Breve notizia del regno del Thibet
Ancora nel Settecento del Tibet – il ‘Paese delle nevi’ – si avevano notizie assai approssimative: l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert parla di un vasto territorio asiatico assai poco conosciuto. Nella geografia immaginaria dell’uomo del Medioevo queste contrade erano un mondo di esseri favolosi, di antiche credenze, ed anche Marco Polo, descrivendo la provincia di Tenduc, vi situa non solo il regno dei successori del Prete Gianni, la cui leggenda alimentava negli Occidentali speranze escatologiche, ma anche il paese di Gog e di Magog. Nel 1703 la Congregazione di Propaganda Fide decreta lo stabilimento di una nuova missione in ‘direzione delle sorgenti del Gange verso il regno del Tibet’. Nell’autunno 1712 Francesco Orazio da Pennabilli, prendeva la strada di Lhasa dove giungeva il 1° ottobre 1716. Questa edizione della Breve notizia del Regno del Thibet, a differenza di quelle finora pubblicate, si basa sul manoscritto originale conservato presso le Archives di Mentes-la-Jolie.
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Francesco Orazio da Pennabilli, (1680-1745) a vent’anni entra nel monastero dei cappuccini di Pietrarubbia. Nell’autunno del 1712 parte alla volta del Tibet; nominato superiore de quelle missioni, muore nell’Ospizio di Patan, nel Nepal. Oltre alla traduzione di opere della letteratura lamaista, compilò un dizionario tibetano-italiano di circa 33.000 vocaboli. |