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MÖN LAM 2153

Con AnM e Marco Vasta nel Tibet Orientale 20 febbraio - 7 marzo 2026

per la Grande Festa della Preghiera dal  4° all'11° giorno del 1° mese del calendario lunare

Labrang (Lāboléng Si) - Xiae
བླ་བྲང་བཀྲ་ཤིས་འཁྱིལ་

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Labrang può essere visto come un perno tra Tibet, Cina, Mongolia e Turkestan (Xinjiang), situato com'è all'incrocio della Via della Seta e delle rotte di viaggio per Lhasa, nonché vicino a una tradizionale rotta commerciale che collega l'Asia centrale alla Cina meridionale. Non sorprende quindi che, nonostante la sua fondazione tardiva all'inizio del XVIII secolo, la lamasseria si sia rapidamente sviluppata in una delle più grandi e importanti istituzioni monastiche dell'Asia orientale e interna.

 Labrang Tashi Chil (bla brang bkra shis 'khyil), o Lābuléng Si in cinese, significa "luogo di residenza del Lama dove si accumula la buona fortuna". In origine si trovava a mezzo chilometro a ovest dell'ex villaggio tibetano di Sangtawa. Oggi la cittadina di Xiahe e il grande complesso monastico sono cresciuti così tanto che si fondono l'uno nell'altro. Incastonati tra i pendii della montagna della Fenice e di Montagna del Drago e di fronte al fiume Sang Chu (Daxia He in cinese), gli edifici della lamasseria si estendono a un'altezza di circa 2800 m sul livello del mare.

 

Il nome abbreviato del monastero, Labrang, è una contrazione delle parole lama phodrang, il cui significato è "residenza o palazzo del lama". Entrò in uso dopo il completamento della residenza locale di Ngawang Tsöndrü (ngag dbang brison grus), il fondatore della lamasseria. In seguito si sviluppò in una vera e propria città monastica e una delle sei principali lamasserie Gelugpa dell'intero altopiano tibetano, la cui designazione religiosa completa riflette la sua grandezza: il monastero gioioso e fiorente della ruota del Dharma, Ganden Shedrub Dargye Tashi Yesu Chilwe Ling (dga Idan bahad sgrub dar rgyas bkra shis gyat tu khvil ha i gling).

 

Esposizione del grande tangka

1° marzo 2026mattina Labrang - Esposizione del grande tangkha (13° giorno del 1° mese del calendario cinese.

 

"Ci dirigiamo alle 9:30 verso la parete dove srotolano il Tangkha. Inutile andare alla cerimonia che avviene prima (cerimonia del Thangmoche, vale a dire "prendere il sole con il Buddha".ndr) perché vi sono moltissimi pellegrini e non si vedrebbe nulla. Andiamo allora direttamente nel piazzale a prendere posizione. C’è chi va sulla collinetta alato chi invece vive il tutto in prima fila. La quantità di persone è notevole e penso siano migliaia. È un’esperienza diversa rispetto a quella di Repkong. Io sono in prima fila ma tenere il posto è difficile perché c'è molta calca e la folla si muove a scatti per evitare le “punizioni” di quelli che hanno il compito di tenere l’ordine e penso intrattenere. Questi sono una tigre formata da 2/3 persone con una testa di plastica o legno laccato che si muove, correndo addosso alle gente e tira delle forti testate sui fedeli creando il panico e spintoni. Altri che mantengono la disciplina sono degli uomini su cavallo che usano una corda a modo di frusta. Comunque è bellissimo essere qui davanti. Prima delle 10 arrivano i monaci con il serpentone sulle spalle. Arrivano da sx e se ne andranno dalla stessa parte.

. Alle 10:30 srotolano il thangka ed alle 11:20 hanno iniziato a riavvolgerlo. Alle 11:30 hanno finito di riarrotolarlo ed è il finimondo: le persone si accalcano per fare donazioni e per seguirlo. Tutta questa esperienza è stata molto interessante ed è piaciuto davvero a tutti."

