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Il primo libro di antropologia

Aime Marco


Editeur - Casa editrice

Einaudi

Mondo
Mondo
Mondo


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

2008

Pagine - Pages

286

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Piccola biblioteca Einaudi. Mappe


Il primo libro di antropologia Il primo libro di antropologia  

Che cos'è l'antropologia culturale? Marco Aime prova a spiegare chi è e cosa fa un antropologo oggi, rovesciando gli approcci teorici tradizionali. In effetti la natura dell'antropologia non è più così definita: di popoli sconosciuti da studiare ce ne sono sempre meno, i confini tra l'Occidente e il cosiddetto Sud del mondo sono sempre più labili, i paradigmi del secolo scorso sono crollati e l'antropologo si trova ad affrontare problematiche sempre nuove, i terreni di ricerca sono mutati e in molti casi gli studiosi sono tornati a casa, occupandosi di eventi culturali vicini, contaminandosi con altri saperi. La purezza, così come l'oggettività, non è più una virtù. Ai quattro angoli del mondo come sotto casa propria, l'antropologo osserva, guarda, ascolta, assaggia, tocca, annusa. Il suo sapere si costruisce su basi sensoriali, prima di arrivare a tradursi in teorie e modelli. Sul terreno, egli non vede strutture, società, politica, economia, ma gente che si incontra, parla, combatte, si scambia oggetti, produce, costruisce, mangia, si organizza, prega, vive. Perciò questo libro ha una scansione percettiva: parte dall'osservazione concreta di quanto è sotto gli occhi di tutti, per arrivare solo alla fine ai costrutti teorici più ampi di un mondo intricato e affascinante.

 



Biografia

Aime Marco

Marco Aime è nato a Torino nel 1956. Dal 2001 insegna Antropologia Culturale presso l’Università di Genova Dismec (Dip. di Storia Moderna e Contemporanea) sezione Etnologia Facoltà di Lettere e Filosofia. Ha condotto ricerche in Benin, Burkina Faso e Mali, oltre che sulle Alpi. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato vari testi antropologici sui paesi visitati.
È autore anche di alcune opere di narrativa. In Eccessi di culture (2004) ha affrontato i nuovi scenari disegnati da migrazioni, tensioni internazionali, scambi di idee e di immagini; parole come "cultura", "etnia", "identità" riempiono sempre più, spesso a sproposito, i discorsi dei politici e le colonne dei giornali.

Chalancho, ome, masche, sabaque. Credenze e civiltà provenzale in valle Grana (Centre de Minouranço Prouvençal, Coumboscuro, 1992)
Il mercato e la collina. Il sistema politico dei Tangba (Taneka) del Benin settentrionale. Passato e presente (Il Segnalibro, 1997)
Taxi brousse. Sulle strade d’Africa, Nuovi Equilibri, 1997
Le radici nella sabbia. Viaggio in Mali e Burkina Faso, EDT, 1999
Fiabe nei barattoli. Nuovi stili di vita raccontati ai bambini, EMI, 1999
Alta Langa, L’arciere, 1999
Diario Dogon, Bollati Boringhieri, 2000
Sapersi muovere. Pastori transumanti di Roaschia in collaborazione con S. Allovio e P.P. Viazzo Meltemi, 2001
Le nuvole dell’Atakora, EDT, 2002
La casa di nessuno. I mercati in Africa occidentale, Bollati Boringhieri, 2002
Nel paese dei re, Nicolodi, 2003
Eccessi di culture, Einaudi, 2004
Sensi di viaggio. Il piacere di girare il mondo, Ponte alle grazie, 2005
L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini, Bollati Boringhieri, 2005
Gli specchi di Gulliver. In difesa del relativismo, Bollati Boringhieri, 2006
Gli stranieri portano fortuna (con Tokou Lawa) , Epoché, 2007
Il primo libro di antropologia, Einaudi, 2008
Timbuctu Bollati Boringhieri, 2008
Il lato selvatico del tempo, Ponte alle Grazie, 2008

Consulta anche: Curriculum