Ghadames

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A 650 km da Tripoli, verso sud est, sorge la cittadina-oasi di Ghadhames, nei pressi del confine con la Tunisia e con l'Algeria. Se passate poco tempo in Libia e volete vedere un tradizionale insediamento del deserto, Ghadhames è il posto più indicato. Famosa per la sua tipica architettura, la città si è guadagnata negli anni Cinquanta il soprannome di «perla del deserto», quando è diventata la destinazione preferita della gente della capitale. Da allora si è sviluppata la città nuova intorno al vecchio centro, i cui tenebrosi vicoli coperti, che si snodano tra case di fango e mattoni imbiancate a calce, hanno perso molta dell'antica vivacità. La città vecchia è un vero labirinto, illuminato qua e là dalla luce che riesce a filtrare dall'alto e nelle piazzette - peculiarità di questa zona del Sahara. Il centro può essere comodamente percorso a piedi, ma portatevi una torcia per girare meglio. Vicino alla porta occidentale della città vecchia si trova il Museo della Casa, antica abitazione di un mercante che contiene ancora i mobili e le decorazioni originali.

Ghadames è un’antichissima stazione carovaniera sull’asse nord sud: da qui transitavano merci, animali e soprattutto schiavi, come ancora testimonia la mescolanza di caratteri somatici arabi, berberi e africani dei suoi abitanti. È possibile visitare il museo nel vecchio forte italiano con una piccola collezione etnografica e archeologica, ma soprattutto è importante dedicare alcune ore all’affascinante città vecchia, dalle case d’argilla imbiancata a calce, le une addossate alle altre, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, perché rappresentativa di un’architettura tradizionale perfettamente adattata all’ambiente difficile e rimasta miracolosamente intatta. Gli abitanti, che ora vivono nella città nuova ed anonima, fatta costruire negli anni ‘70 da Gheddafi, soprattutto d’estate ritornano nelle vecchie case, vi tengono qualche animale, coltivano gli orti e raccolgono i datteri.

Per la visita non occorre una guida, anche se sarebbe consigliabile per non perdersi nel dedalo di vicoli e di corridoi coperti, per capire il complesso sistema di distribuzione della preziosa acqua e visitare le piazze del mercato, le moschee e entrare in una casa tradizionale, con le stanze luccicanti di specchi e decori, in contrasto con il buio dei vicoli.

Nella piazza i Mulberry si teneva il mercato degli schiavi - molti degli attuali residenti discendono da schiavi; nei dintorni vedrete la Moschea D'jmaa al-Kabir, sul cui minareto si può salire per ammirare il panorama della città.

A 15 km da Ghadhames sorgono alcune rovine romane, non particolarmente spettacolari, sulla 'Collina degli spettri', la Ras al-Ghoul (i ghoul sono figure mitologiche demoniache che divorerebbero i cadaveri). A parte le rovine, la collina merita una visita per il panorama spettacolare sul deserto e per il lago molto frequentato durante i fine settimana.

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Architettura

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il museo
antica caserma italiana

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Hotel Waha

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Casa museo

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Strada coperta

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moschea

 

 

 

 

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