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27/07/2024 07:34:34

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Via crudele (La)

Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul

Maillart Ella


Editeur - Casa editrice

EDT

Asia
Afghanistan
Iran


Città - Town - Ville

Torino

Anno - Date de Parution

2005

Pagine - Pages

240

Titolo originale

La voie cruelle

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Aquiloni

Traduttore

Silvia Vacca

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La via crudele. Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul
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La via crudele. Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul
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La voie cruelle : Deux femmes, une Ford vers l'Afghanistan

Via crudele (La) Via crudele (La)  

Nel giugno del 1939 due giovani donne abbandonano l'Europa sull'orlo della guerra e le amate montagne della Svizzera per partire a bordo di una Ford V 8 verso il Sol Levante. Il loro itinerario si dipana lungo l'Italia, la Jugoslavia, la Bulgaria, la Turchia, l'Iran e l'Afghanistan attraverso città sante, montagne e deserti grandiosi, popoli e paesi ricchi d'incanto e di storia millenaria. Ma accanto a quello geografico le due donne seguono anche un secondo percorso, avventurandosi nel segreto della propria anima alla ricerca di nuove consapevolezze e nuovi equilibri.
Un cammino parallelo segnato dal contrasto fra due diverse personalità: accanto all'autrice, prototipo di donna forte e liberata, viaggia infatti, nascosta sotto lo pseudonimo di Christina, una creatura eterea e fragile, Annemarie Schwarzenbach. Anche lei scrittrice, grande amica della famiglia Mann, moglie di un diplomatico ma insofferente alla vita di rappresentanza, hippy ante litteram, morfinomane, turbata più dalle donne che dagli uomini, Christina tenta con la sua compagna la strada più difficile: quella che potrebbe distoglierla dall'autodistruttività delle proprie scelte esistenziali, dalla propria "via crudele". Christina scriverà il suo diario pubblicato come La via per Kabul.

 


Recensione in altra lingua (English):

In 1939 Swiss travel writer and journalist Ella K. Maillart set off on an epic journey from Geneva to Kabul with fellow writer Annemarie Schwarzenbach in a brand new Ford. As the first European women to travel alone on Afghanistan's Northern Road, Maillart and Schwarzenbach had a rare glimpse of life in Iran and Afghanistan at a time when their borders were rarely crossed by Westerners. As the two flash across Europe and the Near East in a streak of elan and daring, Maillart writes of comical mishaps, breathtaking landscapes, vitriolic religious clashes, and the ingenuity with which the women navigated what was often a dangerous journey.
In beautiful, clear-eyed prose, "The Cruel Way" shows Maillart's great ability to explore and experience other cultures in writing both lyrical and deeply empathetic. While the core of the book is the journey itself and the duo's interactions with people oppressed by political conflict and poverty, towards the end of the trip the women's increasingly troubled relationship takes center stage.
By then the glamorous, androgynous Schwarzenbach, whose account of the trip can be found in "All the Roads Are Open", is fighting a losing battle with her own drug addiction, and Maillart's frustrated attempts to cure her show the profound depth of their relationship. Complete with thirteen of Maillart's photographs from the journey, "The Cruel Way" is a classic of travel writing, and its protagonists are as gripping and fearless as any in literature.


Recensione in altra lingua (Français):

En juin 1939, alors que l'Europe s'apprête à basculer dans la guerre, Ella Maillart et son amie Christina (en réalité Annemarie Schwarzenbach) décident de partir au volant d'une Ford vers l'Afghanistan, pour découvrir "comment on peut vivre en accord avec son coeur". Dans ces paysages somptueux, tout oppose les deux femmes, l'une robuste, l'autre blessée. Ella n'arrachera pas Christina à la souffrance et à la drogue, mais elle tirera de cette expérience un récit magnifique et poignant, un récit qui "fait travailler l'imagination" - son meilleur livre.


Recensione in lingua italiana

Libro per viaggiatori snob ed eruditi. Sconsigliabile ai nuovi venuti che di viaggi e viaggiatori, poco sanno e vogliono sapere... parvenu che giunti in una nuova città pensano a cosa mangiare dopo una lussuosa doccia.


Biografia

Maillart Ella

Ella Maillart (Ginevra, 20 febbraio 1903 – Chandolin, 27 marzo 1997) è stata una scrittrice, fotografa e atleta svizzera.
Donna dalla personalità poliedrica, si è distinta nei campi più disparati: nel 1924 ha partecipato alle Olimpiadi, mentre negli anni Trenta e Quaranta ha viaggiato in Unione Sovietica, Asia centrale, Cina, Kashmir, Afghanistan e India.
Nasce nel 1903 a Ginevra. Il padre è un commerciante di pellicce dalla mente molto aperta e dai numerosi interessi. La madre, una danese indipendente appassionata di sport, la porta ogni domenica a sciare, cosa che a quei tempi era considerata piuttosto singolare. Già a quell'età Ella inizia ad appassionarsi alle mappe e ai libri d'avventura.
Nel 1913 la famiglia si trasferisce a Creux de Genthod, una località a 7 Km da Ginevra, sull'omonimo lago. Lì incontra Hermine (“Miette”) de Saussure, la figlia di un ufficiale navale svizzero, con cui stringe una forte amicizia. Lo sci d'inverno, il lago d'estate e i libri tutto l'anno cementano quest'amicizia.
Il soprannome di Ella è "Kini". Qui decide di potenziare la sua gracile salute con lo sport.
Ella diventa una provetta sciatrice. Dal lato velistico, Ella e Miette si cimentano alla guida di scafi sempre più grandi, nelle ventose acque del lado di Ginevra. A 13 anni vincono le prime regate. A 16, Ella fonda il primo circolo femminile di hockey della Svizzera di lingua francese, il Champel Hockey Club. Nelle due amiche cresce l'odio per la guerra che distrugge l'Europa. In questo periodo divorano un libro al giorno, sognando viaggi e avventure in terre lontane.
Miette compra uno sloop, una barca da 21 piedi, dal famoso costruttore di aerei Louis Charles Breguet (nipote del famoso orologiaio Abraham-Louis Breguet): ora sono pronte a partire. Da sole e senza neanche un motore ausiliario salpano per la Corsica. Appena ventenni, ricevono un tributo da eroine al loro rientro a Cannes. Diventano amiche del famoso navigatore Alain Gerbault che sta finendo di ritoccare il suo Firecrest prima di partire per la sua celebre traversata in solitario dell'Oceano Atlantico, una delle prime della storia.
Nel giugno del 1939 parte dalla Svizzera alla volta dell'Iran in compagnia di Annemarie Schwarzenbach. Al termine del loro itinerario, la Maillart scrive un libro che in italiano è tradotto con il titolo La via crudele. Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul (EDT, Torino, 2001) e dove la Schwarzenbach è descritta con lo pseudonimo Christina.

Ella Maillart was born in Switzerland in 1904. An Olympic athlete, actress, movie stuntwoman, and captain of the Swiss Ladies Hockey Team, Maillart also found time to travel widely in Asia. In 1939 she and her companion Annemarie Schwarzenbach drove from Switzerland to Afghanistan, a trip described in Maillart's book The Cruel Way (Beacon, 1987). Her other books include Turkestan Solo (Long Riders Guild, 2001). She died in 1997.