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04/12/2024 10:50:48

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Architettura himalayana

Architettura tradizionale nella valle di Kathmandu. Ediz. italiana e inglese

Sestini Valerio; Somigli Enzo


Editeur - Casa editrice

Polistampa

Asia
Himalaya
Nepal


Anno - Date de Parution

2007

Pagine - Pages

368

Titolo originale

Architettura Himalayana. Architettura tradizionale nella valle di Kathmandu

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Prefazione

Luigi Zangheri

Contributo di

Caterina Bonapace


Architettura himalayana Architettura himalayana  

Gli studi degli architetti Sestini e Somigli, che da trent'anni si avventurano in Asia e più precisamente in Nepal, offrono un'analisi esauriente e articolata dell'architettura nella Valle. Il loro criterio, originale e fuori dagli schemi convenzionali utilizzati finora, è quello di riassumere e collegare tra loro in una lettura d'insieme i diversi valori di quella complessa architettura. Conferma questa originalità l'indice del volume, che include anche argomenti come i nuovi stili architettonici anglo-indiani, il rapporto tra l'architettura e l'acqua, lo spazio urbano. Oltre alla ricchezza della documentazione fotografica, risultano preziosi i rilievi grafici dei monumenti nepalesi. La loro accuratezza si accompagna con l'esemplificazione di numerosi dettagli costruttivi, perfettamente leggibili anche nelle parti più minute. È pubblicato anche un raro corredo di immagini e illustrazioni inedite derivate dalla collezione Hogdson, in parte commentate dallo studioso Alfred Foucher (1897), fortunosamente individuate dagli autori negli archivi del Museo Guimét, capaci di evocare tutto il fascino di una cultura gravemente compromessa se non scomparsa.

 


Recensione in altra lingua (English):

The Florentine architects Valerio Sestini and Enzo Somigli have been venturing in Asia, and more precisely in Nepal, for thirty years. Their research offers an exhaustive and articulate interpretation of the valley’s complex architecture, an original manner to analyze it, that is outside the conventional norms previously used. The index of the volume bears witness to this, showing not only an original formulation but also including new subjects such as the new Anglo-Indian architectural styles, or the relationship between architecture, water and urban spaces. In addition to the rich photographic documentation, the graphic reliefs of the Nepalese monuments are remarkable as well. Their accuracy is accompanied by the illustration of numerous structural details, so as to render even the minutest parts perfectly interpretable. The volume presents also a rare set of unpublished images and illustrations from the Hodgson collection, partly described by the scholar Alfred Foucher (1897), which were fortuitously discovered by the authors in the archives of the Guimét Museum in Paris and that evoke all the fascination of a culture seriously in peril, if not already lost.



Recensione in lingua italiana

Valerio Sestini è architetto e professore associato di Tecnologia dell'Architettura presso l'Università degli Studi di Firenze. Dal 1971 al 2002 ha organizzato e svolto oltre venti missioni in Nepal, sia nelle alte valli himalayane che nella valle di Kathmandu, per la documentazione del patrimonio architettonico collaborando con l'Unesco, il Ministero degli Affari Esteri, l'Università di Firenze e il Club Alpino Italiano. Nel 1978 è stato consigliere ed esperto per il Ministero degli Esteri alla XX Conferenza generale dei paesi membri dell'Unesco; nel 1993 ha partecipato alla missione congiunta Unesco-Icomos per la revisione dei confini dei World Heritage Site istituiti nel 1979 nella valle di Kathmandu; nel 1975 è stato membro della spedizione scientifica italiana al Lhotse. Insieme ad alcuni collaboratori ha illustrato i risultati delle ricerche in convegni internazionali e in varie esposizioni in città europee e italiane.

Enzo Somigli, architetto, ha svolto notevole attività professionale sia in Italia che all'estero, con realizzazioni in Arabia Saudita, Grecia e Marocco. All'Accademia di Belle Arti e al Liceo Artistico «Leon Battista Alberti» di Firenze si è occupato per diversi anni sia dell'insegnamento che dell'attività direttiva. Ha partecipato dal 1971 al 2000 nell'ambito internazionale a missioni dell'Unesco e del Ministero degli Affari Esteri allo scopo di individuare e documentare opere architettoniche da tutelare in Nepal.