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01/05/2024 23:55:28

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Quando uomini e montagne si incontrano

Keay John


Editeur - Casa editrice

Neri Pozza

Asia
Himalaya
Karakorum


Città - Town - Ville

Vicenza

Anno - Date de Parution

2005

Pagine - Pages

413

Titolo originale

When Men and Mountains Meet: The Explorers of the Western Himalayas 1820-75

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Il cammello battriano

Traduttore

Lorenzo Scandroglio

Curatore

Lorenzo Scandroglio

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Quando uomini e montagne si incontrano
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Quando uomini e montagne si incontrano
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When Men and Mountains Meet: The Explorers of the Western Himalayas 1820-75

Quando uomini e montagne si incontrano Quando uomini e montagne si incontrano  

In un solare, quasi ferragostano e silenzioso pomeriggio di Pasquetta, su Messanger l'amico Maurizio Chucchiara ha segnalato La via delle Spezie di John Keay. La pubblicazione mi era sfuggita, ma conoscevo Keay, autore della Storia dell'India, la prima che avevo compulsato per conoscere quel continente, ma sopratutto per le numerose pubblicazioni sull'esplorazione di Himalaya e Karakorum intrecciate alle vicende del Grande Gioco. E mi sono ricordato di un volume omnibus che raccoglie (anche in italiano) due sue importanti opere.

«Great things are done when men and mountains meet;
This is not done by jostling in the street.»
«Grandi imprese si compiono quando uomini e montagne si incontrano.
Un incontro che non avviene certo giù in strada»»

«When men and mountains meet» tratto dagli Gnomic Verses di William Blake era già stato usato da Tilman, grande alpinista ed esploratore, come titolo per una sua biografia del 1947 uscita in Italia come «Uomini e montagne. Dall'Himalaya alla guerra partigiana sulle Alpi» .
Ora, con trent'anni di ritardo, esce in lingua italiana «When men and mountains meet» (1977), uno dei saggi che lo storico britannico John Keay ha dedicato all'epico racconto di una grande impresa durata mezzo secolo: l'esplorazione dell'Himalaya occidentale. Mercanti, spie, soldati di ventura, mercenari ed esploratori sono i protagonisti di questa grande avventura cominciata nel 1820 e finita nel 1895. Diamo atto a Neri Pozza ed alla collana "il cammello bactriano" di aver riempito un grave lacuna. Avrei preferito che venisse tradotto anche "The Gilgit Game, The Explorers of the Western Himalayas, 1865-95".
Con "Quando uomini e montagne si incontrano" l'editore si è limitato a proporre "When men and mountains meet" che è solo il primo saggio di Keay sull'argomento mentre la copertina riprende quella del volume omnibus "Explorers of the Western Himalayas 1820-1895" che li include entrambi.
In copertina (usata anche da Neri Pozza) vi è una foto scattata da Kenneth Mason durante l'esplorazione della Shaksgam Valley e l'Aghil Ranges nel 1926, ed è proprio questa immagine, che mi aveva incuriosito quando trovai il volume al Rajiv Book Shop in Connought Place a New Delhi.
Il topografo che rileva con la tavoletta una montagna, mi ricordava un curioso episodio di una camminata svolta nel 1983. In quell'anno erano ancora pochissimi (solo sei) i percorsi consentiti in Pakistan. Con un gruppo di amici fra i quali Marco Aime, Stefano Ardito, Chiara Starace, Nicola Ruberto ed altri amici stavamo scendendo da un valico a meridione dei Batura quando incontrammo una equipe del Survey Service of Pakistan. Ci chiesero quote ed informazioni sulla valle che avevamo percorso. Con loro stupore e gioia, regalammo le carte U 501 in nostro possesso, acquistate il mese prima da Stefano alla Stanford in Inghilterra poiché non esistevano ancora in Italia le numerose librerie specializzate oggi così ben fornite.
Un ottimo volume da leggere, magistralmente tradotto da Lorenzo Scandroglio, ti assicurerà un bel viaggio estivo, anche in poltrona, fra romantiche vette ed esotiche valli principalmente del Ladakh, crovevia carovaniero fra India ed Asia Centrale. Se ami queste terre, ti si stringerà il cuore a rivedere avventurieri ed esploratori sui sentieri che dall'Himachal Pradesh si inerpicano verso Lahul, Zanskar e Spiti, e poi verso Ladakh, Asai Chin, Turkestan, Pamir. La nostalgia ti prenderà gli occhi e l'immaginazione volerà oltre i crinali.

