Saga di Gautrekr
Nel fitto di un bosco vive una famiglia la cui avarizia supera ogni misura: basta che vada perduto anche un solo chicco di grano e qualcuno di loro dovrà uccidersi gettandosi da una rupe per riequilibrare il rapporto tra le entrate e i consumi. Dalla stessa rupe, del resto, vengono gettati i vecchi perché non gravino sulle spalle dei consanguinei più giovani. Sempre nel fitto di un bosco, nel cuore della notte, un consesso di divinità delibera sul destino di un eroe: Odino lo colma di doni, Thor di maledizioni. E la maledizione più terribile sarà di poter vivere la durata di tre vite umane, ma di dover commettere tre azioni infami e disonorevoli, la prima delle quali sarà di uccidere a tradimento il proprio sovrano. Un giovane che tutti credono un sempliciotto si rivela ben più astuto di quanto appaia, e giocando con le convenzioni della società vichinga, con le ferree regole dell'onore, dell'ospitalità e della reciprocità riesce a conquistarsi un regno senza combattere una sola battaglia. Sono questi i temi intorno a cui si di-panano gli episodi principali della Saga di Gautrekr, una saga che, a differenza di tante altre opere narrative del Medioevo islandese, non ha al proprio centro la figura di un unico, magnifico eroe, ma tesse una rete di storie intorno a personaggi spesso grotteschi, che esibiscono con candida sfacciataggine i loro peggiori difetti: avarizia, avidità, doppiezza, infedeltà. Motivi fiabeschi, echi dell'antica religione pagana, saggezza popolare, convenzioni letterarie si uniscono qui a formare un testo singolare, che sorprende e diverte il lettore e contribuisce a delineare un quadro della complessità e della plurivocità della cultura islandese medievale.
|
La recensione de L'Indice
Con la pubblicazione di quest'opera, la casa editrice Iperborea arricchisce il proprio patrimonio editoriale relativo alle antiche saghe islandesi, un genere la cui fioritura risale al XII secolo. L'originalità della Saga di Gautrekr (redatta all'inizio del XV secolo e tramandata in due stesure diverse), qui tradotta per la prima volta in italiano, sta nella commistione di storie varie per tema e stile, in apparenza slegate fra loro, ma magistralmente narrate. È Gautrekr, l'eroe del titolo, a rappresentare il punto di contatto fra i vari episodi: dall'iniziale Gauta Þáttr (Racconto di Gauti), in cui, in tono farsesco, si narra delle origini di Gautrekr stesso, alla parte centrale, nota come Víkars Þáttr (Racconto di Víkarr), dove compare Starkaðr, uno dei personaggi più celebri e complessi del Medioevo nordico, e dove prevale la dimensione epico-eroica. La saga si chiude infine con una sezione fiabesca, conosciuta come Refssaga (Saga di Refr), il cui protagonista riesce, grazie alla propria astuzia e ai buoni consigli ricevuti, a diventare addirittura re. Proprio l'interazione fra questi eterogenei segmenti narrativi, contrassegnati dalla mancanza di un unico eroe che accentri su di sé il corso dell'azione, offre la misura della molteplicità e della complessità delle saghe, in particolare di quelle, cosiddette, del Tempo Antico, troppo a lungo e a torto considerate un genere poco interessante. La brillante traduzione di Massimiliano Bampi e la sua puntuale postfazione, oltre a offrire nuovi spunti di studio e di approfondimento, contribuiscono a smentire tale posizione e a farci conoscere aspetti diversi del mondo vichingo. Luisa Oitana |