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15/05/2024 01:42:42

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Volti d'Oriente

Bissi Vitaliano


Editeur - Casa editrice

Baldini Castoldi Dalai

Asia
Estremo Oriente
Nepal


Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

2001

Pagine - Pages

118

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Fotografia come linguaggio


Volti d'Oriente Volti d'Oriente  

L'autore di questo interessantissimo portfolio, Vitaliano Bissi, è innanzitutto un viaggiatore, un appassionato viaggiatore; le sue fotografie, ben lungi dall'essere frutto di una specifica ricerca artistica, sono piuttosto attenti appunti di viaggio per immagini.

In un'epoca in cui si è perso il gusto della scoperta, i quattro angoli del mondo sono invasi da orde di turisti "tutto compreso" o da ridicoli Indiana Jones incapaci di recarsi in un villaggio alle Maldive senza un completo kit di sopravivenza.
Bissi, attraverso i suoi ritratti, sembra voler recuperare tutto ciò che dovrebbe essere alla base di ogni incontro con realtà diverse: curiosità, desiderio di conoscenza, scoperta dell'altro, scambio, in un'unica parola, amore.
Non a caso i soggetti preferiti dall'autore sono i vecchi e i bambini.

Nonostante la bellezza dei luoghi visitati (in questa raccolta di fotografie si attraversano Cina, Tibet, India, Nepal, Indovina e altri posti incantati) l'occhio del fotografo, dopo aver indugiato sulle perfette millenarie architetture, finisce sempre col rivolgersi al soggetto più bello ed interessante che esista: l'essere umano. E nel fa ciò, Bissi adopera tutto il garbo e la discrezione di cui è capace.

Il sorriso o il broncio di un bambino, il volto fiero e incuriosito di un vecchio, solcato dalle rughe del tempo, sembrano sporgersi dal bordo della diapositiva come voler giungere a noi scavalcando, come fosse un davanzale, il limite spazio temporale creatosi al momento dello scatto. O forse è il contrario. Osservando le immagini, è a noi che viene voglia di tuffarci in quelle esplosioni di colore, lasciandoci alle spalle il nostro ricco, tecnologico, obeso mondo oramai irreversibilmente in bianco e nero. Bei tempi in cui, crogiolandoci in uno dei tanti luoghi comuni che ci riguardano, ci beavamo di essere popolo di santi, poeti e navigatori!

Bissi, per quanto io lo conosca, santo non è, e la poesia l'ho scoperta solo recentemente nelle sue fotografie. Di sicuro è un moderno navigatore, avido di conoscenza e abbastanza sgamato ( da Vasco de Gama) da aver capito che una volta arrivati, il viaggio è finito. Il segreto sta nel continuare a viaggiare.

E che la fotografia non diventi per lui un egoistico modo di intrappolare e fissare nel tempo le situazioni che altrimenti muterebbero liberamente, rigenerandosi e fondendosi in miriadi di altri immagini. Perché la fotografia, contrariamente a quanto si pensa non fissa un attimo segregandolo tra quattro bordi, dimostra solo l'inarrestabilità del tempo.

Giuseppe Ciarallo scrittore
Tranchida Editore

 

Consulta anche: Vitaliano è socio fondatore di Hanuman che opera in Nepal

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