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Ande patagoniche

Viaggi di esplorazione alla cordigliera patagonica australe

De Agostini Alberto M.


Editeur - Casa editrice

CDA & VIVALDA

America del Sud
Argentina
Patagonia


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

1999

Pagine - Pages

352

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Licheni

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Ande patagoniche. Viaggi di esplorazione alla cordigliera patagonica australe
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Ande patagoniche. Viaggi di esplorazione alla cordigliera patagonica australe

Ande patagoniche Ande patagoniche  

De Agostini è un esploratore atipico, come succede con buona frequenza nelle vicende dell’alpinismo e dell’esplorazione, egli appartiene alla categoria di quei dilettanti, come il disegnatore Whymper o il giornalista Stanley, che hanno lasciato un segno nella Storia. I suoi scritti e le sue fotografie hanno rivelato agli alpinisti l’arditezza delle linee del Fitz Roy, del Cerro Torre e tutto un mondo di cime e di ghiacciai, sino a quel momento avvolto in una vaga indeterminatezza.
Pochi ricordano come il Fitz Roy ed il Cerro Torre siano balzati sulla scena dell’alpinismo internazionale grazie alle fotografie ed alle descrizioni di De Agostini raccolte in questo suo libro che rimane, sotto ogni aspetto, una pietra miliare nella storia dell’esplorazione delle montagne patagoniche. La prima edizione, Andes Patagonicas - Viajes de exploration a la Cordillera pagagonica austral, uscì a Buenos Aires nel 1941, quando in Europa infuriava la Seconda Guerra Mondiale e De Agostini era ancora impegnato nell’esplorazione della zona più settentrionale della catena, quella in cui si trova il Monte San Lorenzo.
La prima e più completa edizione italiana, quella in cui il sacerdote salesiano riassume i trent’anni di attività passati fra le cime della Cordigliera, vede la luce a Milano nelle edizioni del fratello, Giovanni De Agostini nel 1949 ed è ormai una preziosità da bibliofili. Sono le pagine in cui narra delle fatiche patite e degli affascinanti stupori che gli ha riservato la sua passione esplorativa, quando ogni valle offriva ai suoi occhi stupiti nuove meraviglie ed ogni crinale superato rivelava visioni straordinarie, quando la sua inseparabile macchina fotografica era continuamente al lavoro.

 



Recensione in lingua italiana

scheda di Bonino, P. L'Indice del 2000, n. 04

Padre Alberto Maria De Agostini, classe 1884, salesiano. La figura smilza e allampanata con la tonaca svolazzante e il basco in testa armeggia con la macchina fotografica sul lungo treppiede in bilico sulle rocce e con lo sfondo del Fitz Roy. Questa copertina costituisce un invito curioso e allettante. Non aspettiamoci un libro di resoconto di imprese alpinistiche. È piuttosto un buon diario di esplorazioni nelle "Terre di Magellano", in particolare la zona della Cordigliera delle Ande Patagoniche, tra Cile e Argentina. Le prime esplorazioni avvengono via mare nel 1916 e '17. Poi nel 1928 e '29 ancora navigazione lungo i fiordi della costa cilena. Nel 1930 e '31 prima vera spedizione esplorativa e alpinistica nel gruppo del Fitz Roy e traversata dello Hielo Continental, il grande ghiacciaio patagonico. Seguono, per tutto il periodo degli anni trenta, escursioni con guide fatte venire dall'Europa e anche ricognizioni aeree. La zona esplorata è immensa. Le basi di partenza sono spesso le numerose estancias per l'allevamento di bovini e ovini. Le ultime imprese sono del 1943 e '44, nella zona più settentrionale della Cordigliera Patagonica australe: più precisamente il gruppo del Monte San Lorenzo, la cima più alta della zona. Il ibro costituisce una versione parziale dell'opera pubblicata in spagnolo da De Agostini nel 1943.


Biografia

Alberto Maria De Agostini
Perché un giovane ventiseienne, appena ordinato sacerdote ed inviato, nel 1910, all’altro capo del mondo con un preciso compito istituzionale, sente l’irrefrenabile impulso di affiancare alla missione spirituale un’avventura altrettanto totalizzante legata alla terra, alla montagna ed alla scienza?
De Agostini è figlio della montagna biellese, ma questa prima risposta va integrata dalla sua riconosciuta devozione per don Bosco e dalla conoscenza dei famosi sogni ove il Santo torinese racconta di aver visto la catena delle Ande, e boschi, laghi, fiumi maestosi, e ricchezze incomparabili che attendono di essere scoperte. Con queste premesse, per il giovane salesiano le terre scoperte da Magellano appaiono, sin da quel primo approdo, come un chiaro progetto per la vita.
L’attività esplorativa di De Agostini si rivolge inizialmente alla Terra del Fuoco, da cui trarrà, nel 1923, il primo dei suoi grandi libri di viaggio e di esplorazione: I miei viaggi nella Terra del Fuoco. I suoi contatti con le Ande Patagoniche risalgono all’estate australe del 1916, ma è a partire dal 1928 che si dedicherà con assiduità e tenacia alla scoperta ed all’illustrazione di queste straordinarie montagne.