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HIMALAYA E DINTORNI - News letter di Marco Vasta

MAGGIO 2005

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In questa edizione:

- "La relazione di Desideri fra storia locale e vicende internazionali" un saggio di Enzo Gualtiero Bargiacchi.
- Un errore madornale
- Nuovo libro di Marco Aime
- Rencontres Sahariennes 2005
- Un augurio di buon Vesak (Saka Dawa) a chi lo festeggia
- Viaggio in Zanskar alla Lamdon Model High School in occasione del festival di Sani.

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- La relazione di Desideri fra storia locale e vicende internazionali
UN SAGGIO DI ENZO GUALTIERO BARGIACCHI

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Presentato a Palazzo Mattei in Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana, il saggio di Enzo Gualtiero Bargiacchi ricostruisce, con estrema cura ed attenzione, la tortuosa vicenda connessa alla scoperta ed alla pubblicazione della relazione che il gesuita pistoiese Ippolito Desideri scrisse al ritorno dal suo avventuroso ed eccezionale viaggio in Tibet. Bargiacchi ci introduce all'approccio di Desideri nei confronti dell' "altro da sé", un approccio estremamente moderno, quello che partendo dal rispetto di usi e costumi della religione buddhista meglio riesce a gettare un ponte fra mondi all'apparenza così diversi e lontani.
Desideri fu il primo tibetologo europeo. Si servì della sua lucida intelligenza per comprendere l’ambiente kashmiro, ladakho e tibetano, rilevandone caratteristiche e condizioni della gente, animali e paesaggio, costumi e religioni, arti, ricchezze, magnificenze dei principi, ma anche la miseria o l’estrema ignoranza dei lama stessi attorno alla propria teologia.
Ed è proprio sugli aspetti teologici, sulla comprensione od incomprensione che Desideri ebbe del Vajrayana, che ci auguriamo possa nel prossimo futuro continuare e svilupparsi un prossimo saggio di Bargiacchi.

Il saggio occupa 103 pagine della edizione (2) dicembre 2003 di "Storia locale" semestrale in Pistoia, Piazzetta San Pietro 5, 51100. tel 0573 358559. Vi sono ancora copie in vendita.

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UN ERRORE MADORNALE

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Ed è proprio leggendo l'accurato saggio di Balgiacchi che ho rilevato un errore madornale (ai miei occhi) compiuto nel preparare la scheda su Desideri nella guida al Ladakh. La lettura, forse frettolosa, del manoscritto di Desideri ( http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaNews.asp?id=928 ). mi aveva lasciato la convinzione che il lago Manasorovar non fosse stato descritto anche se era ovvio che vi fosse passato accanto nel travagliato percorso fra Leh e Lhasa. Scorrendo le note di Bargiacchi ho rimediato a questa mia lacuna (grave in quanto riportata nella guida ed in qualche articolo).
"... appresso a quelle genti superstiziose, in molta venerazione," ... "e perciò vi concorrono talvolta in pellegrinaggio e con molta divozione fanno il giro di tutto il lago, stimando di riportare copiose indulgenze ed in certo modo di dire ricavarne molti particolari giubilei..." ed ho provveduto a segnalare la correzione nell'apposita pagina a disposizione dei lettori: http://www.marcovasta.net/libreria/vendita_diretta/cedola27.asp

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NUOVO LIBRO DI MARCO AIME

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C'è un modo di viaggiare, sempre più diffuso, amato e praticato da molti lettori di questa lettera periodica, che non è fuga, non è ricerca di emozioni preconfezionate, non è esotismo usa-e-getta, non è raccogliere montagne di fotografie. Che è riscoperta dei sensi e della corporeità, piacere di sudare, di rabbrividire, di rimanere abbagliati dalla luce o di sentire ovunque la sabbia sulla pelle, di ascoltare i suoni e i rumori che fanno di ogni luogo un luogo diverso da tutti gli altri. Dopo il fortunato "Eccessi di culture", saggio di antropologia pubblicato nel 2004 da Einaudi, Marco Aime, antropologo e viaggiatore, torna ai suoi fedeli lettori, fra i quali mi annovero, con una antologia di racconti che spaziano dalla Scozia al Marocco, dall’Ecuador a Jaipur.
In "Sensi di viaggio, Il piacere di girare il mondo" Marco racconta paesaggi, persone, atmosfere, sensazioni, emozioni: parla di sé, e parla di noi, umanità in viaggio. Ed è come sempre una lettura piacevole: "La tua ombra cambia forma in viaggio, si ingobbisce su una duna, si spezzetta nel sole dietro a una grata, si frantuma sui sassi, vibra dal finestrino di un treno, si irrigidisce, lunga, nel tedio di una pianura coperta di brina. Danza su un telo mosso dal vento, si impenna contro una roccia, dando, talvolta, al tuo profilo angoli bizzarri. Vedendo la tua ombra cambiare, ti accorgi che muovendoti non rimani mai uguale."
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaNews.asp?id=1631

Ho viaggiato con Aime più di vent'anni fa. Ricordo il caldo e le donne in chador che si immergevano al lido di Karachi, una notte trascorsa dormendo nel salone bagagli dell'aeroporto di Rawalpindi, il caldo afoso di Peshawar mentre assieme cercavamo un volo per Chitral, la grande traversata verso Gilgit alloggiando in scuole e caserme di polizia. Emozioni che ancor oggi uniscono in vincoli d'amicizia quel gruppone di viaggiatori, precursori di turismo in Pakistan.

