Libri suggeriti in ordine
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In breve: Protagonista è Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama del Tibet, che perse la libertà a quindici anni e il suo paese a ventiquattro. In tutti questi anni ha vissuto in esilio come un profugo. Dalla sua terra non arrivavano che notizie tristi. Egli tuttavia è sempre sembrato essere in pace. |
In breve: Ristampa in lingua Italiana - Luni 2017 |
In breve: Recensione in lingua inglese. |
In breve: Nel tempio superiore di Tsaparang al grande mandala tridimensionale mancano alcune statue. Una battuta (mi sembra riportata in una importante guida) è: "Per fortuna che Tucci è passato prima dell guardie rosse..." |
In breve: L’Indo-Tibetica (1932-1941), è una raccolta di sette volumi nei quali si esaminano ed interpretano molti monumenti e templi che poi la Rivoluzione Culturale cinese distrusse. |
In breve: Secondo l’antropologo e orientalista Fosco Maraini, “se l’opera di Desideri fosse stata pienamente conosciuta fino dal Settecento, oggi senza dubbio parleremmo dell’autore come d’un Marco Polo, d’un Cristoforo Colombo dello spirito”. Questo volume costituisce una biografia accurata del missionario, precursore del dialogo interreligioso e dell’incontro pacifico tra culture. |
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In breve: Quando la capitale del Tibet era la mitica "città proibita" e il Nepal era coperto di foreste e paludi, pullulante di fiere pericolose e interdetto agli stranieri, quando l'Italia era dominata dal regime fascista, un uomo dottissimo e avventuroso arrivò là dove nessuno era ancora riuscito a mettere piede, andando a caccia dei tesori di civiltà passate. |
In breve: Regione Autonoma del Sinkiang, epoca attuale. Reduce dalla memorabile inchiesta de "Il mantra del reato", l'ispettore "dissidente" Shan Tao Yun deve ora risolvere un nuovo intricatissimo enigma. Nella zona di frontiera tra Tibet e Cina, uno spietato serial killer sta metodicamente eliminando un gruppo di scolari di una scuola itinerante. |
In breve: Sull'immenso altopiano tibetano, a cinquemila metri di altitudine, si apre un mondo di bellezza e libertà. Un universo che resiste inviolato dalla notte dei tempi, patria di oltre duecentocinquantamila animali. |
In breve: Tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo in un periodo travagliato e cruciale del Tibet, si svolge la storia di Tsanyang Gyatso, meglio conosciuto cole Sesto Dalai Lama di Lhasa. Tutte le cronache ufficiali lo dicono morto nel 1706 a ventiquattro anni, dopo una vita tormentata e dissoluta. Ngawang Lhundrub Dargye racconta che Tsanyang Gyatso non morì sulla via verso Pechino dove era stato richiamato dall’Imperatore Kangxi, ma fuggì e si diede una nuova identità, spogliandosi degli abiti del Dalai Lama e rivestendo i panni del pellegrino errante, per andare a finire i propri giorni nei Territori del Nord Est. |
In breve: L'equilibrio tra i tre umori vento, bile e flemma determina secondo la medicina tradizionale tibetana lo stato di salute o di malattia degli esseri umani. Cinque le categorie terapiche: dieta, comportamento, farmaci a base di erbe minerali e animali, terapie esterne e chirurgia. La medicina tibetana è molto diffusa in Oriente e sta suscitando grande interesse anche in Occidente. |
In breve: Nel marzo del 1959 ebbe luogo la ben nota insurrezione di Lhasa e la fuga verso l'esilio con la costituzione di un proprio Governo Autonomo. In India si stabilì prima presso il monastero di Mussaorie e poi ad Aramsala. |
In breve: In Tibet i bambini ciechi, numerosi a causa dei raggi solari d'alta quota e della carenza di vitamina A, sono tenuti ai margini della società. Ma da quando l'allora ventiseienne Sabriye è arrivata nei loro villaggi hanno una speranza di futuro, infatti ha fondato una scuola per bambini ciechi, ha inventato la prima scrittura Braille tibetana e ha fondato una struttura dove i bambini possano vivere e studiare. Anche lei è cieca dall'infanzia e il lettore può accompagnarla nell'emozione del primo viaggio sul tetto del mondo. |
In breve: La nostra vita scorre così, come un flusso che non si interrompe mai, senza che ci venga mai concessa la possibilità di tornare indietro; ogni istante è unico. Di conseguenza, il modo migliore di vivere davvero intensamente è di acquistarne coscienza. |