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Vai all'indicePhuktal (ཕུག་དལ་དགོན།)(tratto dalla sesta edizione 2015)
Da Purni il sentiero segue la riva sinistra dello Tsarap Lingti Chu (o Lunak o Choshirok Nallah) addentrandosi nella gola che il fiume ha scavato fra i depositi alluvionali. Il sentiero è abbastanza largo per essere percorso con una motocicletta e prossimamente verrà allargato ed asfaltato. Un nuovo ponte porta sulla riva destra. Saliamo ancora fino allo spiazzo di Chatsal Gang (prima vista) costellato da decine di chorten ed, in alto, lo sguardo scopre con sorpresa il monastero di Phuktal incastrato nella bastionata rocciosa come un alveare (m. 3.980 km 8, 2h). Le bianche case ospitano le celle dei monaci e gli edifici comunitari spiccano nella roccia dell’ampia caverna attorno al nucleo originario fondato da Gangsem Sherab bZangpo che, nel 15° secolo, fu inviato a predicare il Vajrayana in questa sperduta provincia. I monaci gelug-pa registrati nel monastero sono ufficialmente una ottantina e per vivere si sono sparsi nei gompa minori dei vicini villaggi. Una libreria, tre grandi cappelle ed una più piccola, le cucine, le stanze dell’abate ed il sepolcro del fondatore sono disposti su un complesso di terrazze che sovrastano la stretta vallata ed il villaggio situato sull’altra sponda. Il tempio più importante è situato sulla terrazza superiore e la sala di culto è ricavata nella parte più interna della grotta. Da una fessura sgorga una vena d’acqua, considerata sacra e miracolosa, e la caverna dà nome al monastero: Phug Tag (brag), la grotta nella parete. Una lapide commemora Alessandro Csoma de Xoros, l’avventuriero ungherese che soggiornò nel monastero. Ritorniamo con il sentiero fino a Purni (2h-4h).
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