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lento pede ambulabis

Pamir Orientale Trek

28 luglio - 18 agosto 2018

con Marco Vasta ed Avventure nel mondo lungo la Via della Seta sul "tetto del mondo", tra natura e popoli dell’Asia Centrale in Tajikistan, sull'altopiano del Pamir

"Se non sali la montagna, non potrai ammirare il paesaggio" Paolo Neruda

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Pamir Alay

Kirghisi ] Osh - Ош ]

Valle dell’Alay Алайская Долина

La valle si estende per circa 180 km in direzione est-ovest con un'altitudine compresa tra i 2500 ed i 3500 metri e un'ampiezza di 40; è compresa tra le montagne Alaj a nord e la catena del Trans-Alaj a sud, al confine con il Tagikistan, dove si trova altresì il picco Ibn Sina.

Questa estrema propaggine meridionale del Kirghizistan è terreno esclusivo degli appassionati di trekking e di alpinismo; è infatti costituito da gran parte degli Alay del Pamir, una frastagliata catena montuosa lunga 500 km che si estende da Samarcanda fino allo Xinjiang ed è in larga parte coperta di ghiacciai. La catena è attraversata proprio al centro dal limaccioso fiume Kyzyl-Suu (conosciuto come Surkhob più a valle in Tagikistan -  i due nomi significano ‘acqua rossa’ rispettivamente in kirghiso e in tagiko) che forma la Valle dell’Alay, che si sviluppa per 60 km e rappresenta il cuore del versante kirghiso del Pamir.

La via d’accesso dal versante kirghiso è la A372 proveniente da Osh, che attraversa Sary Tash e valica il Passo Taldyk (3615 m).

Un viaggio nella regione dell’Alay non è una scampagnata. Il traffico è molto scarso sulle strade principali e la disponibilità di provviste limitata, persino in estate. Da ottobre a maggio, poi, la A372 è spesso chiusa per neve, e anche in estate si possono verificare nevicate e temporali improvvisi. I mesi più adatti per il trekking sono luglio e agosto.

Sary Tash

Sary Tash sorge in una posizione vantaggiosa all’altezza del punto in cui convergono tre diverse strade, e costituisce un luogo di sosta ideale per quanti sono in viaggio tra Murgab (Tagikistan) e Osh o tra Kashgar (Cina) e Osh. La città è anche una delle tappe più importanti per i trafficanti di oppio e hashish che provengono dall’Afghanistan e passano dal Tagikistan.

A causa del clima rigido, l’agricoltura non è particolarmente sviluppata, di conseguenza la maggior parte degli uomini lavora alla frontiera o si occupa dell’allevamento degli animali. Il mercoledì si svolge un piccolo mercato.

Sary Moghul

Il polveroso villaggio di Sary Moghul, 30 km a ovest di Sary Tash, offre la possibilità di ammirare le più belle vedute del Pik Lenin di tutta la vallata. Fino al 2004, l’intero villaggio e i circostanti 37.000 ettari di terreni coltivabili erano concessi in affitto al Tagikistan.

Pik Lenin e Achik Tash

Il picco Lenin (kirg.: Ленин Чокусу, russo: Пик Ленина; tagico: қуллаи Ленин, ribattezzato picco Ibn Sina , kirg.: қуллаи Абӯалӣ ибни Сино a luglio 2006) è una delle più alte vette del Pamir: tocca i 7134 metri. Si trova al confine tra la regione di Oš in Kirghizistan e la provincia autonoma del Gorno-Badakhshan in Tagikistan, ed è la seconda più alta vetta dei due paesi dopo il picco Ismail Samani (7.495 m). Fa parte della catena del Trans-Alaj.

Scoperto nel 1871 dall'esploratore russo Fedčenko, fu inizialmente chiamato monte Kaufmann in onore dell'allora governatore del Turkestan, Konstantin Petrovič von Kaufmann. Nel 1928 venne ribattezzato picco Lenin in onore di Lenin.

Nel luglio del 2006 si è tentato di cambiare nuovamente il nome in Picco dell'Indipendenza (in tagico Qullai Istiqlol), ma con poco successo: il nome è stato riconosciuto dai mass media russi, ma le fonti presidenziali tagiche lo indicano come Picco Ibn Sina (o picco Avicenna). Un altro nome che indica la vetta è Kuh-i-Garmo, ma picco Lenin resta il nome più diffuso.

Il Pik Lenin è famoso per essere uno dei 7000 m più accessibili al mondo. È la cima più alta degli Alay del Pamir e sorge esattamente sul confine kirghiso-tagiko. I crinali e i versanti ammantati di neve di questa montagna non presentano difficoltà tecniche particolari per gli scalatori e sono molte le salite che superano le Rocce Lipkin, così chiamate dopo che un pilota vi si andò a schiantare con il suo aeroplano riuscendo poi ad andarsene a piedi.

I disturbi legati all’altitudine e le valanghe costituiscono i principali pericoli: nel 1991, una valanga scatenata da un terremoto spazzò via Camp II sulla via di avvicinamento di Razdelnaya, uccidendo 43 scalatori. Ancora oggi rimane il disastro di maggiori proporzioni che si sia mai verificato nel mondo dell’alpinismo.

Sui prati di Achik Tash (3600 m), 30 km a sud di Sary Moghul, l’IMC Pamir e la maggior parte delle agenzie specializzate in trekking citate più indietro gestiscono campi base per le ascensioni al Pik Lenin e programmi ricreativi estivi. Per raggiungerli dovrete prendere accordi con una di queste agenzie.

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