Dalla relazione Daniele Macchi 2016

 

10 febbraio 2025 pomeriggio Labrang - Visita del monastero (13° del 12° mese (aggiunto) 11° del calendario cinese.

 

Cham a Labrang

 2 marzo 2026 - Labrang - Danze Cham (14° del 12° mese (aggiunto) 11° del calendario cinese.

 

"Siamo in anticipo, comunque alle 10 partiamo a piedi per la piazza del monastero dove si svolgeranno le danze. C’è molta folla locale quando arriviamo alle 10.45, meglio partire sulle 9.15! Cerchiamo di posizionarci, alle 11.15 si comincia. Molti spintoni, maschere bellissime, ci sono ben 10 Shanag (cappelli neri) molto più numerose anche le trombe lunghe, i cembali e i tamburi.

Il “Torma” è grande, perché Labrang è un monastero assai importante,ma non sta nel centro della piazza.

Un grande tangka con Yama viene esposto. Entrano Yama e Mahakala e poi tutti gli altri. Stranamente ci sono pochissimi occidentali. Verso le 13.30 andiamo a rifare il Kora, sostiamo brevemente alla Tara guest house per il solito the dei tesori, quindi torniamo alle danze, c’è molta meno gente, siamo in prima fila. Verso le 16 i danzatori si mettono in fila, gli strumenti vengono sistemati per il trasporto, il “torma” parte per essere bruciato, decine di monaci seguono il corteo, che è preceduto da uomini a cavallo.

All’incrocio del mercatino di frutta lo vediamo passare, ma è impossibile seguirlo e vedere la conclusione della cerimonia perché non si può passare, intanto scoppiano petardi e mortaretti. Torniamo sui nostri passi verso la piazza della dukhang d ecco che gli Shanag, tornati indietro, riprendono a danzare al tramonto: è veramente magnifico! Alla fine i monaci rientrano nel patio del dukhang e mettono via ordinatamente strumenti, maschere, vesti."

dalla relazione Marisa Da Re 2015

 

12 febbraio 2025 mattina Labrang - Monastero femminile e danza Storia Gesar Ling (15° del 12° mese (aggiunto) 11° del calendario cinese.

 

Esposizione delle torma

3 marzo 2026 - sera Labrang - Esposizione Torma (15° del 1° mese del calendario lunare cinese

I torma (Skt: Balingha, Tib: Tor-ma) sono sculture fatte principalmente di farina e burro usate nei rituali tantrici o come offerte nel buddhismo tibetano. Possono essere tinti in diversi colori, spesso con il bianco o il rosso per il corpo principale del torma. Sono realizzati in forme specifiche in base al loro scopo, solitamente di forma conica. Un torma del santuario centrale molto grande può essere costruito per le feste, anche se in genere sono piccoli e posizionati direttamente su un santuario, su un piatto, montati su pelle o tenuti su una base speciale come un teschio.

La tradizione di offrire torma è precedente al buddhismo tibetano, anche se le tradizionali torte delle offerte indiane, chiamate bali o balingha in sanscrito, sono piatte invece che coniche.

Il termine tibetano deriva dalla radice gtor-ba che significa "gettare via, rompere o spargere". Ciò implica sia un senso di offerta che di abbandono o non attaccamento.

Le torma hanno usi diversi. Alcune sono create e poste sui santuari per cerimonie o per rappresentare divinità. Altre sono usate nella pratica delle feste e consumate dai praticanti durante la pratica. Altre sono fatte per placare gli spiriti, accumulare meriti o rimuovere ostacoli.Sono per lo più fatte di farina d'orzo e burro, ma tradizionalmente possono essere inclusi altri ingredienti come uova, latte, zucchero, miele e persino carne a seconda dello scopo della torma.

 

In fila per ammirare le varie torma esposte

 

Il culto delle torma buddhiste tibetane venne promosso dal famoso studioso buddhista tibetano Gelukpa del XVIII secolo, il 2° Jamyang Zhepa (1728-1791), per rafforzare gli impegni verso le istituzioni politiche e religiose regionali, in questo caso il monastero Gelukpa di Labrang e le sue comunità succursali. In questo senso, le torma apparentemente religiose, servono a scopi sociali e politici.

