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10/10/2024 10:57:41

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Kazakhstan

Un tempo, uno spazio, un destino. I 550 anni del khanato

Visintainer Ermanno


Editeur - Casa editrice

Centro Studi Vox Populi

Asia
Asia Centrale
Kazakistan


Anno - Date de Parution

2015

Pagine - Pages

192

Titolo originale

Kazakhstan. Un tempo, uno spazio, un destino. I 550 anni del khanato

Lingua originale

Lingua - language - langue

Italiano

Prefazione

Franco Cardini

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Kazakhstan. Un tempo, uno spazio, un destino. I 550 anni del khanato

Kazakhstan Kazakhstan  

Originariamente i kazaki formavano un'unica Orda con le tribù uzbeche sotto la leadership di Abulkhayr Khan discendente di Genghis Khan, attraverso il primogenito Jui. Tuttavia i due condottieri, Kerey e Janibek, discendenti, a loro volta, di Urus Khan e del Sovrano Mongolo, decisero di separarsi da Abulkhayr Khan, dando inizio alle dinastie kazake. Il saggio indaga l'origine stessa della parola Kazakhstan, sviscerandone il concetto e la sua evoluzione storica, in un contesto legato soprattutto alla ricorrenza del 550° anniversario.

 



Recensione in lingua italiana

Il Kazakhstan, nell’arco di pochissimi anni, e’ passato dal rango dei Paesi semi sconosciuti a quello di protagonista sulla scena mondiale. Un cambiamento radicale di prospettiva che ha imposto non solo agli studiosi ma anche al grande pubblico la necessità di approfondire la conoscenza di questo grande Paese. Grande non solo per estensione geografica, ma per la storia e la cultura. Per questo diventa di fondamentale importanza il libro “Kazakhstan: un tempo, uno spazio, un destino. I 550 anni del Khanato“. Scritto dal trentino Ermanno Visintainer e pubblicato dal Nodo di Gordio con le prefazioni di Franco Cardini e Riccardo Migliori. Visintainer, presidente del Centro studi Vox Populi, è tra l’altro professore onorario dell’Universita’ di Almaty, in Kazakhstan.

E nella capitale kazaka, Astana, e’ stato invitato a presentare la sua opera proprio in occasione dei festeggiamenti per celebrare i 550 anni del Khanato. D’altronde il volume edito dal Nodo di Gordio rappresenta la prima organica storia, in lingua italiana, delle origini e delle vicende successive del Kazakhstan. A partire dalla fondazione del Khanato, nel 1465, ad opera di Kerey Khan e Janibek Khan. Una storia non solo importante e interessante, ma anche affascinante. Visintainer affronta ogni aspetto, dalle guerre alla cultura, dalla psicologia alle prospettive future di un Paese diventato protagonista sotto la guida dell’attuale presidente Nursultan Nazarbayev.

Vero erede di una storia che, di fatto, risale a Genghis Khan. E che è destinata a diventare sempre più importante, in considerazione della crescita del Kazakhstan, il “Paese Eterno” nella concezione del presidente Nazarbayev. Un Paese che, spiega Visintainer, potrebbe anche cambiare il proprio nome nei prossimi anni. E il libro affronta anche gli aspetti linguistici, ideologici, cosmologici. Un Paese che riscopre le sue radici profonde per guardare al futuro con prospettive nuove, con un ruolo fondamentale nello scenario geopolitico. Con la consapevolezza di rappresentare uno snodo determinante nei rapporti tra Asia ed Europa, tra culture e religioni diverse, tra i Paesi emergenti e quelli “emersi”. Offrendo al mondo intero proposte vincenti sul fronte economico, ambientale, energetico. Visintainer, nel suo libro, affronta tutto questo, con grande erudizione, con approfondimenti, con annotazioni che, in Italia, mancavano completamente.

Prefazioni del Prof. Franco Cardini (Direttore Editoriale de “Il Nodo di Gordio”) e Riccardo Migliori (Presidente emerito dell’Assemblea parlamentare dell’Osce)