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Pamir 4x4

14-28 settembre 2019

con Marco Vasta ed AnM sul "tetto del mondo", tra natura e popoli dell’Asia Centrale su i monti del Pamir lungo i confini con l'Afghanistan

Kala-i-Khum - Vanji - Pomozoir

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Diario intimo

Ero molto incerto se seguire alla lettera il programma pubblicato da AnM o saltare la deviazione di oggi. Quasi tutte le relazioni avevano dato un parere negativo sia del coordinatore, sia dei partecipanti. E francamente, l'idea di una lunga deviazione per salire un cocuzzolo da cui osservare da lontano un ghiacciaio, mi sembrava inutile. Ma alla fine per poterlo cancellare modificando il redazionale ho ritenuto che dovevo andarci per eliminarlo a ragion veduta.

Il patio della Roma G.H. Biscotti al cioccolato
 шоколад
Frollini tajiki Caffè blasfemo... Pane a Vanji

Non siamo i soli clienti della Roma GH, ci sono motociclisti ed altri personaggi. la terrazza dove l'anno scorso dormivano gli autisti, protetti da bianchi tendoni, è stata trasformata in stanze, c'è una toelette in più e, ma in ogni caso cerco di essere il primo ad usufruirne. Ieri sera, consuetudine che si ripeterà ad ogni tappa, abbiamo ordinato la colazione ma stamane c'è un po' di confusione, ma bene o male alla fine siamo tutti soddisfatti dell'immancabile insalata di pomodori e cetrioli, dell'abbondante caffè servito in tazze della Mahamud Coffee turka, in vero mi sembrano un po' blasfeme, ma a nord del Panji sembra non lo siano.

 

Mappa nel libro
Between Oxsus and Indus rivers

«It is proverbially difficult to leave a town in the East and start on a journey to regions where bazaars are unknown. I always used optimistically to announce that we should leave on a certain day, but it was the needs of my servants and not the wishes of their master that decided the date of our departure»

«Quando si intraprende un viaggio nell'est è opportuno partire da una città che ha un ricco bazaar. È opportuno fissare anche la data di partenza ma deve essere sottolineato che in questi paesi la partenza effettiva è decisa dai portatori e dai servitori»

Colonel R. Schonberg, «Between Oxsus and Indus rivers» 1936

Libera traduzione di Gino Bernardi 1979

 

Ieri la tappa è stata di circa 280 chilometri, percorsa senza affaticare. Nessuno ha avuto la sensazione che fosse così lunga. Chissà cosa avrebbe pensato il colonnello Schonberg (Reginaldo per gli amici?) che forniva consigli su come organizzare le carovane anche se in realtà era mlto più a sud dell'Oxus perché rimase nella Gilgit Agency, oggi nel Nord del Pakistan. Il suo libro è uscito nel 1936, dieci anni prima che io nascessi, come gran parte dei miei compagni! Le sue avventure sono degli anni "30, sembra ieri o un millennio fa, come vola il tempo! (Scarica il libro in PDF)

 

Ponte dell'amicizia

Altro ponte per l'Afghanistan

Lasciamo il sonno ristoratore Kala-i Khum e poco fuori l'abitato vediamo l'omologo villaggio afghano con molti edifici nuovi che sembrano disabitati, poco oltre un grande ponte dalla campata di 135 metri unisce le due sponde. È il ponte della "amicizia tajiko-afhana" costruito con finanziamenti statunitensi e della Aga Khan Development Network (AKDN). Anche il governo norvegese ha dato il suo contributo ed è relativamente nuovo perché inaugurato nel luglio 2004.

 

Proseguiamo addentrandoci nella gola dove transitò Bento de Góis (Benedetto Goes) le cui peripezie, scritte in appunti, furono assemblate dal grande sinologo Matteo Ricci, gesuita di Macerata (a sua volta citato dal maestro Battiato come "Gesuiti euclidei. vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori. della dinastia dei Ming"):

"Dopo otto giorni della peggiore strada possibile, raggiunsero il Tenghi Badascian. Tengi significa una strada difficile; ed è davvero spaventosamente stretta, dando il passaggio a uno solo alla volta, e correndo a una grande altezza sopra il letto di un fiume. Gli abitanti qui, aiutati da una banda di soldati, hanno attaccato i mercanti e il nostro fratello ha perso tre cavalli. Questi, tuttavia, anche lui è stato in grado di riscattare con alcuni piccoli regali. Si fermarono qui per dieci giorni, e poi in un giorno di marcia raggiunsero Ciarciunar, dove furono trattenuti per cinque giorni in aperta campagna dalla pioggia, e patirono non solo l'inclemenza del tempo, ma anche da un altro assalto di ladri."

