questo trek si svolge su un percorso ancora poco conosciuto e poco frequentato. Infatti per buona parte si svolge nelle valli di Phu e Naar, isolate, splendide, ancora poco turistiche, anche se vi sono segnali di cambiamento in tal senso. Ad esempio parecchi sono i lodge in costruzione, segno evidente che stanno investendo sull’incremento del turismo da trekking. Questo è dovuto al fatto che sono valli autentiche e bellissime, ma anche perchè sta continuando la costruzione della strada carrabile, lungo il percorso dell’Annapurna Trek e ciò spinge i trekkers a cercare nuovi percorsi da percorrere nel silenzio e tranquillità, senza dover cedere il passo agli automezzi fuoristrada coi loro rumori, scarichi e polveroni.

Questo nuovo trek nelle valli dei villaggi di Naar e Phu, una regione aperta ai trekkers nel 2002 tra l’Annapurna e il Tibet che combina alte vette, ghiacciai, villaggi remoti, cultura tibetana, canyon strettissimi, foreste, yak e gompa. Da Katmandù in jeep sino a Chamchye, poi l’itinerario percorre in piccola parte il più famoso Annapurna Trail per staccarsi a Koto, percorrere un lungo canyon e salire in direzione nord tra il Kang Garu e il Pisang Peak, verso il Tibet che dista due giorni di cammino da Phu. Con un giorno di sosta a Phu mediante una lunga camminata è possibile arrivare al campo base dell’Himlung Himal e rientro.

Attorno a Phu sono ancora presenti vestigia fortilizie storiche, erette dai guerrieri Khampa, provenienti dal Tibet orientale, insediatisi in questo luogo all’indomani dell’invasione cinese del Tibet nel 1959. I villaggi di Phu e Naar sono due autentiche perle, architettura e cultura tibetana, circondati da grandi terrazzamenti coltivati ad orzo, allevamenti di yak, cavalli, mucche, pecore, spettacolari gompa, chorten e murimani sulle alture circostanti. Un giorno di sosta, almeno a Naar, è una esperienza appagante, da non perdere. Qui si coltiva essenzialmente l’orzo che viene raccolto e messo ad essiccare sui tetti piani delle case, fine ottobre è il momento della battitura. Il villaggio vi partecipa in forma comunitaria, ognuno arriva con le gerle piene di spighe, vengono disposte a terra su una apposita piazzola in terra battuta piana e liscia, dopodichè la squadra dei battitori, ca 12-14 uomini in due linee da 6-7 contrapposte, in modo ritmico, alternato, sincronizzato battono le spighe con una pertica in cima alla quale c’è legata una placca rettangolare. Terminata la battitura intervengono le donne, raccolgono il prodotto e con uso di grandi cesti procedono alla setacciatura, i chicchi cadono al suolo mentre la pula e le impurità vengono portate via dal vento, che qui non manca quasi mai. Tutto il villaggio partecipa e questa fase dura circa 8-10 giorni e prosegue non stop giorno e notte, solo nei momenti in cui il vento è troppo forte si fermano, perché disperderebbero anche i chicchi d’orzo. Dalla valle di Naar il passo Kangla 5300 mt , con viste spettacolari sui Chulu Peaks proprio di fronte e sull’Annapurna verso sudovest, ci immette nel vallone che scende nuovamente nella valle Marsyangdi, poco prima di Manang, ove transita l’Annapurna trail.

B.F. Novembre 2012

Visitatori in linea: 1786

1320  persone hanno letto questa pagina