Numero di utenti collegati: 7353

libri, guide,
letteratura di viaggio

09/11/2024 07:12:36

benvenuto nella libreria on-line di

.:: e-Commerce by Marco Vasta, solidarietà con l'Himàlaya :::.

La spada e la seta

Salzman Mark


Editeur - Casa editrice

Neri Pozza

Asia
Estremo Oriente
Cina


Città - Town - Ville

Vicenza

Anno - Date de Parution

2002

Pagine - Pages

215

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Le tavole d'oro


La spada e la seta La spada e la seta  

Biondo, occhi azzurri, grande appassionato di kung fu, Mark Salzman arriva in Cina negli anni Ottanta e viene accolto come una specie di fenomeno: un occidentale che parla cinese, che ogni mattina alle cinque si allena in cortile, fa domande impertinenti e tiene lezioni di inglese assolutamente informali. Con la sua comunicativa e la sua diversità, Salzman diventa amico di tutti, soprattutto di Pan Qingfu, 'Pugno di ferro', famoso maestro di arti marziali e vero eroe culturale cinese, che lo prende come allievo. Protetto dal suo maestro Salzman riesce ad accedere a luoghi e persone irraggiungibili per un occidentale e a darci un ritratto unico della Cina attuale, sospesa tra smanie di modernizzazione e assoluto rispetto per la tradizione.

 


Recensione in altra lingua (English):

Mark Salzman è nato nel Connecticut e ha studiato arti marziali, pittura e calligrafia cinese. Ha insegnato inglese alla Facoltà di Medicina di Changsha, nella provincia dello Hunan. Tra le sue opere: Lying Awake, bestseller negli Stati Uniti, Lost in Place e The Laughing Sutra.



Recensione in lingua italiana

Le prime righe

La partenza

L'arrivo

Per una ragione o per l'altra, Canton mi ha sempre portato sfortuna. Nell'agosto del 1984, mentre lasciavo la Cina dopo aver trascorso due anni nella provincia dello Hunan, rimasi bloccato per mezza giornata alla stazione ferroviaria di Canton perché portavo con me una valigia di cuoio lunga due metri. La valigia conteneva cinque spade, quattro sciabole, un bastone lungo, un'alabarda, due spade uncinate, alcuni coltelli e una frusta a nove sezioni d'acciaio. Avevo le ricevute, le fotografie e una cartelletta piena di lettere dell'Ufficio per gli Affari esteri, con cui potevo dimostrare che parte delle armi mi erano state regalate dai miei maestri e parte le avevo comprate nei negozi locali, che nessuna era un pezzo d'antiquariato e che avevo regolarmente studiato arti marziali con un famosissimo maestro dello Hunan; ma i funzionari non si lasciarono sfuggire l'occasione di giocare al loro gioco preferito, quello del Regolamento