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19/04/2024 23:01:21

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Storia dell'India

Keay John


Editeur - Casa editrice

Newton & Compton

 

  Asia
India
India


Città - Town - Ville

Roma

Anno - Date de Parution

2001

Pagine - Pages

589

Titolo originale

The Spice Route: A History (John Murray 2005)

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Traduttore

Francesca Ricci

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India, A History

Storia dell'India Storia dell'India  

La grande civiltà urbana dell’Indo è stata preceduta da un periodo di cultura di villaggio. Il primo villaggio ad essere scoperto, nel 1929, fu Amri in Sind (ora Pakistan).
È impossibile dire quanto tempo sia occorso affinché la cultura dei villaggi raggiungesse il livello di civiltà urbana, sviluppando in modo adeguato l’approvvigionamento di grano ed orzo delle città nonché sviluppando quelle capacità necessarie per un salto, in quei tempi prodigioso, nel giro di un breve periodo, forse cinquecento anni, forse di più.
Cinquemila anni di storia raccontati non solo attraverso i documenti scritti, ma anche facendo parlare i monumenti, i dipinti, gli oggetti d'arte, i templi, i palazzi, di cui le ricerche più moderne hanno decifrato funzioni e significati simbolici. Ne risulta un racconto epico, dal taglio agile, dallo stile narrativo che avvince anche quando analizza nei dettagli aspetti economici, culturali e sociali.
L'India può vantare una storia tra le più antiche e ricche del mondo. Eppure la maggior parte dei libri che vogliono raccontarla esordiscono denunciando la penuria delle fonti disponibili. "Non possediamo alcun testo storico anteriore al XIII secolo", lamentava negli anni Cinquanta il professor R. C. Majumdar.
Considerando il fatto che la civiltà indiana aveva a quell'epoca già quattromila anni, ne consegue che una grossa parte della sua storia non è attestata da documenti scritti. E ciò per secoli ha reso problematica la ricostruzione degli eventi passati. Per fortuna la situazione è assai migliorata nell'ultimo mezzo secolo.
Le ricerche basate su nuove tecniche e sull'approccio interdisciplinare hanno portato contributi insperati, colmando gradualmente i vuoti della documentazione.
Questo volume traccia oggi una storia a tutto tondo di questo immenso subcontinente che comprende, oltre all'India moderna, anche il Pakistan e il Bangladesh.
L'autore ripercorre le vicende delle diverse culture, da quelle preislamiche alla conquista inglese, che si sono fuse attraverso i secoli, non sempre in modo indolore, in un grande e variegato caleidoscopio di razze e di lingue.

 


Recensione in altra lingua (English):

The history of what is now India stretches back thousands of years, further than that of nearly any other region on earth. Yet, observes historian John Keay, most historical work on India concentrates on the period after the arrival of Europeans, with predictable biases, distortions, and misapprehensions. One, for example, is the tendency to locate the source of social conflict in India's many religions--to which Keay retorts, "Historically, it was Europe, not India, which consistently made religion grounds for war."
Taking the longest possible view, Keay surveys what is both provable and invented in the historical record. His narrative begins in 3000 B.C., with the complex, and little-understood, Harappan period, a time of state formation and the development of agriculture and trade networks. This period coincides with the arrival of Indo-European invaders, the so-called Aryans, whose name, of course, has been put to bad use at many points since. Keay traces the growth of subsequent states and kingdoms throughout antiquity and the medieval period, suggesting that the lack of unified government made the job of the European conquerors somewhat easier--but by no means inevitable. He continues to the modern day, his narrative ending with Indian-Pakistani conflicts in 1998.

Fluently told and well documented, Keay's narrative history is of much value to students and general readers with an interest in India's past and present.


Book Description
John Keay's India: A History is a probing and provocative chronicle of five thousand years of South Asian history, from the first Harrapan settlements on the banks of the Indus River to the recent nuclear-arms race. In a tour de force of narrative history, Keay blends together insights from a variety of scholarly fields and weaves them together to chart the evolution of the rich tapestry of cultures, religions, and peoples that makes up the modern nations of Pakistan, India, and Bangladesh. Authoritative and eminently readable, India: A History is a compelling epic portrait of one of the world's oldest and most richly diverse civilizations.



Biografia

Nato nel 1941 nel Devon, in Inghilterra, John Keay ha studiato all'Ampleforth College di York e al Magdalen College di Oxford, dove è stato demy (studioso) di Storia moderna. I suoi tutor includevano lo storico AJP Taylor e il drammaturgo Alan Bennet. Ha visitato l'India per la prima volta nel 1965 e da allora è tornato lì circa ogni due anni. Dopo un breve periodo come corrispondente politico (The Economist), ha collaborato alla revisione dell'ultima edizione del Manuale di John Murray per India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka (1975) e ha scritto Into India, il suo primo libro.
Seguirono una serie di opere acclamate e continuano. Il tascabile del suo The Honorable Company è stato ristampato una dozzina di volte e India: A History è uscito in una nuova edizione ampliata (è la terza) nel 2022. Anche China: A History, "squisitamente scritto" (Observer), è diventato un classico. I Discendenti della Mezzanotte, Il Turbante Tartan e ora l'Himalaya aprono nuovi orizzonti.
Nel 2009 la Royal Society for Asian Affairs ha assegnato a Keay la medaglia commemorativa di Sir Percy Sykes per il suo contributo letterario agli studi asiatici, e il Royal Literary Fund lo ha nominato membro di una borsa di studio letteraria presso l'Università di Dundee e poi (2013) presso il Royal Conservatoire of Scozia. Ha tenuto conferenze per il British Council in tutta l'India e il Pakistan e ha spesso accompagnato gruppi di turisti nel sud e nel sud-est asiatico. Nel 2009 gli è stato conferito un dottorato di ricerca dall'Università delle Highlands e delle Isole.
Era sposato con l'autrice Julia Keay (deceduta nel 2011) e ha quattro figli. Si è risposato nel 2014 con Amanda Douglas; vivono in parte ad Argyll, in parte a Edimburgo. John non è legato ad alcuna facoltà accademica e per il suo reddito conta principalmente sugli incassi derivanti da royalties e diritti generati dai suoi libri.

Consulta anche: John Keay - Official Web Site