Inoltre, come con altri oggetti d'arte, si possono riconoscere le fonti delle torma scolpite in modo distintivo e le opere di artisti di spicco di diverse regioni. Ad esempio, in Amdo, si possono vedere le differenze tra le opere d'arte realizzate dagli artisti Labrang e quelle della vicina Sengge Shong (Wutan.

 

Leggi anche:

Ritual Offerings Connecting Humans And Deities: Torma di Paul Kocot Nietupski.

 

Palden Lhamo, monastero di Labrang 2014; farina, burro, pigmenti naturali; altezza della figura circa 30,5 cm;
fotografia di Sandar Aung
2° Jamyang Zhepa (1728–1791), scultura in burro, monastero diLabrang, 2014; farina, burro, pigmenti naturali; altezza della figura circa 30,5 cm, fotografia di Sandar Aung Manjushri, scultura in burro  monastero di Labrang 2014; farina, burro, pigmenti naturali; altezza della figura circa 30,5 cm, fotografia di Sandar Aung

 

La processione in onore di Maitreya

4 marzo 2026 mattina Labrang - Processione di Maitreya 16° del 1° mese del calendario lunare cinese.

 

"Partiamo alle 9.20 per assistere alla Maitreya Procession: visitiamo la farmacia, poi ci portiamo al Serkhang Chemno, dove inizia. Ci sono due portantine con due statue piccole, poi due grandi statue, molti monaci con gli abiti da cerimonia e gli ombrelli e tanti fedeli. Verso le 10.30 la Processione parte e percorre, a ritmo sostenuto, tutto il kora, facendo una sosta all’incrocio con Xiahe, dove noi siamo in attesa. Torniamo quindi all’Assembly hall, dove, a manifestazione finita, un gruppo di monaci è lì a salmodiare."

Marisa Da Re 2012

 

 

"Sole anche oggi con temperatura accettabile. Bagagli pronti e carico alle 9.

Per l’ultima volta ci rechiamo al monastero per assistere alla processione di Maitreya. Gente ovunque. Ci appostiamo vicino, appena di là dal canale sotto al Nomad Rest. dove, dice Daniel, sfilerà la sacra statua nel percorso di Kora esterno. Difatti di lì a poco arriva il corteo in tutta la sua solennità fra un tribudio di inchini e genuflessioni. Una visione che chiude all’altezza tutte le cerimonie vissute in questi giorni contribuendo ad un’esperienza indimenticabile."

Gianna Onfiani 2015

Memorie

Litang i un "luogo"dell'imaginario di noi viaggiatori con la sua festa dei cavalli che si teneva e tiene tutt'ora nella prima settimana di agosto. L'avevano documentata i coniugi Baldizzone nel loro libro fotografico sulle tracce di Alexandra David-Neel. Le immagini avevano lo sfondo sfocato per non mostrare  i condomni attorno al campo gara. Avevo acquistato le due bibbie, il Chan ed il Dorje, e le prestai a due amici che volevano raggiunger la cittadina.

Erano tempi nuovi: la Cina si apriva agli stranieri. Il commissario propose  primo gruppo Kham-Sichuan di AnM di affidarsi ai mezzi della polizia per i trasporti quando la coordinatrice richiese il permesso di passare da una regione all'altra, era "terra incognita" anche per loro. L'amico Stefano Pensotti raggiunse Litang da sud assieme a Babu Franco, valicando monti e valli in saliscendi e strade sinuose. Quando torno alcuni nni dopo per completare il libro, pubblicato per AaZ onlus, i saliscendi erano stati sostituiti da una autostrada che con arditi ponti aveva ridotto un viaggio di tre giorni a poche ore di viaggio.

 

Arrivare a Xiahe da Tongren (Rebkong)

Vedi Tongren - Labrang.

 

Fonti:

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Ultima modifica: 30/07/2025 16:36:36

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