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letteratura di viaggio

15/05/2024 13:56:44

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Il tao del viaggiatore

Quando la saggezza viene dalla strada

Theroux Paul


Editeur - Casa editrice

Dalai Editore

Mondo




Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

2012

Pagine - Pages

345

Titolo originale

The Tao of Travel: Enlightenments from Lives on the Road

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Fuoriserie

Traduttore

Giuliani G.


Il tao del viaggiatore Il tao del viaggiatore  

Paul Theroux festeggia cinquant'anni passati sulle strade di tutto il mondo con una raccolta di scritti sul tema del viaggio tratti dai libri su cui si è formato come lettore e come viaggiatore. Operazione commerciale o necessità di comunicare ancora qualcosa? Theroux narra la sua educazione sentimentale (non è il viaggio un amore più profondo di ogni sentimento?...) attraverso la letteratura di viaggio che lo ha portato alla "illuminazione" (in italiano tradotta con saggezza). Interessante anche il confronto fra le scelte delle due copertine, quella originale inglese con sapore di voyagés d'antàn con la locimotiva che si inerpica ricordandoci i primi libri di Theroux e la copertina italiana che porta un tacquino forrse più legate, nel nostro immaginario di lettori italiani, ai gai appunti su moleskine di Chatwin.

Le voci di Vladimir Nabokov, Samuel Johnson, Evelyn Waugh, Charles Dickens, Mark Twain, Bruce Chatwin, Ernest Hemingway, Graham Greene e molti altri si intrecciano a quella dello stesso Theroux su argomenti come la scelta dei compagni di viaggio, il piacere del muoversi in treno, l'adattabilità dell'uomo ai cibi sconosciuti e la perversa attrazione nei confronti dei luoghi inospitali. I brani scelti da Theroux sono una vera e propria storia del viaggio attraverso la letteratura e una conferma della semplice ma inconfutabile verità enunciata da Jack Kerouac: "La strada è vita".

 


Recensione in altra lingua (English):

A philosophical guidebook and collection of insights celebrating the joy of travel, chosen by eminent travel writer Paul Theroux.

Preface: The Importance of Elsewhere vii
1 Travel in Brief 1
2 The Navel of the World 23
3 The Pleasures of Railways 26
Travel Wisdom of Henry Fielding 39
4 Murphy's Rules of Travel 41
5 Travelers on Their Own Books 47
6 How Long Did the Traveler Spend Traveling? 55
Travel Wisdom of Samuel Johnson 75
7 The Things That They Carried 78
8 Fears, Neuroses, and Other Conditions 85
9 Travelers Who Never Went Alone 93
Travel Wisdom of Sir Francis Galton 105
10 Travel as an Ordeal 108
11 English Travelers on Escaping England 117
12 When You're Strange 121
Travel Wisdom of Robert Louis Stevenson 127
13 It Is Solved by Walking 130
14 Travel Feats 147
15 Staying Home 158
Travel Wisdom of Freya Stark 167
16 Imaginary Journeys 171
17 Everything Is Edible Somewhere 181
18 Rosenblum's Rules of Reporting 198
Travel Wisdom of Claude Levi-Strauss 201
19 Perverse Pleasures of the Inhospitable 203
20 Imaginary People 210
21 Writers and the Places They Never Visited 215
Travel Wisdom of Evelyn Waugh 231
22 Travelers' Bliss 234
23 Classics of a Sense of Place 238
24 Evocative Name, Disappointing Place 256
Travel Wisdom of Paul Bowles 259
25 Dangerous, Happy, Alluring 262
26 Five Travel Epiphanies 271
27 The Essential Tao of Travel 275
Afterword 277
Acknowledgments 283
Index of People and Places 284



Biografia

Paul Theroux (Medford, Massachusetts 1941) scrittore statunitense. Dopo gli studi viaggiò in Italia e in seguito in Africa. Qui prestò la sua opera all'interno del Corpo dei volontari della pace in una scuola del Malawi (da cui fu espulso per supposta "attività sovversiva") e insegnò presso un'università ugandese. A Kampala conobbe V.S. Naipaul, la cui visione del mondo, che mescola pessimismo a comicità, esercitò una notevole influenza sul giovane Theroux. Dopo il romanzo d'esordio (Waldo, 1968), scrisse, tra le altre opere, Jungle Lovers (1971), rievocazione delle sue esperienze nel Malawi. In Gran Bretagna, dove risiedette stabilmente per diciassette anni, lavorò a opere molto apprezzate, tra le quali narrazioni di viaggio spesso incentrate su percorsi in treno (The Great Railway Bazaar: by Train through Asia, 1975) e il romanzo Mosquito Coast, da cui fu tratto nel 1986 l'omonimo e fortunato film diretto da Peter Weir e interpretato da Harrison Ford. Attualmente Theroux vive tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, e questa doppia esistenza è al centro del romanzo-confessione My Secret Life.

