Zanskar - Ambiente
Un viaggio in Zanskar permette di entrare nel cuore del Ladakh, un cuore ancora intatto poiché il tormentato rilievo montuoso, alleato alla rudezza del suo clima, rende questa regione di ben difficile accesso. Dopo le prime nevicate che cadono in novembre il paese entra in un glaciale isolamento. Con l’arrivo dell’estate torna il caldo, il valico del Pensila viene riaperto ed è possibile raggiungere Padum: è il tempo del raccolto e le verdi oasi si indorano quando il biondo orzo matura. Grandi cerimonie religiose si svolgono a Karsha ed a Sani con la partecipazione degli abitanti della valle che accorrono dai villaggi più remoti. Nel gompa di Sani solo in questa occasione viene aperta la cappella dedicata al grande maestro Naropa con gli oggetti da lui posseduti e nell’eremo di dZonkul una teca di cristallo racchiude il bordone da pellegrino. Circa 12.000 persone vivono poveramente di agricoltura e di allevamento, attività principali che si svolgono in estate. La popolazione, in maggioranza buddhista, molto legata al suo capo spirituale il Dalai Lama. L'isolamento geografico ha permesso al popolo dello Zanskar di conservare la sua identità e le sue tradizioni., ma questa autenticità intatta e pittoresca non cancella le difficoltà ed i problemi che rendono dura la vita degli abitanti dello Zanskar. |