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27/07/2024 06:50:07

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La terrazza proibita

Vita nell'harem

Mernissi Fatima


Editeur - Casa editrice

Gruppo Editoriale Giunti

Africa
Marocco
Algeria


Anno - Date de Parution

1999

Pagine - Pages

244

Titolo originale

Dreams of Trespass: Tales of a Harem Girlhood

Lingua originale

Lingua - language - langue

Italiano

Edizione - Collana

Superastrea

Traduttore

Rosa Rita D'Acquarica

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Rêves de femmes : une enfance au harem

La terrazza proibita La terrazza proibita  

"Venni al mondo nel 1940 in un harem di Fez, città marocchina...". così Fatima Mernissi, una delle voci più eloquenti del mondo musulmano d'oggi, apre questa intensa memoria d'infanzia.
L'harem dove la piccola Fatima cresce è molto diverso dai favolosi serragli dei sultani: è piuttosto un'ampia, splendida casa ricca di cortili fioriti e fontane, di stanze ovattate da tendaggi e tappeti, dove convivono le famiglie di due fratelli insieme a molte donne con loro imparentate e ai servitori. Tuttavia, resta un luogo in cui le donne sono sottomesse a precise regole imposte dagli uomini, prima fra tutte quella di non varcare i 'sacri confini' delle mura domestiche.
La terrazza più alta della casa diventa così un luogo proibito, da raggiungere in segreto a rischio di severe punizioni, un luogo dove le donne fantasticano evasioni, si lanciano messaggi con le vicine, praticano rituali magici, parlano di argomenti a loro interdetti nei tradizionali spazi familiari.
Il contrasto fra tradizione e modernizzazione che sovverte la società marocchina in quegli anni è ben presente in queste pagine seducenti e provocatorie, allegre e drammatiche al tempo stesso. La Mernissi fa giustizia degli stereotipi negativi e delle visioni idealizzanti dell'harem e coinvolge i lettori in una dimensione affascinante, in cui il desiderio di libertà femminile s'intreccia alla difesa orgogliosa della propria cultura.

 


Recensione in altra lingua (Français):

En racontant son enfance et sa jeunesse, l'auteur raconte aussi le style de vie dans un harem au Maroc


Biografia

Mernissi Fatima

Sua madre, analfabeta, voleva a tutti i costi che lei studiasse e apprendesse l’arte del raccontare. Fatema Mernissi ha insegnato all’Università di Rabat ed è ststa tra i maggiori studiosi mondiali del mondo islamico, raccontando la sua molteplicità, le radici storiche e le complesse sfumature delle sue culture. Ricercatrice in tutti i sensi: per professione, nella vita quotidiana e nell’anima. Convinta del ruolo rivoluzionario della donna e della necessità della diffusione della partecipazione e del sapere, Fatema è stata capace, a oltre 60 anni, di stupirsi e di rinnovarsi, di cogliere ogni dato nuovo per comprendere la realtà che la circonda e per raccontarla. Ha letto la sua vicenda personale sempre in relazione con la storia. “Ci sono milioni di anni luce tra quello che era mia nonna Jasmina e quello che sono io, ma allo stesso modo ci sono milioni di anni luce tra me e questa mia studentessa …”.
Al Festival della letteratura di Mantova 2002 ha portato con sé due testimoni diretti del passaggio dalla dittatura alla democrazia, due prigionieri politici che hanno tradotto in scrittura la loro esperienza diretta. E in ogni intervista aveva con sé, pronta a mostrarla alla domanda giusta, la fotocopia di una piccola guida per le tv satellitari arabe: vuol far capire a tutti quello che sta cambiando e che potrà cambiare.
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Con Zahra, Najia e molte altre donne, Fatima ha fondato Sinergie civique, un’associazione che ha promosso la «Carovana» che gira di villaggio in villaggio, nelle zone meno conosciute del paese e ai margini dei circuiti turistici, per raccogliere testimonianze e diffondere le speranze di cambiamento che si celano nel «cyber-Islam».

Consulta anche: In ricordo di Fatima Mernissi
Consulta anche: Teche Rai - Festivalletteratura Mantova 2002