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14/05/2024 06:07:34

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Diario d'India

Eliade Mircea


Editeur - Casa editrice

Bollati Boringhieri

  Asia
India
Himalaya


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

1995

Pagine - Pages

216

Titolo originale

Santier

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Varianti

Traduttore

Fulvio Del Fabbro, Cristina Fantechi


Diario d'India Diario d'India  

Alla fine del 1928, Mircea Eliade allora ventunenne, arriva a Calcutta per studiare con il celebre Surendranath Dasgupta. Vi resterà tre anni, durante i quali tiene un diario minuzioso in cui annota episodi della vita quotidiana, soprattutto incontri. Sfilano così una serie di personaggi: il compagno di studi, il suo maestro Dasgupta, una misteriosa e bellissima studiosa indu, il suo vecchio professore di sanscrito, le adolescenti coinquiline della pensione in cui egli abita; ma anche personaggi famosi come Giuseppe Tucci e Tagore. Il diario, nella sua immediatezza, rispecchia con la sua vivacità, le passioni, le aspirazioni, le curiosità di un giovane studente che diventerà poi uno dei massimi orientalisti della nostra epoca.

 



Recensione in lingua italiana

Questo "Diario d'India" è un romanzo di avventure quotidiane. Avventure (e disavventure) dello spirito e della carne capitate tra il 1928 e il 1933 a Calcutta, a un giovane rumeno arrivato in quella città per studiarvi il sanscrito e la filosofia indiana.
Pur non trascurando gli studi, egli non disprezza i divertimenti, anzi. I profumi inebrianti delle notti tropicali eccitano i sensi, rinfocolando i desideri. Il whisky abbatte le barriere e la zanzariera protegge i corpo degli amanti. Mircea Eliade racconta i suoi amori e quelli dei suoi amici "anglo-indiani", descrive la sua vita insieme a loro, espone i pensieri contraddittori che si agitano in lui, sugli argomenti più disparati, con una sincerità senza pudore e un'ingenuità disarmante. La sua è una scrittura vivace, senza fronzoli; appunti di diario, così come escono dalla penna.
I lettori di Eliade vi trarranno lo stesso piacere che dalla lettura di "L'India".


Biografia

Eliade Mircea

Mircea Eliade nacque a Bucarest nel 1907. Si formò come filosofo e storico delle religioni all'Università di Bucarest, sotto l'influenza di N. Ionescu. Negli anni 1927-28 fu a Roma dove poté assistere alle lezioni di G. Gentile. Studiò poi all'Università di Calcutta con S. Dasgupta e nell'eremitaggio di Rishikesh sull'Himalaia. Fu addetto culturale rumeno prima a Londra, nel 1940-41, e successivamente a Lisbona (1941-1944). Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì a Parigi dove insegnò all'École des Hautes Études e nel 1957 ottenne la cattedra di storia delle religioni all'Università di Chicago. È morto a Chicago il 23 aprile 1986. Oltre ad aver scritto alcune opere generali di storia delle religioni (Trattato di storia delle religioni, 1949, e Il mito dell'eterno ritorno, 1949), Eliade è ricordato come uno dei maggiori specialisti dello sciamanesimo, dello yoga e dei rapporti tra magia e alchimia. Le sue opere principali sono: Lo sciamanesimo e le tecniche dell'estasi (1951); Lo yoga. Immortalità e libertà (1954); Alchimia asiatica, (1935-1937); Arti del metallo e alchimisti, (1956); Il sacro e il profano, (1956).