"The Journey of Benedict Goës from Agra to Cathay" trad. Henry Yule

 

La M41 prosegue lungo il bellissimo fiume Panji (Pyanj), alternando pessimi tratti sterrati con altri talvolta quasi asfaltati, numerose piccole frane e fantastici paesaggi. Al di là del Pyani si vede nitidamente un tracciato, in parte carrareccia in parte sentiero, lungo il quale gli afghani si spostano a piedi o con gli asini tra i piccoli villaggi e i terrazzamenti coltivati. Soste panoramiche.

Il percorso offre inoltre bei panorami degli incredibili sentieri (chiamati owring) lungo le pareti a picco e dei villaggi tradizionali sulla sponda afghana del fiume, spesso a meno di 100 m di distanza.

Le gole del Panji così lunghe da percorrere ed inusuali nel nostro mondo occidentale, affascinano sopratutto se percorse con il sole. La fortuna ci assiste con una giornata senza nuvole. Morfologicamente simili, le due sponde, narrano due mondi ancora differenti.

Oltre che M41 della antica classificazione sovietica, la nostra strada porta il nome di E008, cioè strada extraeuropea di collegamento alla rete europea, ed è citata anche nel film "Spie come noi" (Spies Like Us). Siamo affascinati dal paesaggio in cui i immergiamo: questo nastro è quasi completamente scorrevole tranne che in qualche strettoia dove in ogni caso passano ormai due veicoli affiancati. E di veicoli ne passano tanti! Sopratutto grandi camion cinesi con applicata una targa tajika. Siamo su una delle nuove vie della seta, arterie pulsanti della penetrazione commerciale cinese nell'ex-impero da cui era un tempo divisa da un reticolato lungo migliaia di chilometri, alla faccia della solidarietà proletaria. Le derrate entrano dal passo Qulma e percorrono la M41 fino a Kala-i Khum dove l'abbandonano perché impraticabile. Il risultato è che questa strada lungo il Panji è affollata da una processione di veicoli commerciali. Non è raro che qualche veicolo vada in panne e blocchi tutto il traffico...

Sul lato opposto la vita scorre con ritmi diversi. Una strada è in costruzione, In pochi punti scorgiamo veicoli provenienti da sud attraverso valichi minori che si immettono nella valle e nelle conoidi dove sorgono i villaggi. La strada afghana è frequentata da famiglie a piedi, asinelli carichi di mercanzie e raramente da qualche motocicletta sovraccarica (viene istintivo il riferimento al mullah Omar in fuga con la sua motocicletta). In alcune strettoie ci avviciniamo quasi fisicamente ai cantieri che stanno intagliando la roccia nelle pareti strapiombanti. Vi è addirittura un luogo di sosta dove i gabinetti del ristorante sono ad una decina di metri dalla parete rocciosa opposta, solcata dalla strada!!!

 

Clicca sulla immagine per ingrandirla

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Cantiere Cantiere particolare Altro cantiere

Cantieri stradale sulla sponda afghana del fiume Panji (MdB © 2017)

 

Dalla relazione Pamir Walks 2017 gr. Vasta

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Il fiume Panj (pashtu: د پنج سیند) (/ p ɑː n dʒ /; tajiko: Панҷ, پنج), noto anche come fiume Pyandzh o fiume Pyanj (derivato dal suo nome russo "Пяндж"), è un affluente dell'Amu Darya, l'antico Oxus. Il fiume è lungo 1.125 km e forma una parte considerevole del confine tra Afghanistan e Tagikistan, è formato dalla confluenza del fiume Pamir e del fiume Wakhan vicino al villaggio di Qila-e Panji in un'area raggiunta dalle varie versioni del viaggio Asiastan. Da lì, scorre verso ovest, marcando il confine tra Afghanistan e Tagikistan. Dopo aver passato la città di Khorog, capoluogo del GBAO, riceve acqua da uno dei suoi affluenti principali, il fiume Bartang che noi risaliremo fra qualche giorno.

Il confine venne ideato nel 1895 da un accordo fra i rappresentanti di zar ed imperatrice delle Indie. L'emiro dell'Afghanistan fu ben contento di estendere la sua sovranità nella valle del fiume Whakan creando il c.d. "corridoio afghano" che divideva le due sfere di influenza.

Gli imperi sono crollati ma la divisione fra i due mondi la vediamo direttamente, testimoniata dalle costruzioni: alla nostra destra oasi con villaggi semplici dalle misere case di fango dal tetto piatto, pochissimi edifici moderni, solo qualche scuola, una caserma, un posto di sanità spesso costruito con i finanziamenti dell'Aga Khan. Alla nostra sinistra, case a due piani, tetti spesso in ondulina talvolta colorata: anche se povero, è un occidente completamente differente.

