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20/04/2024 14:43:37

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Tibet Tibet (CD)

Yungchen Lhamo


Editeur - Casa editrice

EMI

  Asia
Tibet
Diaspora


Anno - Date de Parution

1996

Lingua - language - langue

tibetano

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Tibet Tibet

Tibet Tibet (CD)  

Tibetana di origine, anche la giovane Yungchen ha pubblicato un disco - assolutamente strepitoso - per la Real World di mister Gabriel. "Tibet Tibet" è il titolo dell'album, strutturato attorno alcuni canti "a cappella" tratti dalla tradizione del buddhismo tibetano. E il suo canto, potente e insieme dolcissimo, è un messaggio ineffabile intriso di speranza, di fede e di spiritualità: convinta com'è - e noi con lei - che questo omaggio sia di per sè sufficiente a evocare su tutti gli esseri senzienti ogni sorta di benedizioni e promesse di prosperità.

 


Recensione in altra lingua (English):

Tibetan musicians who can appeal well beyond the realm of strictly devotional music are scarce. So Yungchen Lhamo's wavering voice is especially startling on Tibet, Tibet, where she unwraps her mid-range vocal roll across wide-open fields. She also sings through the low-end fog of monastic chanting, replete with the clanging cymbals and fundamental rumble. An astonishing smoothness arises from Yungchen and the monks' combined voices, and even when she's soloing, which she often is, Yungchen keeps herself both silken and sharp. Many of the songs on Tibet, Tibet are from the traditional repertoire, but Yungchen's voice broadens the genre just as Enya broadened Celtic music to a popular audience. A laborer until she escaped from Tibet under duress, Yungchen has studied at the Tibetan Institute of Performing Arts and supports a foundation in her name that seeks to aid women in escaping human rights abuses. --Andrew Bartlett



Recensione in lingua italiana

1. Om Mani Padme Hung
2. Lama Dorje Chang
3. Ari-Lo Listen
4. Refuge Prayer
5. Par Panee Dawa Shar
6. Lhasa Pumo
7. Dorje-Den
8. Dradul Nyenkyon
9. Om Mani Padme Hung II
10. Gi Pai Pa Yul Chola


Biografia

Yungchen Lhamo

Nata a Lhasa, Yungchen Lhamo è fuggita dal Tibet dopo l’invasione cinese ed ha raggiunto l'India. Il terribile viaggio l’ha condotta a Dharamsala, la residenza del capo spirituale tibetano in esilio, il Dalai Lama. Dopo avere vissuto per breve tempo presso la comunità di rifugiati tibetani nel nord dell'India, si è trasferita in Australia dove, nel 1995, ha realizzato il suo CD d'esordio Tibetan Prayer.
La sua prima esibizione europea ha avuto luogo a Venezia, in occasione del Carnevale 1996. Successivamente ha preso parte all'edizione '96 del WOMAD Festival in Gran Bretagna così come ad altri prestigiosi festival internazionali, sempre riscuotendo un grande successo. Yungchen Lhamo ha poi realizzato il suo secondo CD Tibet Tibet per l’etichetta Real World, raccolta di canti tradizionali tibetani che molto raramente l'occidente aveva avuto occasione di ascoltare. Nei canti risuona l'eco di un percorso fuori dal comune, di un popolo isolato dal resto del mondo, ma anche di una spiritualità straordinaria; la stessa trasmessa a Yungchen Lhamo dalla nonna e poi dalla madre e riflessa nelle sue canzoni: un’offerta a Buddha e Boddhisatva i quali ascoltandole faranno piovere benedizioni. Le canzoni dunque devono ispirare ed elevare; devono aiutare gli ascoltatori ad aprire una finestra sulla loro stessa spiritualità. Sola sul palco, questa donna minuta e affascinante riesce a catturare il pubblico intonando melodie capaci di evocare le cime innevate della sua patria lontana e con la bellezza della sua voce ci fa credere che forse possa esistere un pezzetto di paradiso sulla terra.

Consulta anche: Sito ufficiale di Yungchen Lhamo
Consulta anche: Ascolta la voce di Yungchen