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letteratura di viaggio

12/10/2024 14:55:03

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Oasi proibite

Una donna in viaggio da Pechino al Kashmir

Maillart Ella


Editeur - Casa editrice

EDT

Asia Centrale
Cina
Kashmir


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

2001

Pagine - Pages

272

Titolo originale

Oasis interdites : De Pékin au Cachemire, une femme à travers l'Asie Centrale en 1935

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Aquiloni

Traduttore

Giancarlo Condò

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Oasi proibite. Una donna in viaggio da Pechino al Kashmir
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Oasi proibite. Una donna in viaggio da Pechino al Kashmir
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Forbidden Journey
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Oasis interdites : De Pékin au Cachemire, une femme à travers l'Asie Centrale en 1935

Oasi proibite Oasi proibite  

Il libro è un resoconto del viaggio compiuto da Ella Maillart nell'immenso territorio cinese. "D'improvviso, ecco la sera della partenza. Nel pomeriggio ho detto addio ai palazzi imperiali, meraviglia della Città Proibita; addio e non arrivederci, poiché un ritorno a Pechino potrebbe significare soltando uno scacco a cui non voglio pensare. Sto per abbandonare la civiltà e tutto ciò che essa comporta quanto a tesori d'arte, raffinatezze, comfort: letti, vasche da bagno, giornali pirni di notizie dal mondo intero,poltrone, posta, frutta, medici, biancheria pulita e calze di seta. Parto verso io Medioevo..."

 


Recensione in altra lingua (English):

A classic account of a trip through China during the golden age of travel
In 1935 Ella Maillart contemplated one of the most arduous journeys in the world: the "impossible journey" from Peking, then a part of Japanese-occupied China, through the distant province of Sinkiang (present day Tukestan), to Kashmir. Enlisting with newswriter Peter Fleming (with the caveat that his company remain tolerable), Maillart undertook a journey considered almost beyond imagination for any European and doubly so for a woman.
The trip promised hardships such as typhus and bandits, as well as the countless hazards surrounding the civil war between Chinese communists and Chiang Kai-shek's nationalists. Setting out with pockets full of Mexican money (the currency used in China at the time), Maillart encountered a way of life now lost, but one that then had gone unchanged for centuries.
Maillart describes it all with the sharp eye and unvarnished prose of a veteran reporter-the missionaries and rogues, parents binding daughters' feet with rags, the impatient Fleming lighting fires under stubborn camels. It's a hard road, not that Maillart cares. At all times she is a witty, always-enchanted guide?except when it comes to bureaucrats.
Forbidden Journey ranks among other travel narratives like Fleming's News from Tartary, (based on the same journey) and Robert Byron's The Road to Oxiana. But it is also a portrait of a fascinating woman, one of many women from the pre-WWII era who ignored convention and traveled in hidden lands. It remains a vivid account of its time and a classic of travel literature.


Recensione in altra lingua (Français):

De Pekin au Cachemire a dos de cheval et en 1935 une femme d'exception nous fait partager, parcourir, decouvrir, et sentir une Chine qui cherche a emerger entre les mondes et les ideologies, les luttes de pouvoir et d'hommes. Au fil de pages, le paysage se deroule, les personnages l'habitent et nous habitent et on ne peut plus arreter. Pour tous ceux qui aiment l'Asie Centrale, les voyages-aventures, l'histoire de la Chine.


Biografia

Maillart Ella

Ella Maillart (Ginevra, 20 febbraio 1903 – Chandolin, 27 marzo 1997) è stata una scrittrice, fotografa e atleta svizzera.
Donna dalla personalità poliedrica, si è distinta nei campi più disparati: nel 1924 ha partecipato alle Olimpiadi, mentre negli anni Trenta e Quaranta ha viaggiato in Unione Sovietica, Asia centrale, Cina, Kashmir, Afghanistan e India.
Nasce nel 1903 a Ginevra. Il padre è un commerciante di pellicce dalla mente molto aperta e dai numerosi interessi. La madre, una danese indipendente appassionata di sport, la porta ogni domenica a sciare, cosa che a quei tempi era considerata piuttosto singolare. Già a quell'età Ella inizia ad appassionarsi alle mappe e ai libri d'avventura.
Nel 1913 la famiglia si trasferisce a Creux de Genthod, una località a 7 Km da Ginevra, sull'omonimo lago. Lì incontra Hermine (“Miette”) de Saussure, la figlia di un ufficiale navale svizzero, con cui stringe una forte amicizia. Lo sci d'inverno, il lago d'estate e i libri tutto l'anno cementano quest'amicizia.
Il soprannome di Ella è "Kini". Qui decide di potenziare la sua gracile salute con lo sport.
Ella diventa una provetta sciatrice. Dal lato velistico, Ella e Miette si cimentano alla guida di scafi sempre più grandi, nelle ventose acque del lado di Ginevra. A 13 anni vincono le prime regate. A 16, Ella fonda il primo circolo femminile di hockey della Svizzera di lingua francese, il Champel Hockey Club. Nelle due amiche cresce l'odio per la guerra che distrugge l'Europa. In questo periodo divorano un libro al giorno, sognando viaggi e avventure in terre lontane.
Miette compra uno sloop, una barca da 21 piedi, dal famoso costruttore di aerei Louis Charles Breguet (nipote del famoso orologiaio Abraham-Louis Breguet): ora sono pronte a partire. Da sole e senza neanche un motore ausiliario salpano per la Corsica. Appena ventenni, ricevono un tributo da eroine al loro rientro a Cannes. Diventano amiche del famoso navigatore Alain Gerbault che sta finendo di ritoccare il suo Firecrest prima di partire per la sua celebre traversata in solitario dell'Oceano Atlantico, una delle prime della storia.
Nel giugno del 1939 parte dalla Svizzera alla volta dell'Iran in compagnia di Annemarie Schwarzenbach. Al termine del loro itinerario, la Maillart scrive un libro che in italiano è tradotto con il titolo La via crudele. Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul (EDT, Torino, 2001) e dove la Schwarzenbach è descritta con lo pseudonimo Christina.

Ella Maillart was born in Switzerland in 1904. An Olympic athlete, actress, movie stuntwoman, and captain of the Swiss Ladies Hockey Team, Maillart also found time to travel widely in Asia. In 1939 she and her companion Annemarie Schwarzenbach drove from Switzerland to Afghanistan, a trip described in Maillart's book The Cruel Way (Beacon, 1987). Her other books include Turkestan Solo (Long Riders Guild, 2001). She died in 1997.