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La Stella Polare nel mare Artico

Savoia Luigi Amedeo di; Cagni Umberto


Editeur - Casa editrice

Ulrico Hoepli

Europa
Artico
Svalbard


Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

1903

Pagine - Pages

440

Lingua - language - langue

italiano

Ristampa - Réédition - Reprint

2004 Effemme Le pagine del mare


La Stella Polare nel mare Artico La Stella Polare nel mare Artico  

25 aprile 1900, quattro uomini stremati dalla marcia sul pack arrivano quasi al Polo Nord: alla spedizione italiana, condotta dal Duca degli Abruzzi, la sua conquista è mancata per un soffio. Nel suo diario e in quello del suo secondo, il Comandante Cagni, il resoconto di un'avventura vissuta con l'incredibile determinazione caratteristica dei grandi esploratori e navigatori dell'Ottocento.
Pubblicato nel 1903, ecco la ristampa di una grande avventura italiana: la sfida per la conquista del Polo Nord condotta da Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi. Forgiato dalla dura disciplina in Marina e appassionato esploratore, il Duca sognava di regalare al suo paese la gloria di una impresa fallita da molti altri: preparò perciò la spedizione assieme con il Comandante Umberto Cagni, valente e determinato ufficiale della Marina, già suo coraggioso compagno in altre spedizioni. Basandosi sui risultati, anche drammatici, delle esperienze di esploratori che avevano tentato prima di lui, e soprattutto su quella guidata da Nansen, allestì la nave del navigatore norvegese ribattezzandola Stella Polare portando con sé diciannove uomini d’equipaggio, italiani e norvegesi, viveri per quattro anni, strumenti, cani e attrezzature.
Il 25 aprile 1900 il Comandante Cagni, due guide e un marinaio, stremati della marcia sul pack e dal freddo, toccano la più alta latitudine mai raggiunta da un essere umano: 86° 31’ N. Oltre non si può procedere, l’obiettivo finale non è stato raggiunto, ma alla spedizione va comunque il merito di esservisi avvicinata tanto come mai nessuno prima aveva fatto.
Il resoconto di questa straordinaria avventura è riferito, quasi ora per ora, nel diario del Duca e in quello del Comandante, documenti eccezionali che testimoniano forza di volontà e coraggio non comuni, uniti all’incredibile passione caratteristica dei grandi esploratori dell’ottocento.