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Laozi. Genesi del «Daodjing»

Testo cinese a fronte


Editeur - Casa editrice

Einaudi

Asia
Estremo Oriente
Cina


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

2004

Pagine - Pages

253

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Biblioteca Einaudi

Curatore

Andreini A.


Laozi. Genesi del «Daodjing» Laozi. Genesi del «Daodjing»  

Perché tanto interesse per un libro che supera appena le cinquemila parole? Ebbene, il Laozi (Vecchio Maestro), secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni, è una delle opere più importanti prodotte dall'umanità, vantando quasi un migliaio di commentari e una letteratura critica sconfinata. La sua influenza in Cina, in Asia Orientale e in Occidente è stata, ed è ancor oggi, immensa. Nonostante la brevità, il Laozi ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo del pensiero e della cultura cinesi ed è considerato da sempre il testo canonico del Daoismo. Noto a più come Daodejing (Classico della Via e della Virtù o Classico della Via e della sua Potenza), questa gemma assoluta della letteratura di tutti i tempi si libra in una lingua asciutta e parca, che tuttavia esplode con una potenza evocativa senza pari, fino ad accarezzare le profondità abissali dell'origine del cosmo e illuminare d'incanto l'arcano assoluto, il Dao, "la Via" (il principio eterno e ineffabile che regola l'intero cosmo e da cui traggono origine il mondo e le creature tutte), che si manifesta nel mondo nella forma di De, "Virtù" o "Potenza".
Ma perché aggiungere un'ulteriore traduzione alle numerose già esistenti? Almeno per due motivi. Appare oggi chiaro come il Laozi appartenga a un genere letterario specifico, definibile poesia sapienziale daoista, e la presente traduzione rispetta finalmente il tono aulico e la struttura poetica che caratterizzano l'opera.
Inoltre grazie a una serie di fortunati ritrovamenti archeologici, il Laozi si trova oggi al centro di una fervida attività di studio e di rilettura della sua genesi testuale e dottrinale. I codici manoscritti di Mawangdui (200 circa a.C.) e di Guodian (300 circa a.C.) riportati recentemente alla luce aprono nuove prospettive nello studio di quest'opera, presentandoci il Laozi nella sua fase "embrionale", in una forma "fluida" e "viva", ben diversa da quella finora conosciuta. Ciò conferma che il Laozi, così come tramandato per oltre due millenni, rappresenta il risultato di un lungo processo di elaborazione e sintesi che ebbe inizio nel IV, forse V secolo a.C., condotto da generazioni di cultori delle "tecniche del Dao". La presente traduzione è stata condotta tenendo conto di queste nuove, fondamentali acquisizioni.

 



Recensione in lingua italiana

Il "Laozi" (Vecchio Maestro), secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni, è una delle opere più importanti prodotte dall'umanità, vantando quasi un migliaio di commentari e una letteratura critica sconfinata. La sua influenza in Cina, in Asia Orientale e in Occidente è stata, ed è ancora oggi, immensa.


Biografia

Matthiessen Peter
Figlio di un architetto, pubblicò il suo primo racconto durante gli studi presso l'Università di Yale. Dopo la laurea si trasferì in Francia dove fondò, assieme all'amico George Plimpton, la rivista The Paris Review. Nel 1974 è stato chiamato a far parte dell'Accademia Americana di Arti e Lettere.
Ha pubblicato, nel corso di quasi cinquant'anni, più di venti libri. Fra i suoi libri più apprezzati ci sono Giocando nei campi del Signore (At Play in the Fields of the Lord) (1965), un thriller morale che parla dei missionari in Sud America e che divenne un film con lo stesso titolo; e Uccidere Mister Watson (Killing Mister Watson) (1991), la prima parte di una trilogia su un leggendario fuorilegge della Florida.
Ha scritto anche romanzi storici. In the Spirit of Crazy Horse (1983) analizza il conflitto a fuoco, avvenuto nel 1975, fra l'FBI e i Nativi Americani vicino a Wounded Knee. Sono stati però i romanzi di viaggio che lo hanno fatto conoscere come perfetto sostenitore della natura. Nel racconto di viaggio Il leopardo delle nevi (The Snow Leopard) (1978), vincitore del National Book Award, Matthiessen racconta le sue ricerche delle creature in pericolo di estinzione e del raggiungimento della gratificazione spirituale. Ha raccontato anche i suoi viaggi attraverso l'Africa e l'Antartide in African Silences (1991) e End of the Earth (2003), mentre con The Birds of Heaven (2001) ha promosso la protezione delle gru e, più in generale, dell'ecosistema del pianeta.
Matthiessen fu un praticante della filosofia Zen e più tardi divenne monaco buddhista. Viveva a Sagaponack,nello Stato di New York. dove è deceduto nel 2014 all'età di 86 anni a causa di una leucemia.