La ragazza che leggeva il francese
Dopo aver terminato gli studi superiori, Wei Wei viene mandata a lavorare in campagna per essere "rieducata" con il lavoro manuale. Nel cuore ha un solo desiderio però: quello di diventare medico. A causa della sospensione del concorso nazionale per l'iscrizione all'università Wei Wei può solo sperare in un miracolo per poter coronare il suo sogno. Finché un giorno il destino le gioca uno strano scherzo: viene selezionata per studiare il francese. La Cina ha bisogno di lei per una missione nell'Africa francofona. Non ha altra scelta: deve dedicarsi al francese e abbandonare l'idea di diventare medico. Col tempo, tuttavia, Wei Wei si innamora di questa lingua così diversa e affascinante, che di fatto scopre clandestinamente nella sua interezza perché il regime impone letture tradotte e rivedute da cinesi. Dalle pagine di questo romanzo emerge pian piano una sorta di originale dialogo tra due lingue che descrive, con allegria e leggerezza, le differenze e a volte le inaspettate similitudini di mentalità di due paesi così lontani. La storia di Wei Wei è anche una storia di amore e di emancipazione.
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