Padre Matteo Ricci L'Europa alla corte dei Ming
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Editeur - Casa editrice |
Mazzotta |
Asia
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Città - Town - Ville |
Milano | ||||||||||||||||
Anno - Date de Parution |
2003 | ||||||||||||||||
Pagine - Pages | 168 | ||||||||||||||||
Lingua - language - langue | italiano | ||||||||||||||||
Curatore |
Mignini Filippo | ||||||||||||||||
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Padre Matteo Ricci
Se in Italia non lo conoscono in molti, a Pechino la sua tomba è venerata ancora oggi, dopo quattro secoli dalla sua morte. Se la Cina dei Ming si avvicinò a Matteo Ricci lo si deve a lui. Noto come Li Madou, si fece bonzo per convertire l'imperatore al cristianesimo. Il gesuita introdusse nella corte la geometria euclidea e preparò cinque edizioni diverse di carte geografiche universali. Unica rarità il mappapondo, in otto rotoli in lingua mandarina e mancese, oltre all'astrolabio agli orologi e ai kesi, arazzi che abbelivano le case dei cinesi.
Recensione in altra lingua (English): |
| catalogo della mostra Padre Matteo Ricci - L'Europa alla Corte dei Ming | |||||||||||||
Recensione in lingua italiana | |||||||||||||||||
Forse ancor oggi padre Matteo Ricci è l'italiano più popolare in Cina, di sicuro è uno dei pochi che ha cercato di capire davvero la cultura e la società di quel Paese, in un'epoca in cui l'Asia e l'America erano semplici territori di conquista coloniale. E questa triplice mostra, che gli dedica la sua città natale (approderà poi a Roma), a cura di Filippo Mignini, ripercorre l'avventura del gesuita, che come dice il titolo, riuscì a portare l'"Europa alla Corte dei Ming" ed ebbe l'onore di essere sepolto a Pechino. | |||||||||||||||||
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