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BUON SAKA DAWA

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Il 23 maggio, gli amici dello Zanskar festeggeranno, come tutta la comunità buddhista mondiale, Saka Dawa, più conosciuto in Italia come Vesak.
II Vesak, la più importante festività buddhista, ricorda nascita, illuminazione e paranirvana di Buddha Shakyamuni: un momento ideale per riflettere sulla pace interiore che è il più solido fondamento per la pace nel mondo.
Per il festeggiamento del Vesak 2005, l'UBI, Unione Buddhista Italiana ha scelto la città di Napoli: si tratta di un’occasione per dare visibilità alle varie realtà Buddhiste dell’Italia meridionale. Inoltre Napoli ospita una nutrita comunità del Sud-Est asiatico (Sri Lanka e Thailandia) e quindi questo evento rappresenta anche l’incontro tra buddhisti italiani e buddhisti di paesi orientali.
Il clou della manifestazioni si terrà nelle giornate di Sabato 28 e Domenica 29 Maggio, ma il programma prevede una serie di attività per tutta la settimana precedente.
Un augurio agli amici praticanti ed ha quanti parteciperanno alla manifestazione nazionale il cui programma si trova alla pagina http://www.buddhismo.it/vesak.htm
Un augurio particolare agli amici di Avventure nel Mondo in questo momento impegnati a raggiungere a piedi dal Nepal la base del monte Kailash, un itinerario impegnativo non per la fatica ma per il sicuro incontro con i posti "daziari" che i maoisti pongono lungo il percorso.

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RENCONTRES SAHARIENNES

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Pomeriggio primaverile afoso e piovoso, adatto per rifugiarsi sulle poltrone di velluto nella sala proiezioni nel palazzo Unesco a Parigi. Sono in corso i "Rencontres saharienens", promossi da A360, con una sezione film accanto ad esposizioni di immagini.
Dei fotografi in mostra, conoscevo solo Jean-Marc Durou, http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaNews.asp?id=1597 (in realtà il libro mi aveva interessato solo perché il testo era curato da Théodore Monod). Storico-documentaristiche le immagini bianco e nero di François-Edmond Fortier che nel gennaio 1906 giunge a Tombouctou, primo fotografo ad aprire un laboratorio nella "città santa". Pure curioso l'uso dei "cervi volanti" per riprende ai giorni nostri il quartiere di Sankorè (pure a Tombouctou) da parte di Serge Negre.
Ma ciò che mi ha particolaramente colpito è stato il documentario di Jean-Dominique Lajoux, girato in Cinemascope fra il 1960-62 nel Tassili n’ Ajjer. 12 minuti in una città fantastica con disegni ed incisioni, fra guglie e pinnacoli, scoperta e documentata in quegli anni dalla spedizione di Henri Lhote.
In sala l'autore ha risposto alle domande, tutte centrate sull'uso del flash ed al sistema allora in uso di bagnare i dipinti per meglio fotografarli. Scandalo fra i presenti, ma il saccheggio e la distruzione di molte opere preistoriche del Sahara è partito prorpio da chi ha compiuto i primi rilievi (e gli italiani non sono privi di colpe, basti leggere : http://www.marcovasta.net/libia/libia_Matendush1.asp ).
Chi fosse interessato al catalogo lo trova ancora in linea alla pagina: http://www.a360.org/rencontresA360/booklet.pdf ovviamente all'interno del sito http://www.a360.org

[Sul catalogo vi è la fotografia di Lajoux giovane mentre fotografa i dipinti rupestri, e durante il dibattito il mio occhio andava da questa immagine all'autore nel pieno dei suoi settant'anni: dipinti millenari, caducità umana]

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VIAGGIO IN ZANSKAR ALLA NOSTRA SCUOLA

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Segnalo un viaggio in Zanskar, in occasione del festival in onore di Naropa al monastero di Sani. Il viaggio permette di visitare la Lamdon Model High School, finanaziata da molti destinatari di questo notiziario. Il viaggio è basato su un programma collaudato da numerosi gruppi (nel 2000 vi aveva partecipato anche la mia figlia minore allora di otto anni http://www.marcovasta.net/articoli/asia/20.asp ). Naropa è sepolto a Sani e la festa annuale è rimasta una delle poche feste "intatte" del Ladakh. Pochi turisti e grande partecipazione popolare. L'organizzazione tecnica è di Viaggi - Avventure nel Mondo ed il viaggio è coordinato da Wilma Burdizzo, socia di AaZ onlus (info http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/viaggi/schedeviaggi/2810.php). Il gruppo consegnerà alla scuola vario materiale fra cui il terzo generatore.
Maria Bambina Pagani, socia e sponsor di Aiuto allo Zanskar, al suo terzo trekking in Ladakh, coordinerà l'impegnativa camminata da Padum a Lamayuru (vedi scheda trek alla pagina http://www.marcovasta.net/ladakh/502_Padum_Lamayuru.html ), uno dei più belli dell'Himalaya, faticoso per i passi in quota, che offre la possibilità di raggiungere l'isolato monastero di Lingshed ed attraversare valli dalla fantastica morfologia.
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/viaggi/schedeviaggi/7530.php