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Le fonti del sacro nell'arte africana

Faiknzuyi Clementine


Editeur - Casa editrice

CSAM

Africa
Africa Centrale
Congo


Anno - Date de Parution

2006

Pagine - Pages

72

Titolo originale

La Puissance du sacré : L'Homme, la Nature et l'Art en Afrique noire

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Centro Saveriano Missionario

Traduttore

Lino Ballarin ; Emilio Iurman

Prefazione

Jean-Leonard Touadi

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La Puissance du sacré : L'Homme, la Nature et l'Art en Afrique noire

Le fonti del sacro nell'arte africana Le fonti del sacro nell'arte africana  

Per valorizzare la collezione africana e per rendere ancora più interessante ed istruttiva la visita al Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma è uscita una pubblicazione che, ci sembra, non abbia riscontri nella pubblicistica italiana dedicata all’arte africana. Il libro è intitolato “Fonti del sacro nell’arte africana” ed è illustrato con molte foto dei pezzi africani presenti in Museo.
Il testo, estremamente interessante e documentato, è dovuto alla competenza di una grande esperta del simbolismo e del sacro nell’arte africana: la Prof.ssa Clémentine M. Faïk Nzuji, docente di linguistica, letterature orali e culture africane all’Università Cattolica di Louvain (Belgio).

Trent'anni fa in Brescia le persone di colore si contavano su due mani. Erano quasi tutti studenti all'Istituto agrario Pastori. Oggi che la xenofobia è spesso la risposta più appariscente che questa città offre all'esterno e sui quotidiani, è stato sorprendentemente piacevole trovare l'aula dell'Università cattolica a Brescia affollatissima di giovani per ascoltare M.me Faïk-Nzuji.
Nell'incontro successivo con il sindaco, il prof. Corsini ha ricordato come la città si entusiasmi e molto faccia per Brescia in Africa, ma poco faccia per l'Africa a Brescia.
Ma quei giovani han portato una speranza...

 

Consulta anche: Depliant di presentazione del libro PDF colori

Recensione in altra lingua (Français):

Dans le continent noir, le symbole et le sacré forment un couple inséparable. Ce jeune garçon ewe de la régions des plateaux, au Togo, a le visage peint de kaolin, en signe de deuil. Son corps porte les marques de la mort parce qu'il lui faut, comme son cœur, subir et extérioriser la douleur de la séparation. L'ouvrage de Clémentine Faïk-Nzuji, dont est issu cet exemple, couvre les rites et coutumes d'une cinquantaine de peuples de l'Afrique noire francophone et anglophone. Il s'attache à recenser et détailler les trois sources ou supports principaux des symboles : l'homme dans son corps et dans ses gestes, y compris les signes les plus spectaculaires que sont les scarifications ; la nature, dans tous ses éléments, les animaux, les plantes, les pays et les astres ; et les produits manufacturés. Pris par le style très personnel de l'auteur, linguiste et professeur de littératures orales et de cultures africaines, mais aussi poète et conteur, le lecteur explore peu à peu l'univers étonnant et jusqu'ici peu étudié des symbolismes graphiques, clé de la compréhension de l'homo religiosus africain, en communion parfaite avec l'homme universel.


Recensione in lingua italiana

Nei cataloghi dei musei di arte africana, gli oggetti etnografici sono presentati, prevalentemente, per il loro aspetto formale ed estetico, a scapito della funzione che essi svolgevano nell’ambiente che li produceva. Pur senza sminuirne il valore estetico, questo libro si propone di collocare queste creazioni artistiche nel contesto naturale nel quale furono prodotte, contesto essenzialmente socio-religioso.
Lo scopo di questo studio è quello di guidare tutti coloro che sono desiderosi di scoprire l’arte africana e di comprenderla.
Il libro si compone di due parti:
• uno studio di 72 pagine sull’origine sacrale degli oggetti dell’arte africana, che risponde ad una domanda di senso:
Questi oggetti come sono stati pensati nel loro ambiente naturale? Perché sono stati fatti? Chi ha dato loro un significato e quale è?
•30 schede didattiche, che presentano, ciascuna, a partire da un tema, un oggetto od una categoria di oggetti, dei quali si presenta il contesto d’uso e la funzione che svolgono nelle società e culture di origine.
Il testo è riccamente illustrato:
• con oltre cento oggetti che provengono dalla collezione di arte centroafricana del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico dei Missionari Saveriani di Parma;
• con fotografie etnografiche che mostrano gli oggetti nel loro ambiente naturale di produzione e uso;
• con splendidi testi poetici che danno un’idea veridica del contesto di origine degli oggetti;
• con numerosi simboli grafici, che si trovano riprodotti, sugli oggetti come sul corpo umano, a testimonianza della origine sacra degli oggetti di arte africana.
Scritto da Clémentine M. Faïk-Nzuji, nata nella Repubblica Democratica del Congo, insegnante all’Università Cattolica di Louvain in Belgio e tra i massimi esperti mondiali di linguistica bantu, di semantica delle letterature orali, di simbologia, di tatuaggi e scarificazioni nelle società africane.
Presentazione di Jean-Leonard Touadi, nativo della Repubblica Democratica del Congo, Laurea in Filosofia e Master in Giornalismo e Comunicazioni di massa, Assessore del Comune di Roma alle politiche Giovani e Università.


Biografia

Faiknzuyi Clementine

La Prof.ssa Clémentine M. Faïk Nzuji è docente di linguistica, letterature orali e culture africane all’Università Cattolica di Louvain (Belgio).

Clémentine Madiya Faïk-Nzuji est née à Tshofa (Zaïre) le 21 janvier 1944. Docteur d'Etat es Lettres et Sciences humaines (études africaines) de l'Université de Paris III, Sorbonne nouvelle, elle a enseigné les littératures orales et la stylistique africaine d'abord à l'Université de Niamey (Niger) de 1978 à 1980. Depuis 1981, elle enseigne la linguistique, les littératures orales et les cultures africaines à l'Université catholique de Louvain (Belgique). Elle dirige le centre international des langues, littératures et traditions d'Afrique au service du développement (Ciltade) qu'elle a fondé en 1986 et au sein duquel elle poursuit ses recherches dans les domaines de la linguistique bantu y compris l'anthroponymie et la sémantique, des littératures orales, de la symbologie, des tatouages et scarifications, qui font l'objet de très nombreuses publications scientifiques. Son œuvre d'écrivain lui a valu le premier prix de poésie au concours littéraire " Président L.S. Senghor " (Zaïre, 1969). Elle a aussi été lauréate au concours de nouvelles langues africaines de l'Afrique centrale

Clémentine Faïk Nzuji was born in the Congo on January 21, 1944. She holds a doctorate in African studies from the University of Paris. She headed and helped found the International Centre for African Languages, Literatures and Traditions in favour of Development (CILTADE). She has made important contributions in the study of Bantu linguistics and oral literature. She is also an award winning author of short stories and poetry.

Nzuji is married and is the mother of five children.

Consulta anche: Depliant di presentazione del libro PDF colori