All'altezza di una valle (affluente di destra) l'elettrodotto che viene da Khorog, scavalca il fiume e risale la valle per raggiungere la città afghana di Feizabad.

La deviazione nella valle di Vanj (Vanch) fino Po-i Mazor è stata cancellata
da numerosi gruppi. Dopo averla percorsa e pernottato a Po-i Mazor - Пой Mазор
concordo con questa scelta e l'ho cancellata dal redazionale.

Distretto di Vanji (Ванҷ)
Bellezza tajika (P.A.Rizzi©2019)

Un portale segna l'ingresso in un altro distretto amministrativo. Il Distretto di Vanj o Nohiya-i Vanj (ma anche Vanch, tagio: Ноҳияи Ванҷ, Russo Ванҷ) è un distretto nel Tagikistan orientale, nel nord-ovest della regione autonoma del Gorno-Badakhshan, con capitale amministrativa Vanj. Si trova ad est del fiume Panj nel punto in cui il Panj gira da nord a ovest. È approssimativamente rettangolare, tendente a sud-ovest. È delimitato a ovest dal fiume Panj e dall'Afghanistan, a nord-ovest dal distretto di Darvoz, a nord dalla Darvoz Range e dal distretto di Farkhor della provincia di Khatlon, a est (approssimativamente) dalla catena Accademia delle Scienze e dal distretto di Murghob e a sud vicino alla catena montuosa Yazgulem e al distretto di Rushon. Corrisponde alle valli del fiume Vanj (nord) e del fiume Yazgulyam (sud), separate dalla catena del Vanj. a popolazione del distretto di Vanj è 30.400 (stima del 1 ° gennaio 2008.

All'altezza del villaggio di Vahdat - Ваҳдат lasciamo la M41 e risaliamo la strada per la valle del torrente Vanch (vedi scheda), raggiungendo il villaggio di Vanj (tajik. Vanҷ, Ван; persiano ونج) un villaggio di tipo rurale, centro amministrativo del distretto di omonimo.

Situato a 171 chilometri dalla città di Khorog GBAO è il centro amministrativo della comunità rurale (taj. Kamoati deҳot), che comprende i villaggi di Gushkhun, Rog (taj. Roғ), Uskrog (taj. Uskroғ ), Bodavd, Panjshanbeobod (taj. Panҷshanbeobod), Dashti Rog (taj. Dashti Roғ), Bichh, Ubari Darg, Roharv, Gumayak, Bowood, Odesht, Jangali Zugo (taj. Ҷangali Zugo ) e Vanj ( aj. Vanҷ ). La popolazione secondo il censimento del 2010 era di 2600 persone. Come altri insediamenti della regione autonoma del Gorno-Badakhshan, è soggetto a frequenti terremoti, che spesso portano a conseguenze disastrose. Dal 2007, i tremori sono stati registrati quasi quotidianamente.

La sosta pranzo, per me a base di plov, è gradevole, ma non lo sono i gabinetti comunitari dove veniamo accompagnati! Un odore nauseabondo ed una sporcizia terrificante, peggio dei 厕所 cèsuǒ cinesi.

 

 

Vanj, latrine comunitarie

Proseguiamo per Po-i Mazor Пой Mазор, un piccolo insediamento alla estremità della valle. Il Gorno-Badakhshan ha molti santuari ("Mazar", pronunciato localmente Mazor) e luoghi sacri (Oston) dedicati agli uomini santi. La maggior parte di questi sono venerati dalla comunità Ismaili nei Pamir, ma ci sono anche santuari nei villaggi sunniti - ad esempio, nel villaggio di Poi-Mazar all'estremità superiore della valle del Vanch - una regione in cui la popolazione è quasi totalmente sunnita - vi è un mazar che, secondo la leggenda, è la tomba di Ali (e quindi ci si ricollega all'ismailismo).

La valle sembra non terminare mai. Incontriamo una decina di villaggi. Siamo diventati la prima vettura e ci fermiamo perché non veniamo raggiunti da nessuna 4x4. Chieste dall'autista alcune informazioni, torniamo indietro e vediamo sulla sinistra orografica le altre 4 fuoristrada che ci stanno aspettando. Il fondo stradale è un po' movimentato, dopo il ponte dobbiamo attraversare il greto dei torrenti laterali, poi la strada corre su un terrapieno e sale di poco sul pendio.

Ancora una volta siamo diventati i primi e siamo andati troppo avanti. GMaps indica un hotel, ma non è il nostro. L'agenzia ci sistema nella casa del signor Jafar, un guardiaparco con lo stesso nome del cattivo dell'Aladin disneyano. Vi sono tre stanze più o meno ampie ed un salone di ingresso dove ceneremo e dove dormiranno gli autisti. La cucina è in un piccolo edificio adiacente. Gabinetti e docce sono nel prato. la prima operazione, ed è una novità che alala roam GH npn avvamo, è quella di levarsi le scarpe e mettersi le ciabatte già disponibili fuori dalla porta.

