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Ultima modifica: 12/01/2024 17:09:59

Se sarete invitati a mangiare in una casa privata avrete un’ottima opportunità di vedere da vicino le tradizioni e le usanze locali e di gustare la cucina casalinga. Non aspettatevi un pasto veloce, perché assai probabilmente il vostro padrone di casa prenderà quest’occasione molto sul serio. Gli uzbeki, per esempio, usano dire: mehmon otanda ulugh, che significa ‘l’ospite è più importante del proprio padre’.

È fondamentale presentarsi con un dono: qualcosa da condividere a tavola (della frutta acquistata al mercato, per esempio) andrà benissimo. Meglio ancora un regalo per i figli o per i genitori dei padroni di casa, preferibilmente portato dal vostro paese (dolci, cartoline, spillette, un libro fotografico). Estrarre il proprio cibo dalla borsa oppure offrire un contributo in denaro per le gentilezze ricevute può essere molto umiliante per chi vi ospita (anche se alcuni viaggiatori che alloggiavano presso famiglie molto povere hanno donato una piccola somma in contanti al figlio più grande dicendo che era ‘per le caramelle’). Non sorprendetevi se non verrete rin- graziati: i doni sono considerati più una dimostrazione della grazia di Dio che della vostra generosità.

Dato che a un certo punto dovrete mangiare con le mani, vi sarà offerta dell’acqua per lavarvi. Asciugate le mani nell’asciugamano che vi verrà fornito, perché scuoterle in aria è considerato scortese.

Aspettate che vi indichino il vostro posto; gli ospiti di riguardo spesso vengono fatti sedere al lato opposto rispetto alla porta nelle famiglie kirghise o kazake (perché non siano disturbati dal via vai e anche perché è il posto più caldo della yurta).

Gli uomini (e le ospiti straniere) talvolta mangiano separatamente dalle donne e dai bambini della famiglia.

Il pasto inizia spesso con una preghiera mormorata, seguita dal tè. Il padrone di casa spezza il pane e lo distribuisce; seguono poi noccioline o dolci per ‘stuzzicare l’appetito’, e a questo punto hanno inizio anche le trattative di affari o le chiacchiere.

In genere durante il pasto tutti si servono da soli. I cibi vengono presentati, e spesso anche mangiati, direttamente nei piatti di portata comuni, con le mani o con grandi cucchiai.

 Ricordate di mangiare, offrire e accettare cibo sempre con la mano destra e mai con la sinistra. Adattatevi al ritmo degli altri commensali,

 perché se mangerete troppo lentamente qualcuno vi chiederà se state male o se siete scontento, ma se mangiate troppo in fretta il vostro piatto verrà subito riempito nuovamente. Complimentatevi con il cuoco, fatelo subito e spesso, altrimenti il padrone di casa si preoccuperà.

Per tradizione, gli ospiti importanti sono onorati con il sacrificio di una pecora. In queste occasioni agli invitati vengono offerte le parti migliori, come gli occhi, il cervello e la carne della guancia destra dell’animale.

Cercate di assicurarvi che la vostra presenza non sia causa di uno sforzo economico eccessivo per il padrone di casa, o per lo meno lasciate i bocconi più prelibati agli altri.

Se in famiglia si bevono pochi alcolici, il pasto terminerà com’è iniziato, con un tè e con una preghiera.

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