Un appunto
Nella prefazione, Stefano Malatesta omette di rammentare il contributo italiano alla conoscenza topografica dell'area. Perché non accennare almeno alla grande spedizione di Filippo de Filippi che collegò il sistema topografico indiano a quello europeo? Malatesta cita il "Great ARC", l'impresa di mappare Himalaya e Karakorum (raccontata pure da John Keay in un altro saggio). Un piccolo cenno al nostro contributo alla conoscenza dell'Himalaya occidentale e del Karakorum il buon Paolo Malatesta poteva scriverlo...

 

Consulta anche: Vedi scheda edizione inglese

Recensione in altra lingua (English):

The Explorers of the Western Himalayas, 1865-95
This omnibus volume combines When Men and Mountains Meet (1977) and its sequel, The Gilgit Game. The Western Himalayas provide a natural frontier to five nations; as far back as the 19th century, this region was considered strategically important. Keay's (The Honorable Company, Macmillan, 1994) book is a well-written, often humorous account of the 19th-century European (mainly British) explorers and adventurers lured by this inaccessible and lawless region. The book spans 75 years, beginning with the ill-fated William Moorcraft, a veterinarian in the service of the East India Company who arrived in the Himalayas in 1820, and ends with the men who were responsible for bringing the region of Chitral under British control in 1895. The biographical sketches are well researched, the list of sources covering several pages. Embellished with maps and period photographs, this book deserves a place in specialized collections and academic and large public libraries.?Ravi Shenoy, Hinsdale P.L., Ill.
Copyright 1997 Reed Business Information, Inc.

Book Description
``The little-known...hair-raising story of 19th-century European exploration in the Western Himalayas--a protracted adventure as exciting and significant as the search for the sources of the Nile.'' The Times (London) The forbidding mountain complex of the Western Himalayas was second only to deepest Africa as an arena of 19th-century exploration. Seduced by the secrets of its lost valleys and the challenge of its ethereal peaks, a procession of romantics, spies, scientists, and eccentrics trailed up into the unknown. Originally published as two books (When Men and Mountains Meet and The Gilgit Game), this volume at last combines these two halves; in so doing, it restores the original idea of presenting what was the first--and is still the only--comprehensive narrative of European exploration of the noblest geographical region on earth. 584 pp 5 1/2 x 8 1/2 50 photos, maps



Biografia

Nato nel 1941 nel Devon, in Inghilterra, John Keay ha studiato all'Ampleforth College di York e al Magdalen College di Oxford, dove è stato demy (studioso) di Storia moderna. I suoi tutor includevano lo storico AJP Taylor e il drammaturgo Alan Bennet. Ha visitato l'India per la prima volta nel 1965 e da allora è tornato lì circa ogni due anni. Dopo un breve periodo come corrispondente politico (The Economist), ha collaborato alla revisione dell'ultima edizione del Manuale di John Murray per India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka (1975) e ha scritto Into India, il suo primo libro.
Seguirono una serie di opere acclamate e continuano. Il tascabile del suo The Honorable Company è stato ristampato una dozzina di volte e India: A History è uscito in una nuova edizione ampliata (è la terza) nel 2022. Anche China: A History, "squisitamente scritto" (Observer), è diventato un classico. I Discendenti della Mezzanotte, Il Turbante Tartan e ora l'Himalaya aprono nuovi orizzonti.
Nel 2009 la Royal Society for Asian Affairs ha assegnato a Keay la medaglia commemorativa di Sir Percy Sykes per il suo contributo letterario agli studi asiatici, e il Royal Literary Fund lo ha nominato membro di una borsa di studio letteraria presso l'Università di Dundee e poi (2013) presso il Royal Conservatoire of Scozia. Ha tenuto conferenze per il British Council in tutta l'India e il Pakistan e ha spesso accompagnato gruppi di turisti nel sud e nel sud-est asiatico. Nel 2009 gli è stato conferito un dottorato di ricerca dall'Università delle Highlands e delle Isole.
Era sposato con l'autrice Julia Keay (deceduta nel 2011) e ha quattro figli. Si è risposato nel 2014 con Amanda Douglas; vivono in parte ad Argyll, in parte a Edimburgo. John non è legato ad alcuna facoltà accademica e per il suo reddito conta principalmente sugli incassi derivanti da royalties e diritti generati dai suoi libri.

Consulta anche: Vedi scheda edizione inglese
Consulta anche: John Keay - Official Web Site