Salone per uomini Soggiorno di casa Jafar Biglietto Tajik National Park

Po-i Mazor, 17 settembre 2017

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"Dopo il pranzo iniziamo la strada in salita verso Poimazor, i guadi da fare sono tre, per il resto ci sono ponticelli più o meno stabili che quasi quasi sarebbe meglio fare i guadi anche profondi!

L'accoglienza a Poimazor ci lascia stupiti, sarà sempre così nelle homestay e iurte dove andremo per cui non lo scriverò più, va bene che si paga, ma in tante parti del mondo paghi lo stesso e sei a malapena tollerato, anche in Italia è così, provate ad andare all'Elba per capirsi!

Siamo a 2480 metri, la valle non ha sfondo per cui domani saremo costretti a tornare indietro verso il fondovalle per la solita strada. Si voleva andare a camminare verso il ghiacciaio soprastante che è a circa 400 metri di dislivello ma ci accoglie una piccola tempesta d'acqua, l'unica del viaggio, che durerà una mezz'oretta abbondante, partiamo lo stesso con kway e giacche a vento ma il vento è davvero forte e scoperchia pure un tetto in lamiera per cui ce ne torniamo verso la nostra homestay.

La sera cielo bellissimo e tutto sereno ma un poco freddo fa, tanto andiamo a letto presto perchè non c'è assolutamente nulla da fare."

Dalla relazione di Ruggero Gallori - luglio 2019

 

l ghiacciaio Fedčenko (in russo Федченко) si trova nel Pamir, nella parte centrale del Tagikistan, sul picco Garmo. È allungato e stretto, si allunga per circa 70 km arrivando a coprire ben 700 km² per un'altezza fino a 1000 metri di spessore e un volume di circa 144 km³: è il più grande ghiacciaio che si trovi fuori dai poli.

Il ghiacciaio inizia ad un'altezza di circa 6200 m s.l.m. e termina dando vita al fiume Balandkiik vicino alla frontiera con il Kirghizistan a 2909 m Spesso le sue acque confluiscono anche nel Muksu, nel Vakhsh e nell'Amu Darya.

Il ghiacciaio Fedčenko è stato scoperto nel 1878 ed esplorato nel 1928. È dedicato a Aleksej Pavlovič Fedčenko, un esploratore russo. Il governo tagiko ha recentemente espresso la sua preoccupazione per lo scioglimento del ghiacciaio, dovuto al riscaldamento globale, che metterebbe in crisi l'industria idroelettrica e anche il rifornimento d'acqua del paese.

 

Clicca sul rettangolo in alto a destra per la mappa a pieno schermo.

Sopra: traccia GPS Kala-I Khumb a Pomozoir gr. Vasta.

 

Sotto: clicca sul logo Wikilok per la mappa a pieno schermo ed il profilo altimetrico

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Part. Ripart. Località Lat Long Km Prog Prog
06:00  

Kala-i Kumb primi risvegli sciacqui e risciacqui.

38.45649, 70.78792 0 0 284,2
07:30   Colazione.        

 08:00

  Partenza. Acquisto SIM locale        
11:23 11:40 Sosta al cartello di cambio distretto Darvoz - Vanj 38.3919113, 71.1523762 69,3 69,3  
12:13   Chek point bivio per Vanj (1.547m) 38.2997754, 71.33667 15,9 85,2  
    Tea House 38.2973484, 71.3558319      
    Vahdat - Вахдат (villaggio) 8.3326602, 71.4068104      
    Panshabeobod - Пайшанбеобод (villaggio)        
12:45 13:50 Vanj pranzo. Gabinetti pubblici villaggio. Orribili (1.773m). 38.37457 , 71.45963 15,8 101,0  
    Ospedale (?) 38.3794131, 71.4715641      
    Bunal - Бунай 38.4287292, 71.5514580      
    Barav - Баравн 38.4868431, 71.6454835      
    Vanvan-i Poyon - Ванвани Поен 38.6369950, 71.9090969      
             
15:52   La prima 4x4 non svolta al ponte. La colonna si ricompatta al ponte (2.112m) sopra il torrente. Strada su sinistra orografica. 38.57312, 71.78612 38,8 139,8  
    Fondovalle alluvionale largo e impercorribile. È stato costruito un terrapieno su cui passa la carrabile. 38.62984, 71.91413      
17:00  

180km. Arrivo a Po-i Mazor (Пой Mазор) GH Jafar.

38.65392, 771.97172 15,3 155,0 439,2
 19:00 20:00 Cena. Zuppa e plov. Luna stupenda        

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