’At the Villa Moro’: un’avventura siciliana di Paul Theroux
di Silvestro Livolsi, 2 settembre 2004

Paul Theroux è nato nel 1941 negli Stati Uniti ed è internazionalmente conosciuto come uno scrittore instancabile e raffinato di romanzi, diari e cronache di viaggio dai luoghi più diversi per storia e cultura (Singapore, la Patagonia, Honolulu e tantissimi altri). In Italia delle sue opere sono state pubblicate: Ultimi giorni a Hong Kong, Il Gallo di Ferro, O-Zone, Hotel Honolulu. Di recente per l’editrice Baldini e Castoldi è uscito l’ultimo libro di Theroux ’L’infermiera Wolf e il dottor Sacks’: una storia ambientata a New York con protagonisti personaggi veri, tra i quali il celebre medico e scrittore Oliver Sacks e che ha fatto riscuotere per l’autore una rinnovata attenzione di pubblico e di critica in Italia. Italia, nella quale ha più volte soggiornato, in passato, e che riecheggia in alcuni suoi scritti. Uno di questi, poco conosciuto ma decisamente interessante e curioso è quello pubblicato nell’autunno del 2001, sulla rivista inglese di narrativa Granta, nel numero 75, dal titolo ’At the villa Moro’. Il romanziere americano, su Granta, racconta di un’avventura siciliana, di quando, ventenne, nel 1962, soggiornò a Taormina alla ricerca dei luoghi descritti da Lawrence in ’Snake’ e in particolare della fascinosa residenza di quel meraviglioso luogo, Villa Moro. Giunto con pochi soldi, con pochi abiti, insomma con scarsi mezzi per rimanere a lungo a Taormina e soprattutto per abitare la Villa che può solo limitarsi ad ammirare esternamente, Theroux fa però un incontro, seduto ad un tavolino di un bar, con una coppia di tedeschi, un tale Haroun che accompagna una sua amica, la contessa Grafin, che sarà per lui particolarmente proficuo. Stabilitasi un’immediata amicizia tra i tre, dopo aver perlustrato assieme Taormina, Thoreox si trova un giorno ad accompagnare in macchina la contessa Grafin, desiderosa di andare a vedere uno splendido uliveto situato tra Caltanissetta e Sperlinga. Durante il viaggio, in prossimità di Troina, la macchina si ferma per un guasto. E, proprio nella suggestiva atmosfera di solitudine e deserto che il paesaggio intorno a Troina suscita, Theroux inizia a concepire un suo piano fatto di bugie e seduzioni per raggiungere il suo scopo: villeggiare a Villa Moro. Riesce a riparare la macchina, dopo gli inutili e vani tentativi dell’autista, il siciliano Fulvio; riporta a Taormina la contessa Grifin, finge di abitare già a Villa Moro, vi si reca assieme a lei, le dichiara il suo amore, diventa suo amante: rimane così due settimane in quella Villa con Grifin e l’amico tedesco che vi si trasferisce e paga regolarmente il conto del vitto e dell’alloggio (con i soldi della contessa); fin quando, fa i bagagli e sparisce, senza lasciare tracce, ritornando in America. In conclusione, Theroux, dopo quarant’anni, ripensa a quell’episodio e deduce che il segreto del suo successo di scrittore è legato a quell’esperienza vissuta in Sicilia, quando l’abilità di raccontare storie gli si rivelò e gli servì a realizzare un suo sogno: dimorare laddove già era stato Lawrence, ma anche, gli servì a capire che narrare è ’ornare’ e variare una sola e propria storia in tanti diversi e successivi racconti, nel suo caso proprio quella storia vissuta tra la calda e pullulante Taormina e la solitaria e montagnosa Troina.

Consulta anche: Sito ufficiale di Paul Theroux
Consulta anche: ’At the Villa Moro’: un’avventura siciliana di Paul Theroux da Girodivite