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letteratura di viaggio

08/10/2024 17:10:21

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Pamir express

In viaggio in Asia centrale

Grippa Marco


Editeur - Casa editrice

Polaris

Asia
Asia Centrale
Tajikistan
Pamir

Città - Town - Ville

Faenza

Anno - Date de Parution

2017

Pagine - Pages

119

Lingua - language - langue

Italiano

Edizione - Collana

Per le vie del mondo

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Pamir express. In viaggio in Asia centrale

Pamir express Pamir express  

Diario di viaggio, zaino in spalle, impressioni di una traversata veloce lungo la M41. I viaggiatori di Avventure nel Mondo si ritroveranno in alcune situazioni.
Oltre le sponde orientali del mar Caspio, se si prosegue verso est, si apre una steppa desertica, arida, apparentemente sconfinata. Si può pensare che quello sia l'infinito. Ma continuando a spingersi verso est quella pista nel deserto, sempre dritta e monotona, a un certo punto, quando meno te lo aspetti, inizia improvvisamente a salire. E quando decide di farlo, lo fa sul serio. E' un cambiamento netto, brusco, che non lascia agli occhi il tempo di abituarsi.
La pianura polverosa dissolve in fretta in un lontano ricordo. La strada s'inerpica in valli sempre più anguste, attraversa fiumi e scollina passi. Continua a salire. L'aria diventa sempre più blu e leggera. La sabbia arroventata dal sole svanisce, al suo posto appaiono lingue di ghiaccio che scendono da montagne vertiginose. I volti delle persone si fanno scuri, solcati da profonde rughe nere e incorniciati da lunghe barbe bianche. Gli occhi però sono a mandorla perché, anche se non sembra, si è già quasi alle porte dell'Oriente. Dal Tagikistan al Kirghizistan, sulle orme di Marco Polo. Uno zaino in spalla, un visto sul passaporto e nessun piano anticipato. Un viaggio di tappe senza fine su mezzi di fortuna, lungo il confine afgano e poi attraverso i monti del Pamir, inseguendo panorami selvaggi su altipiani a 4000 metri d'altitudine, tra bufere di neve e tazze di tè nelle case di fango o nelle tende nomadi. La strada del Pamir, lunga e sottile, desolata e struggente, accompagnata dal sorriso e dal calore della gente degli "stan".